Bologna

Question Time, chiarimenti su un episodio di spaccio in un alloggio Erp

BOLOGNA – L’assessore Virginia Gieri ha risposto, in seduta di Question Time, alle domande d’attualità dei consiglieri Umberto Bosco e Paola Francesca Scarano (Lega Nord) su un episodio di spaccio in un alloggio Erp.

La domanda del consigliere Bosco
“Alla luce dell’articolo di stampa, si chiede il parere della Giunta. In particolare si chiede di sapere se sussistano le condizioni per avviare il procedimento di decadenza dell’alloggio Erp per il nucleo famigliare del soggetto arrestato”.

La domanda della consigliera Scarano
“Per l’ennesima volta, gli edifici dell’Acer sono al centro di attività illegali. Sono a chiedere al signor Sindaco ed alla Giunta di esprimere un parere politico amministrativo in senso generale e più in particolare vorrei conoscere le azioni che sta mettendo in atto Acer al fine di stroncare questo fenomeno che purtroppo si sta ripetendo. Sono anche a chiedere se, l’attuale normativa, prevede eventuali decadenze per coloro che si macchiano di reati e che rendono insicuri gli immobili ma soprattutto creano insicurezza tra gli inquilini Acer”.

La risposta dell’assessore Gieri
“Prima di tutto mi sento di ringraziare, anche a nome di Acer Bologna le forze dell’ordine che continuano a monitorare e a intervenire sulle attività illecite che si svolgono negli immobili gestiti da Acer o nelle loro pertinenze. Allo stesso tempo voglio ringraziare i cittadini che si attivano segnalando comportamenti scorretti o reati di cui vengono a conoscenza, senza assolutamente mettersi in campo personalmente. Ci tengo a dirlo perché questo intervento, come quello analogo che si è svolto nel quadrilatero Malvasia, nasce proprio da segnalazioni che provengono dai cittadini e dal pronto intervento delle forze dell’ordine.

In merito alla vicenda, Acer si è immediatamente attivata, appresa la notizia da un quotidiano cittadino, perché a volte la stampa arriva prima rispetto alle segnalazioni dovute, richiedendo informazioni agli organi preposti sul soggetto tratto in arresto. Contemporaneamente ha già predisposto un provvedimento di decadenza dell’assegnazione dell’alloggio ai sensi della Legge Regionale n. 24/2001 che, all’art. 30 comma 1 lettera B, stabilisce espressamente la decadenza dell’assegnazione nel caso in cui l’alloggio assegnato venga adibito a scopi illeciti. Naturalmente il pianerottolo è compreso in questa dicitura. Come già accaduto in altri casi, il provvedimento di decadenza verrà emesso non appena Acer avrà accertato se la persona arrestata sia l’intestatario o appartenente a un nucleo assegnatario di un alloggio Acer. Per questo aspettiamo di avere un contatto più preciso con le forze dell’ordine e per valutare, visto che come diceva anche il consigliere, la responsabilità penale è personale, l’esito delle indagini in corso e quali sono i reati specifici contestati e con quale complicità. La dichiarazione di decadenza comporta la risoluzione del contratto e il rilascio immediato dell’alloggio, proprio in virtù del mancato rispetto del regolamento. Questo nel caso specifico. È del tutto evidente che abbiamo necessità di intervenire con misure e azioni varie all’interno dei nostri comparti, che subiscono particolarmente gli effetti della fragilità sociale, anche se ovviamente i reati di spaccio riguardano in eguale misura altre zone della città. Nei comparti Acer, come proprietari, usiamo tutti gli strumenti a disposizione, sia quelli regolamentari, che quelli di un monitoraggio continuo. Ne abbiamo parlato rispetto alle corti della Bolognina e affrontiamo spesso questi temi. Il pacchetto di misure che mettiamo in campo è sia normativo come da legge regionale che ho citato, che dall’altro lato di intercettare le segnalazioni oltre che prevenire le situazioni di disagio e fragilità sociale e il compimento di reati di micro criminalità e di spaccio. Quando un reato viene intercettato vuol dire che abbiamo ancora ben forti tutti gli elementi di contrasto, che ci consentono di intervenire immediatamente. Poi c’è tutto il tema della prevenzione e del monitoraggio di cui ci occupiamo tutti i giorni. In questo caso, il procedimento di decadenza è partito, abbiamo la consueta necessità di approfondimenti per capire la posizione di chi ha compiuto il reato e quali complicità erano in campo”.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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