La domanda della consigliera Palumbo
“Visti gli articoli di stampa apparsi in merito al Passante di Bologna, dai quali si apprende che non si conosce ancora la data della convocazione della Conferenza dei servizi e che il viadotto Reno e il Ponte Savena dovranno essere demoliti e ricostruiti. Considerato che ASPI, in sede di CdS, ha presentato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare l’istanza di Valutazione Preliminare ai sensi dell’art. 6, comma 9 del D.Lgs 152/2006 relativa alla proposta di rifacimento del viadotto Reno e del ponte Savena con demolizione completa delle opere esistenti. La soluzione prevista dal Progetto Definitivo approvato con DEC/VIA 133/2018 prevedeva invece l’ampliamento dei due viadotti. Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha ritenuto che per il progetto di demolizione e ricostruzione dei viadotti fosse svolta una adeguata valutazione dei potenziali impatti ambientali significativi e negativi derivanti dalla realizzazione delle opere proposte attraverso, quantomeno, la procedura di Verifica di assoggettabilità. Considerato altresì che Il nuovo progetto del viadotto Reno e del ponte Savena farà lievitare i costi del Passante di Bologna. Che i tempi per la ricostruzione dei ponte supererà i 4 anni. Pone la seguente domanda di attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta su questo argomento. Per sapere dall’Amministrazione: chi sosterrà i costi aggiuntivi; se saranno sottratte risorse alle già esigue opere di mitigazione; come saranno evitate le problematiche relative alla cantierizzazione: congestionamento del traffico, innalzamento dei livelli di inquinamento atmosferico e acustico”.
La domanda del consigliere Sassone
“Alla luce delle informazioni apparse sugli organi di stampa circa un nuovo stop sull’iter procedurale per l’approvazione del passante di mezzo; ritenuto che l’opera avrà effetti dirompenti sulla città, tanto in termini di aumento di immissioni inquinanti quanto in termini di problematiche dovute alla eventuale sua cantierizzazione; atteso che, l’attuale mandato di Giunta si appresta ad andare a scadenza tra pochi mesi e che non vi è ancora una data fissata per il prosieguo della conferenza dei servizi, oltre al fatto che risultano esserci alcune questioni ancora aperte circa i due ponti autostradali – uno sul fiume Reno e l’altro sul fiume Savena – che, secondo le valutazioni MIT ed ASPI dovrebbero essere demoliti e poi raddoppiati, si chiede di sapere se il Sindaco e la Giunta non ritengano doveroso, alla luce di tutto ciò, chiedere e procedere con la sospensione della procedura di realizzazione del cd passante di mezzo”.
La risposta della vicesindaca Orioli
“Gentili consiglieri,
il progetto del Passante che è attualmente all’esame della Conferenza dei servizi prevede opere di ampliamento e manutenzione dei due ponti sul Reno e sul Savena. Vale la pena sottolineare che i due ponti non presentano problemi strutturali, ma vista l’onerosità delle opere in progetto, Aspi ha valutato tecnicamente più opportuno procedere alla loro integrale ricostruzione.
Secondo la documentazione trasmessa da Autostrade, i due nuovi ponti inseriti all’interno del progetto Passante di Bologna avranno un costo stimato di circa 116 milioni di euro.
Come richiesto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nell’ambito della conferenza dei servizi attualmente in corso, tali costi aggiuntivi verranno sostenuti integralmente da Autostrade per l’Italia, e andranno a sommarsi al quadro economico complessivo dell’intervento, chiaramente senza andare a scapito di nessuna delle altre opere e mitigazioni previste.
I tempi di realizzazione dei due nuovi ponti, stimati in 4 anni, sono allineati con quelli relativi alla realizzazione di tutto il progetto del Passante, stimati in circa 4,5 anni. Va chiarito che gli interventi verranno realizzati in parallelo e quindi i tempi complessivi di completamento di tutte le opere non aumenteranno.
Nella documentazione presentata da Autostrade, per le preliminari valutazioni ambientali delle due opere, è presente un dettagliato piano di cantierizzazione che ha l’obiettivo di minimizzare gli impatti sul traffico e sull’ambiente in fase realizzativa.
In particolare si sottolinea che i nuovi viadotti sul fiume Reno verranno realizzati a fianco di quelli esistenti, in modo tale da lasciare aperta la circolazione, e senza restringimenti di carreggiata sia sull’autostrada che sulla tangenziale durante tutta la fase realizzativa.
Si precisa inoltre che le opere di mitigazione acustica proposte considerano già l’ipotesi di ampliamento e rifacimento dei due viadotti.
Allo stato attuale sono in corso le valutazioni sulla proposta di rifacimento dei ponti da parte del Ministero dell’ambiente e la conferenza dei servizi sarà riconvocata quando sarà disponibile il parere del Ministero dell’ambiente.
Non è nostro potere in questa fase cambiare l’iter dell’opera. Noi siamo all’interno di un iter che in questo momento sta avendo soprattutto degli approfondimenti tecnici necessari”.
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