La domanda della consigliera Palumbo
“Visti gli articoli di stampa apparsi in merito alla possibilità che Srm possa concedere una proroga a Tper, avanzata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, per la gestione della sosta. Considerato che a dicembre scorso Tper è stata esclusa dalla gara per l’affidamento della gestione del piano sosta. Tper ha presentato ricorso al Tar e dai giornali si apprende che il giudice amministrativo si è preso trenta giorni di tempo per esprimersi. La gestione della sosta è stata affidata alla cordata Sct Group, formata da Sct Group, Abaco e Engie. I lavoratori della sosta sono molto preoccupati perché non conoscono il loro futuro lavorativo e non sanno se verranno rispettate le clausole sociali, attualmente gli “uffici contrassegni” sono ubicati in un locale di proprietà di Tper in via san Donato e gli uffici per i 110 controllori sono in via Magenta, non è chiaro nel caso in cui il Tar dovesse respingere il ricorso di Tper dove sarebbero ubicati gli eventuali nuovi uffici contrassegni e la sede della nuova gestione. I sindacati hanno chiesto una proroga della attuale concessione in attesa che ci siano chiarimenti sulla nuova gestione.
La risposta dell’assessore Mazzanti
“Gentile consigliera,
per quanto attiene la proroga contrattuale, la stazione appaltante, Srm, in considerazione del protrarsi delle attività successive all’aggiudicazione della gara, ha recentemente comunicato al Comune di Bologna e a Tper che la durata del contratto è prorogata sino alla data di conclusione delle operazioni di affidamento, stimata entro il termine massimo della fine del mese di luglio 2021.
– prorogare la durata dell’attuale contratto di servizio con Trasporto Pubblico Bolognese avente per oggetto i servizi di trasporto pubblico locale di linea del bacino bolognese, fino alla data del 31 agosto 2024;
– avviare una procedura di gara ad evidenza pubblica volta ad individuare il nuovo soggetto affidatario della gestione del Piano sosta e dei servizi complementari alla mobilità, fino alla scadenza del 31 agosto 2024, al fine di riallinearla con la nuova scadenza del contratto relativo al trasporto pubblico ed indire, quindi, una gara unica con il Tpl.
Le premesse dell’atto contengono le motivazioni sulla base delle quali è stato scelto, in quel momento, di prorogare l’affidamento del servizio di Tpl, e di bandire invece la gara per la gestione del piano sosta, riallineandoli in seguito per una futura gara unica nell’agosto 2024, ed in estrema sintesi:
– ritardi tecnici (non ascrivibili all’affidatario) del contratto di affidamento del Tpl;
– impatto degli investimenti relativi all’infrastruttura filoviaria di Tpl in corso di realizzazione denominata Pimbo;
– impatto sui servizi e le attività da affidare derivanti dalla pianificazione del Pums e Pgtu e dalla progettazione del Tram.
Per quel che riguarda la tutela di lavoratori e lavoratrici della sosta, si conferma quanto più volte già ribadito: il contratto contiene la clausola sociale, alla quale si deve attenere il nuovo affidatario dei servizi in appalto. Ricordo che su questo abbiamo risposto qualche seduta fa, spiegando precisamente che il meccanismo prevede non solo una clausola sociale, ma prevede nella gara il mantenimento delle attuali condizioni. Quanto infine alla tutela dell’utenza, nel caso in cui si dovesse presentare una modifica delle sedi degli sportelli, si valuterà l’adozione di un piano di adeguata informazione all’utenza”.