BOLOGNA – L’assessore Elena Gaggioli ha risposto, in seduta di Question Time, alla domanda d’attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord), sui seggi elettorali fuori dagli edifici scolastici.
La domanda della consigliera Scarano
“Lavoriamo per seggi fuori da scuola. Sono a chiedere al Signor Sindaco ed alla Giunta di esprimere un parere politico amministrativo in senso generale e più in particolare vorrei conoscere se l’amministrazione sta collaborando con la Prefettura al fine di individuare soluzioni alternative all’utilizzo degli edifici scolastici. Vorrei anche conoscere se è stato istituito un gruppo di lavoro con il compito di individuare all’interno di ogni quartiere gli spazi alternativi che possono essere utilizzate come idonee sedi di seggio elettorale”.
La risposta dell’assessore Gaggioli
“Grazie consigliera perché mi da’ l’occasione di parlare di un lavoro importante che stiamo facendo con l’ufficio elettorale. Qualche settimana fa ho inviato una comunicazione ai presidenti di Quartiere a cui chiedevo di segnalarmi, stante la loro conoscenza del territorio, e di individuare nell’ambito del proprio territorio, spazi alternativi alle sedi scolastiche, che consentano l’allocazione di parte dei seggi elettorali in immobili di proprietà comunale. I presidenti si sono dimostrati subito molto disponibili e stanno lavorando in questo senso. Io avevo mandato questa comunicazione quando ancora non c’era la data delle elezioni fissata, pensando di lavorare per giugno come impone la normale precauzione amministrativa. Ora abbiamo più tempo. Preciso che ci sono delle norme che riguardano la scelta dei seggi elettorali, nello specifico il fabbricato che accoglie il seggio elettorale deve poter ospitare un numero di sezioni superiori a quattro, ma mai maggiore di dodici.
Ci sono altre limitazioni in aggiunta a quelle normalmente previste dalla legge elettorale, anche sull’ingresso dei disabili e sulla sicurezza dei seggi che riguardano il distanziamento sociale e in più c’è un’altra questione che io tengo a ribadire che è la conoscibilità della collocazione del seggio da parte del cittadino, quindi stiamo cercando di lavorare con delle tempistiche che ci diano la possibilità di comunicare correttamente ai cittadini e per tempo l’eventuale cambio di seggio.
Non appena avremo individuato le prime strutture è prevista la costituzione di un tavolo di lavoro composto da figure tecniche, non solo l’elettorale ma anche il settore Patrimonio ed il settore Lavori Pubblici in modo da provare a spostare una parte, perché bisogna anche usare un criterio di realtà, dei seggi fuori dalle scuole. Per noi è una priorità ma è un lavoro che va fatto con equilibrio perché se in parte c’è il sacrosanto diritto al funzionamento della scuola, dall’altra c’è la questione della conoscibilità dell’esercizio del diritto di voto”.