Question Time, chiarimenti sul divieto di fumo in parchi, giardini e aree giochi

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BOLOGNA – L’assessore Giuliano Barigazzi, ha risposto alla domanda d’attualità del consigliere Andrea Colombo (Partito Democratico) sul divieto di fumo in parchi, giardini e aree giochi. La risposta è stata letta dall’assessore Virginia Gieri.

La domanda del consigliere Colombo
“In merito agli articoli di stampa domanda al Sindaco e alla Giunta una valutazione politico-amministrativa generale in merito all’importanza di salvaguardare la salute dei cittadini, in particolare i bambini, dal fumo passivo, nonché di garantire un maggior rispetto delle aree verdi comunali dal getto di mozziconi di sigaretta; se la Giunta intende studiare e adottare entro l’attuale mandato amministrativo un provvedimento sperimentale che introduca il divieto di fumo almeno, in una prima fase, in parchi, giardini e aree giochi, in attuazione dell’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale”.

La risposta dell’assessore Barigazzi letta dall’assessore Gieri
“Gentile consigliere, è evidente che, come assessore alla Sanità, non posso che condividere l’assunto che stili di vita liberi dal fumo migliorino la salute di ognuno di noi e dei bambini, in quanto vittime del cosiddetto “fumo passivo”.

Per quanto riguarda l’ordine del giorno votato durante la discussione del Bilancio e di cui lei è il primo firmatario le confermo che la questione è stata posta dal sindaco durante l’ultima riunione di giunta con l’obiettivo di trovare il modo migliore per attuarlo. Va infatti favorito uno strumento che aiuti anche un cambiamento culturale, nel quale i cittadini si possano riconoscere e possano comprendere che il divieto di fumo in specifiche aree, come può essere un parco, un’area giochi per bambini, le fermate del bus, è rivolto non tanto a limitare la libertà personale ma a favorire la salute pubblica. Per questo motivo lo strumento dell’ordinanza appare in questo momento il meno appropriato. A maggior ragione in questa fase pandemica nella quale i nostri agenti di Polizia Locale sono impegnati nei controlli delle limitazioni poste dai provvedimenti nazionali e dalle ordinanze sindacali. Perché l’istituzione sia credibile è infatti necessario che ogni nuova limitazione sia accompagnata dall’effettiva capacità di esercitare effettivi controlli.
Milano ha scelto la modifica di un regolamento, una via più lunga ma che consente di impostare una strategia di lungo periodo. Tutto questo, consigliere, lo dico per farle capire che il confronto è avviato, come da preciso invito del Sindaco. Tuttavia, in modo altrettanto onesto, è difficile per me ora darle una stima dei tempi, ma sicuramente non perderemo tempo inutilmente”.