Bologna

Question Time, chiarimenti sulla mobilità sostenibile

BOLOGNA – L’assessore Claudio Mazzanti ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d’attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Bologna per Salvini premier) sulla mobilità sostenibile.

La domanda della consigliera Scarano
“Sono certa che oltre all’ex Ministro De Micheli anche questa Giunta sarà ricordata per le scellerate scelte in tema di mobilità. Sono a chiedere al Signor Sindaco ed alla Giunta se ritengano che questo progetto sia in contraddizione con la mobilità sostenibile previsto dal Pums e conseguentemente debbano essere perseguite soluzioni alternative”.

La risposta dell’assessore Mazzanti
“Gentile Consigliera,
si informa che l’obiettivo di redistribuzione modale del Pums necessita, per quanto riguarda la rete stradale, oltre alla declinazione del concetto di “spazio condiviso”, di una politica coerente sulla rete stradale metropolitana, tale da favorire in primo luogo la “riqualificazione” delle strade esistenti in un’ottica di sicurezza, qualità dello spazio e inserimento paesaggistico.

Alla fase di redazione del Pums sono state assunte come scenario di riferimento, oltre alla rete esistente, anche le opere stradali già programmate e finanziate in quando di fatto costituiscono delle vere e proprie invarianti progettuali. Tra queste è presente anche il progetto del potenziamento del nodo autostradale di Bologna, intervento strategico di rango sovraordinato (nazionale, regionale ed europeo) recepito dal livello di pianificazione metropolitano del Pums, di fatto decisione già assunta nei tavoli interistituzionali in una fase di programmazione precedente all’avvio del Piano.

Tali interventi sono quindi assunti dal Pums come asset infrastrutturale per poter indirizzare adeguatamente la valutazione di eventuali ulteriori opere stradali, secondo un approccio strategico e multimodale, inderogabilmente guidato dagli obiettivi generali e specifici di riduzione delle emissioni, di shift modale e di riduzione dell’incidentalità nel lungo periodo. Questa è la risposta che viene data rispetto alle considerazioni e alla domanda specifica che ha fatto del perché il Pums è così scritto e vengono così considerate queste opere infrastrutturali. Per quanto riguarda le considerazioni che ha fatto la consigliera Scarano, io non ho nessuna responsabilità sulle considerazioni che hanno portato un governo a rilanciare un’opera che sino a poco tempo prima era un’opera morta, che veniva cancellata dalla programmazione e portata fuori da questa. Poi debbo dire che su questo era, diciamo da questo punto di vista, la posizione del suo partito, anche rispetto alla campagna contro il passante nord, così come tutto il resto del centrodestra che ha portato la società Autostrade a prendere quelle decisioni che poi hanno modificato sostanzialmente la posizione di molti sindaci. Io richiamo quell’assemblea dove fu presentato il progetto del passantino che ha di fatto, insieme anche ad altre operazioni, portato poi alla decisione di far saltare quella proposta che sostanzialmente era quella di società Autostrade. Capisco forse la difficoltà su questo, ma è ampiamente documentato negli atti che hanno portato alla progettazione di quel intervento senza corsie di emergenza, senza niente, con una riduzione pazzesca degli ambiti di abbattimento, quindi da questo punto di vista capisco la difficoltà, però sono atti documentati, ci sono dichiarazioni, ci sono atti di governo formalizzati nelle posizioni del consiglio dei ministri che hanno predisposizione su questo e hanno portato a quel prodotto. Non so onestamente che dirle, se non ribadire che trova in me talmente convinto che quello era un aborto e non era un progetto, tanto che lo abbiamo sostanzialmente modificato arrivando ad una progettazione totalmente differente, basta vedere gli importi e le opere dirette su quel manufatto così come le opere annesse e la modalità di queste e i finanziamenti erogati per avere fatto quelle considerazioni che io avevo già fatto prima in question time, che mi viene da ripetere adesso su sua sollecitazione, su sua richiesta. Per quanto riguarda poi i documenti, la storia del passante, se c’è un bello di questa storia è che è tutta documentata: la posizione dei partiti, come ci si è atteggiati, le prese di posizione, gli atti che hanno portato a questo, quindi da questo punto di vista dovrei ripetermi e invitare la consigliera a riprendere gli atti formali e quelle che sono state le vicende che sono ampiamente documentate.”.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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