La domanda della consigliera Clancy
“Viste le notizie relative al piano di vaccinazione degli insegnati e del personale scolastico. Vista la notizia dell’insegnate che per età sarà esclusa delle vaccinazioni in quanto l’indicazione di utilizzo, almeno per l’Italia, del vaccino che verrà utilizzato – AstraZeneca – è fino ai 65 anni. Pone la seguente domanda di attualità per avere una valutazione politica amministrativa sul tema. Per sapere se l’Amministrazione intenda sollecitare le Istituzioni competenti perché si arrivi alla risoluzione di questo “caso”, per esempio con l’utilizzo di un vaccino adatto”.
La risposta dell’assessora Zaccaria
“Penso che la consigliera si sia attenuta alla domanda così come l’aveva formulata per iscritto perché ha senz’altro evidenziato una discrasia che si è creata e che merita attenzione proprio perché come ha già detto lei ci sono queste insegnanti ancora in servizio e che per questioni di età non riceveranno la somministrazione del vaccino Astrazeneca. Per quanto riguarda la nostra eventuale sollecitazione francamente sappiamo che la Regione ha già ben presente la situazione perché ci sono state le dichiarazioni della direttrice Petropulacos che ha già chiaramente preso in carico il problema. La situazione è aggravata dalla generale carenza di disponibilità di dosi degli altri vaccini. Come sapete, alcune categorie che erano già state programmate sono state sospese e la campagna è rallentata. Quindi questa è una difficoltà che getta un po’ nello sconforto in generale rispetto alla mancanza della disponibilità delle dosi. La Regione ha già dichiarato che non appena ci saranno dosi di vaccino disponibili si valuterà di completare la vaccinazione degli insegnanti, quindi mantenendo la giusta attenzione rispetto all’andamento della campagna. Sapete che su questo noi abbiamo un’interlocuzione continua con la Regione tramite l’assessore Barigazzi. Credo che l’attenzione al comparto scolastico sia comunque già in essere. Però sicuramente manterremo alta l’attenzione perché questa è sostanzialmente un’ingiustizia all’interno della stessa categoria che si manifesta per circostanze oggettive. E forse a fronte di una presenza adeguata di dosi di vaccino da poter somministrare non si sarebbe vista così in modo evidente. È una disparità ingiusta che questi insegnanti debbano aspettare e passare in coda alle categorie con le principali urgenze, mentre gli altri hanno già iniziato la vaccinazione. Terremo alta l’attenzione. Non appena la campagna riprenderà il vigore che speriamo tutti avvenga entro tempi brevi, senz’altro si chiederà di completare il comparto scolastico”.