Question Time, chiarimenti sugli assembramenti nelle piazze

27
BOLOGNA – L’assessore Alberto Aitini ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d’attualità dei consiglieri Gian Marco De Biase (Gruppo misto), Umberto Bosco (Lega nord), Giulio Venturi (Insieme Bologna) e Francesco Sassone (Fratelli d’Italia) sugli assembramenti nelle piazze.

La domanda del consigliere De Biase
“Visti gli articoli di stampa apparsi in merito agli assembramenti che ci sono stati in questi giorni in alcune piazze di Bologna, in barba al rispetto delle norme anti covid. Visto che gli assembramenti mettono a repentaglio tutto ciò che le singole persone e le attività commerciali hanno implementato per contrastare la diffusione del covid attraverso investimenti economici e restrizioni alla propria libertà. Pone la seguente domanda di attualità per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politica su quanto accaduto. Per sapere dall’Amministrazione: se sono state identificate e multate le persone presenti in piazza Verdi; cosa intende fare per prevenire tali situazioni di assembramento; se pensa di utilizzare forme alternative di sanzioni (ad esempio far fare ore di volontariato con le associazioni che si occupano delle persone contagiate da covid e delle loro famiglie)”.

La domanda del consigliere Bosco
“Iniziative del fine settimana e nuove misure anti assembramento. Alla luce dell’articolo di stampa chiedo al Sindaco ed alla Giunta una valutazione politica-amministrativa nel merito. Chiedo, infine, se le iniziative in salsa antifascista godranno della consueta elasticità circa il rispetto delle regole antiassembramento”.

La domanda del consigliere Venturi
“Premesso che: preso atto degli assembramenti incontrollati di martedì sera in Piazza Verdi ed in vista del ritorno di Bologna in “zona gialla”, considerato il timore di un possibile peggioramento della epidemia da Covid 19 legata al mancato rispetto delle disposizioni in tema di distanziamento sociale: domanda al Sindaco e alla Giunta: come intende il Comune intervenire affinchè tali episodi non si ripetano; per quale motivo l’intervento della polizia municipale e delle forze dell’ordine sia sempre tardivo ed inadeguato alle situazioni che si vanno configurando; per quale motivo i giovani assembrati non siano stati immediatamente sanzionati e se non sia il caso di prevedere lavori socialmente utili al fine di disincentivare atteggiamenti tanto lesivi per la collettività; quale è il piano estivo che l’amministrazione Merola e l’assessore Aitini intendono mettere in campo in termini di modalità, controlli e numero di risorse per evitare che l’arrivo della bella stagione diventi una polveriera per il diffondersi dei contagi”.

La domanda del consigliere Sassone
“Facendo seguito agli ultimi fatti accaduti in città ed in particolare in piazza Verdi, dove l’altra sera si è registrato un maxi assembramento di circa 600 giovani, come riportato dagli organi d’informazione in allegato alla presente, chiede al Sindaco ed alla Giunta una valutazione politica in merito e se non si ritenga che l’aver per troppo tempo permesso in Piazza Verdi e la zona universitaria in generale sia stata trattata come una zona franca dove tutto è permesso senza che si sia mai intervenuto preventivamente, abbia come risultato il verificarsi di tali episodi gravissimi e si chiede quanti dei soggetti che hanno partecipato al maxi assembramento siano stati identificati e sanzionati. Si chiede, infine, cosa si intenda fare affinché episodi come questi non si ripetano”.

La risposta dell’assessore Aitini
“Grazie presidente, sarò sicuramente più breve, grazie a tutti i consiglieri per la domanda e la riflessione. Devo dire che erano mesi che non parlavamo di piazza Verdi e quindi a questo punto posso oggettivamente dire che la scelta fatta dall’Amministrazione comunale, dal Sindaco Merola, di fare un’ordinanza per evitare gli assembramenti in piazza Verdi, ma in generale anche nelle altre piazze, ha funzionato e ha evitato appunto che ci fossero situazioni di questo genere che come ricordiamoci, ed è bene ricordarlo anche adesso, sono pericolose riguardo il tema sanitario, quindi dal punto di vista della salute pubblica. L’ho già detto ma lo ripeto, assembramenti di questo genere non sono giustificabili, proprio perché c’è un rischio legato all’emergenza sanitaria tanto che, proprio perché non ci sono figli e figliastri come ho sentito dire, siamo intervenuti puntualmente anche in quella sera di cui avete parlato, cioè il 20 aprile, e anche nei giorni successivi e precedenti, sia con attività di controlli preventivi, con un presidio che parte nelle ore precedenti agli orari dove solitamente si creano le situazioni di criticità, oppure con interventi per disperdere le persone che si stavano assembrando. Penso che in queste situazioni si debba nei limiti del possibile, rispetto all’ordine pubblico, anche fermare le persone e non solo allontanarle, per identificarle e sanzionarle, in quel caso citato le forze dell’ordine hanno deciso invece di intervenire solo per allontanare le persone che erano in piazza Verdi. Ho già avuto modo di dire e confrontarmi più volte con il Questore per cercare di sanzionare, ripeto nel limite del possibile nella gestione di una situazione dove è presente un certo numero di persone, garantendo sempre l’ordine pubblico, però bisogna dare dei segnali chiari proprio per non dare l’idea che se uno si assembra non può essere solo allontanato anche perché mette a rischio, non solo la propria salute, ma anche la salute delle altre persone, quindi quando possibile bisogna intervenire non solo per allontanare ma anche per sanzionare. Erano mesi che non ne parlavamo proprio perché le scelte che abbiamo fatto, il lavoro che non è mai mancato, e ringrazio le forze dell’ordine e la Polizia Locale che hanno continuato a lavorare in un periodo difficile per tutti e anche per loro, ha funzionato, tanto che gli assembramenti sono stati davvero molto limitati nelle piazze di cui stiamo parlando. Nei prossimi giorni, da lunedì si tornerà in zona gialla, quindi è chiaro che ci saranno sempre più persone che resteranno all’aperto, noi dobbiamo concentrarci per evitare queste situazioni e per far sì che le persone utilizzino la mascherina che ricordiamo risulta ancora essere lo strumento migliore per evitare il contagio, in quanto siamo vicini ad altre persone. Insieme a questo, in particolare per piazza Verdi di cui avete parlato voi, abbiamo previsto che le attività che per fortuna finalmente possono riaprire, cioè i bar, i ristoranti, in generale i pubblici esercizi, con i loro dehors aiuteranno ad evitare queste situazioni. Quindi oltre al controllo preventivo, o eventualmente appunto durante queste situazioni di criticità, al controllo che non mancherà e continuerà ad esserci, affianchiamo anche la scelta che abbiamo fatto insieme al Consiglio comunale che tramite i dehors queste attività, avendo la possibilità di avere più spazio, sicuramente contribuiranno ad evitare questo genere di situazioni. In questo modo la scelta che abbiamo fatto di maggiori dehors porta, da una parte come abbiamo detto a dare una mano alle attività commerciali che finalmente possono riaprire seppure solo utilizzando le sedie e i tavoli all’esterno, dall’altra parte è di fatto un anti assembramento naturale, perché facendo sedere le persone ai tavolini si evita appunto che ci siano dei luoghi dove ci si può assembrare come ad esempio in una piazza. Quindi in piazza Verdi ma anche in altre piazze della città saranno presenti i dehors e aiuteranno ad evitare questo genere di situazioni. Ricordo poi che nella tarda primavera partiranno in tutte queste piazze le attività culturali di Bologna Estate e sono assolutamente importantissime, anche da questo punto di vista, perché sicuramente aiutano la gestione delle piazze per di più facendo cultura, facendo spettacoli. In piazza Verdi ci saranno i grandi protagonisti del Teatro Comunale e direi che ci sono tutte le caratteristiche per fare un ottimo lavoro insieme e coordinandosi con le attività commerciali della zona e anche con il lavoro delle forze dell’ordine e della Polizia Locale. Lo abbiamo detto negli scorsi giorni, stiamo lavorando per una sperimentazione molto importante e che sarebbe la prima in Italia, e cioè l’introduzione di una figura individuata da un progetto regionale in collaborazione con il Comune di Bologna e il comune di Imola assieme alla Prefettura locale e alle associazioni di categoria, cioè figure preposte e formate in alcune zone della città, noi abbiamo individuato la zona universitaria, in particolare piazza Verdi, ma anche le zone limitrofe, e la zona di via del Pratello e di piazza Santo Stefano, che saranno dedicate a dare una mano alle forze dell’ordine, alla Polizia Locale, ai pubblici esercizi, cercando di evitare queste situazioni dove le persone si assembrano e quindi avranno un po’ il ruolo di mediatori, di intermediazione, senza che abbiano una divisa addosso, ma che siano presenti in alcuni giorni della settimana, di sera e di notte, proprio per cercare di contribuire ulteriormente ad una gestione ordinata in quei luoghi dove c’è la concentrazione di un gran numero di persone. Penso che ci stiamo preparando adeguatamente, non solo per i prossimi giorni in zona gialla, ma per i prossimi mesi dove ci saranno sempre più persone a frequentare gli spazi pubblici della città e dobbiamo evitare che si creino situazioni di criticità. Insomma, e concludo, il lavoro che è stato fatto credo sia un lavoro che si vede, che tutti possono vedere, e che ha portato a importanti risultati. Dobbiamo continuare ad intervenire nelle criticità e in quelle situazioni che si creano imprevedibilmente, come l’altra sera in piazza Verdi, cercando di far sì che si riducano il più possibile. Cercando di prevenire al massimo, sapendo che non è sempre possibile prevenire, non fanno comunicati stampa, non sono annunciate sui giornali, e quando non si possono prevenire cercare di intervenire tempestivamente per risolverle”.