La domanda della consigliera Clancy
“Viste le notizie relative all’accantonamento, da parte dell’Amministrazione Comunale, della somma di 1,43 milioni di euro per il rischio di dover pagare l’indennizzo a Marconi Express a copertura dei mancati introiti dovuti ai pochi passeggeri della navetta aeroportuale durante il periodo della pandemia; considerati i disagi lamentati, anche recentemente, dai residenti a causa della rumorosità della navetta stazione-aeroporto People Mover anche in orari nei quali non sarebbe prevista la circolazione del mezzo; pone al Sindaco e alla Giunta la seguente domanda di attualità per sapere in base a quali valutazioni si sia scelto di inaugurare l’opera in piena pandemia; per avere un aggiornamento sulle iniziative messe in campo per tutelare il diritto al riposo e alla salute dei cittadini e alle cittadine residenti in zona”.
La risposta dell’assessore Mazzanti
“Gentile consigliera,
in base a quanto stabilito nel Contratto di Concessione il Concedente non ha facoltà di intervenire sull’esercizio del sistema People Mover, di completa responsabilità e competenza del Concessionario; un’azione impositiva avrebbe comportato la possibilità di rivalsa da parte del Concessionario, a norma di contratto. In ogni caso, al presentarsi delle condizioni amministrative e tecniche di avvio del servizio a novembre 2020, vi era l’impossibilità di fare previsioni attendibili sui futuri passeggeri del People Mover, che lasciava spazio anche alla possibilità di una ripresa in un orizzonte temporale di medio termine, non consentendo pertanto di stabilire quale fosse il “momento più opportuno” all’avvio di un nuovo servizio e soprattutto sugli effetti che un ulteriore rinvio avrebbe potuto avere sullo stesso. Il Concedente pertanto, in quella sfera di assoluta incertezza, si sarebbe dovuto assumerebbe la responsabilità di una imposizione, non ammessa dal contratto, quindi una violazione stessa del contratto, che avrebbe potuto avere delle ripercussioni ben più drammatiche rispetto al rischio di una eventuale contribuzione già contrattualmente prevista anche nella sua misura massima.