Bologna

Question Time, chiarimenti sulla riapertura dei servizi 0-6 e delle scuole

BOLOGNA – L’assessora Susanna Zaccaria ha risposto, in seduta di Question Time, alla domanda d’attualità della consigliera Federica Mazzoni (Partito Democratico) sulla riapertura dei servizi 0-6 e delle scuole.

La domanda della consigliera Mazzoni
“In merito alle notizie riportate dagli organi d’informazione domanda al Sindaco e alla Giunta se e come l’Amministrazione comunale sta programmando la riapertura in presenza e in sicurezza, non appena le condizioni epidemiologiche saranno meno gravi, dei servizi 0-6 e delle scuole di ogni ordine; se non si ritiene opportuno chiedere alle autorità sanitarie competenti, la previsione di una eventuale soglia di riapertura in presenza con criteri chiari e determinati; se ritiene di proporre e favorire presso la Regione e l’Azienda Usl un nuovo sistema di sorveglianza attiva costante e di screening periodico delle comunità educative e scolastiche; se ritiene di convocare per un incontro la Rete dei Comitati Genitori delle Scuole della Città Metropolitana di Bologna”.

La risposta dell’assessora Zaccaria
“Grazie consigliera Mazzoni per la domanda, ovviamente confidiamo che le misure restrittive che sono state prese prima dalla nostra Regione poi dal DPCM, contribuiscano a far calare al curva dei contagi al punto da poterci portare a una riapertura. Ricordiamo sia in termini di quantità di casi, ma anche di velocità della diffusione dei contagi ha costretto a questa nuova chiusura, non lasciando sostanzialmente altra scelta viste le segnalazioni della sanità e la pressione che l’intero sistema stava ricevendo. Quindi non possiamo fare altro che sperare che la curva cali al punto da consentirci una riapertura.

Per quanto riguarda i servizi 0/6 noi siamo pronti a riaprire non appena usciremo dalla zona rossa, a questo riguardo io posso essere d’accordo, ma non possiamo certamente farlo da soli, quindi alla sua domanda se lo facciamo con la sanità e la Regione, ovviamente sarà frutto di una collaborazione. La determinazione di soglie e indicatori per una eventuale riapertura, anche associati alla zone, sarebbe auspicabile, soprattutto perché farebbe chiarezza. Devo dire in tutta onestà che la velocità dell’aumento dei casi che ha portato alla nuova chiusura è stata talmente rapida che se ci fossero state anche delle soglie sarebbero state probabilmente inutili, quello che è successo è successo troppo velocemente.
In ogni caso sono d’accordo che nel momento in cui si riaprirà bisognerà ragionare anche, come diceva lei, in modo più proattivo. Con meno casi sappiamo quanto sia estremamente efficace il sistema di tracciamento, l’abbiamo visto per molti mesi, a parte nei momenti di picco dove ci sono state oggettivamente delle difficoltà. E comunque sorveglianza attiva o screening diffusi potrebbero contribuire molto a un contenimento dei casi.
Ci tengo a ricordare una cosa, ma non lo faccio per l’Amministrazione comunale, lo faccio per le famiglie e il personale educativo e scolastico che ha dimostrato grande senso di responsabilità, sono stati molti i mesi in cui davvero abbiamo avuto dei dati molto contenuti, in particolare nello 0/6, ma anche negli altri ordini di scuola, questo lo dico perché va riconosciuto anche l’impegno che è stato messo nel rispetto di tutte le misure e nell’utilizzo dei dispositivi di protezione.
Certamente la situazione è cambiata e noi dovremo adeguarci a questa nuova contagiosità e quindi l’introduzione delle indicazioni che stava dando lei sarà certamente opportuna. Lo dobbiamo necessariamente fare secondo le indicazioni del Dipartimento di sanità, non può essere una decisione nostra non concordata, ma sarà più che opportuno adeguare gli strumenti alla nuova situazione.
Per quel che riguarda la convocazione, abbiamo già convocato l’incontro con l’Assemblea dei presidenti dei comitati di gestione dei nidi e delle scuole d’infanzia, lo abbiamo fatto ieri, è vero che hanno scritto, ma era un incontro già programmato perché io ho incontrato l’Assemblea dei presidenti dei comitati circa ogni tre mesi a partire dall’emergenza, abbiamo cercato di mantenerci il più possibile in contatto, i genitori hanno dimostrato una grandissima collaborazione e disponibilità all’azione oltre che al confronto; ci eravamo detti che da fine anno avremo fatto passare un trimestre per fare il punto, certo non speravamo di vederci in un periodo di chiusura. All’incontro sarà presente anche un rappresentante del Dipartimento di sanità proprio per cercare di confrontarci anche rispetto alle proposte che sono arrivate”.
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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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