La domanda del consigliere Bosco
“Alla luce del servizio giornalistico del 13 giugno scorso, chiedo al Sindaco ed alla Giunta una valutazione politico-amministrativa nel merito. Chiedo, inoltre, di sapere dove saranno collocati eventuali esuberi di ospiti del canile, se l’Amministrazione abbia già avviato la ricerca di una sede alternativa nella quale trasferire canile e se, al fine di evitare inutili esborsi di denaro pubblico, intenda negoziare con la parte vincitrice la sospensione dei lavori in cambio del rapido trasferimento della struttura”.
La domanda della consigliera Clancy
“Viste le segnalazioni pervenute dai volontari del Canile/Gattile comunale di Bologna e Castelmaggiore, come illustrato anche dal collega Consigliere Bosco, relative all’incongruenza dei lavori in corso presso la struttura per la realizzazione di barriere fono assorbenti con il piano presentato in Consiglio comunale; vista la ventilata riduzione di posti nella struttura a seguito dei suddetti lavori e il possibile abbattimento di molti alberi con conseguente perdita di ombreggiatura per i ricoveri del Canile/Gattile; pone al Sindaco e alla Giunta, la seguente domanda di attualità per sapere se possano fare chiarezza rispetto a quanto segnalato, rispetto ai lavori in corso presso la struttura e al progetto finale di creazione delle barriere anti rumore; per sapere se sia in progetto la riduzione dei i posti disponibili presso la struttura; per avere una valutazione politico amministrativa sul tema”.
La risposta dell’assessore Gaggioli
“Gentili consiglieri,
inizio dalla questione del trasferimento degli ospiti del canile. Abbiamo da tempo avviato contatti con le strutture del territorio limitrofo ovviamente cercando strutture che avessero le caratteristiche di professionalità e i livelli di cura e attenzione che garantisce la gestione agli ospiti del canile di Trebbo di Reno. Per ora abbiamo una convenzione con il canile privato Il Giovanetto, di San Giovanni Persiceto, che sembra essere sufficiente per questa prima tranche di spostamenti prevista in questi giorni. Voglio ripetere una cosa su cui credo sia necessario fare chiarezza: si tratta di uno spostamento non voluto dal Comune ma di una diretta conseguenza della sentenza, il giudice si è espresso in un modo molto chiaro, che io non auspicavo. Approfitto dell’occasione anche per rimarcare un’altra cosa: la scelta degli ospiti, dei cani e degli animali da spostare non è una scelta facile, deve presupporre valutazioni di tipo sanitario, valutazioni rispetto alla capacità di altre strutture di accettare ospiti che sono particolarmente onerosi dal punto di vista della gestione e infine anche la possibilità di essere adottati. Mi spiace che si parli di deportazione come se ci fosse una mancanza di attenzione rispetto alla delicatezza della vicenda. Io ho incontrato i volontari e ho dato conto del progetto e degli spostamenti ed è emersa la proposta di condividere la valutazione sugli spostamenti con i volontari. Io li ringrazio per il loro lavoro e anche per l’opera di stimolo e controllo che svolgono nei confronti del loro servizio, però credo che questa valutazione sugli ospiti da spostare debba essere lasciata ai veterinari e ai gestori, non per volontà di non trasparenza ma perché è una scelta che va fatta con un approccio multidisciplinare che presuppone la professionalità di quei soggetti.