BOLOGNA – L’assessore Alberto Aitini ha risposto, nella seduta di Question Time, alle domande d”attualità della consigliera Emily Clancy (Coalizione civica) e del consigliere Vinicio Zanetti (Partito Democratico), sulla riapertura degli uffici comunali nella Fase 2.
Domanda della consigliera Clancy
“Visti gli articoli di stampa apparsi in merito alla riapertura della sede comunale di Piazza Liber Paradius il 4 maggio prossimo. Premesso che ai sensi dell’art 87 del DL n. 18/2020 (Cura Italia), fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid.2019, il lavoro agile è la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle P.A. che conseguentemente limitano la presenza del personale negli uffici, assicurando esclusivamente le attività indifferibili che richiedono la presenza in ufficio.
La fine dello stato di emergenza epidemiologica è formalmente fissata al 31 luglio 2020 dalla Delibera del CdM del 31 gennaio 2020, il Dl prevede che tale data possa essere modificata da DPCM su proposta del Ministero della PA. La Ministra Dadone ha dichiarato che anche nella cosiddetta ” fase 2 “ il governo intende mantenere il più possibile il lavoro a distanza con una leggera riapertura di alcune attività della PA ma sempre garantendo la turnazione, le distanze di sicurezza e se necessario la prenotazione degli utenti che si devono recare presso gli uffici. La sede degli uffici comunali di piazza Liber Paradisus è dotata di un impianto di aerazione forzata che potrebbe essere fonte di eventuale contagio e le finestre non possono essere aperte.
Pone la seguente domanda di attualità per avere una valutazione politica dal Sindaco e dalla Giunta sul tema. Per sapere dall’Amministrazione: se abbia intenzione di prolungare per i lavoratori di Piazza Liber Paradisus il lavoro in smart working almeno per le attività non indifferibili. Se sia stata fatta una sanificazione profonda di tutta la sede comunale, se i dipendenti in servizio verranno costantemente monitorati e provvisti di adeguati dispositivi di protezione”.
Domanda del consigliere Zanetti
“Visti gli articoli di stampa sulla riapertura degli uffici comunali, domanda al Sindaco e alla Giunta una valutazione politica in merito alla ripresa del 4 maggio che prevede un rientro dei dipendenti comunali presso gli uffici di Liber Paradisus; inoltre, una valutazione in merito all’impianto di areazione degli uffici e all’utilizzo dello smart working anche dopo il 4 maggio”.
Risposta dell’assessore Aitini
“Grazie Presidente, grazie consiglieri,
è già stato confermato il prolungamento dell’attività di lavoro in smart working per tutti i dipendenti che erano già stati autorizzati ed è già stato comunicato ai dipendenti tramite la intranet aziendale. L’attività lavorativa in presenza presso gli uffici di Liber Paradisus viene effettuata solo per le attività non differibili e comunque garantendo la rotazione dei dipendenti in ufficio e le distanze di sicurezza. Rispetto alla pulizia, , la manutenzione, la sanificazione degli ambienti vengono regolarmente svolte e la loro periodicità viene monitorata dalla struttura tecnica dedicata istituita all’interno del Settore Edilizia e Patrimonio. In generale, ci tengo a darvi alcuni dettagli che ritengo assolutamente importanti, sono già stati acquistati e già posati schermi divisori nelle postazioni di sportello, è in corso, da parte del concessionari, l’acquisto di 330 pannelli divisori autoportanti in plexiglas di dimensioni 120 x 70 da posizionare nelle postazioni a T in modo da separare gli operatori. I pannelli dovranno essere forniti entro il 15 maggio e successivamente messi in opera. E’ in corso, sempre da parte del concessionario, l’acquisto l’acquisto di 30 schermi in vetro da posizionare sui banconi degli info point di dimensioni 100 x 80 a protezione degli operatori rispetto all’utente esterno, anche in questo caso gli schermi è previsto che arrivino pervenire entro il 15 maggio e successivamente essere messi in opera.
E’ stato completato, da parte del concessionario, l’acquisto di tre piantane con dispenser con erogazione automatica a raggi infrarossi già posizionati nei pressi degli ascensori per i dipendenti presenti nelle tre torri e di 20 lt di detergente igienizzante antibatterico a base alcolica senza risciacquo. E’ in corso, da parte del concessionario l’acquisto di 72 dispenser con erogazione tramite pulsante a leva sagomata da spingere con il gomito per i dipendenti da posizionare ai vari piani in prossimità del marcatempo e dei servizi igienici. Inoltre è stata effettuata una verifica con il gestore del sistema di climatizzazione e ventilazione meccanica esistente per le Torri A, B e C., tema che ha trattato la consigliera Clancy all’inizio del suo intervento. Il sistema impiantistico per le torri A e B è individuabile come impianto ibrido tra sistema a tutt’aria e sistema ad aria primaria più terminale di condizionamento, mentre quello presente in Torre C come sistema aria primaria più terminale di climatizzazione. La pulizia dei filtri viene eseguita con cadenza trimestrale,mentre la pulizia dei filtri delle UTA in copertura avviene con cadenza mensile. Per garantire il totale lavaggio dell’aria negli ambienti si stanno definendo variazioni nelle modalità di gestione, consistenti nell’allungamento della durata di funzionamento dello stesso che potrebbe essere previsto in accessione anticipata e in spegnimento ritardato e quindi di fatto mantenendo l’impianto sempre acceso 7 giorni su 7 e 24 ore su 24. Per garantire il totale ricambio dell’aria è opportuno prevedere uno spegnimento ritardato dopo la chiusura degli uffici ed un nuovo lavaggio integrale la mattina successiva con accensione anticipata dell’impianto.
Sono in corso gli approfondimenti, anche di carattere organizzativo, per definire le modalità più efficaci. e si sta valutando se sia opportuno prevedere l’apertura dei vasistas ogni due ore, per incrementare il predetto lavaggio. La struttura tecnica dedicata ha inoltre effettuato una verifica per accertare, piano per piano delle tre torri A, B, C, se vi siano situazioni nelle quali non è rispettato il distanziamento di un metro fra le postazioni, indipendentemente dalla posa dei pannelli separatori descritti sopra, che saranno comunque posti in opera secondo le tempistiche che vi ho indicato. Nel caso in cui il distanziamento minimo non possa essere rispettato, in una prima fase saranno i datori di lavoro che elaboreranno misure organizzative idonee al rispetto del vincolo. Successivamente si valuterà se sia necessario anche attuare interventi strutturali tesi a diradare la densità negli uffici. Questa valutazione non sarà solo tecnica e non potrà prescindere dalla introduzione di modalità di lavoro innovative, già da tempo in corso di sperimentazione presso il Comune di Bologna. Grazie.”