BOLOGNA – L’assessore Alberto Aitini ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d’attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Bologna per Salvini premier) su movida e controlli.
La domanda della consigliera Scarano
“Chiedere alle Autorità cittadine- prefetto, sindaco, questore e procuratore- concreti ed efficaci interventi per riportare la situazione ad un’accettabile condizione di vivibilità – Sono a chiedere al Signor Sindaco ed alla Giunta un parere politico amministrativo in senso generale ed in particolare vorrei conoscere se quanto esposto dai comitati ed associazione dei residenti era ed è a conoscenza dell’amministrazione. Sono anche a chiedere se in questi giorni – dove complice la bella stagione ma soprattutto (fortunatamente) il calo dei contagi – l’amministrazione ha organizzato particolari servizi di controllo da parte della Polizia Locale in orario preserale e/o serale e se si è coordinata con il Questore e Prefetto”.
La risposta dell’assessore Aitini
“Grazie presidente, grazie consigliera,
anche ieri abbiamo incontrato i comitati dei cittadini della zona universitaria, abbiamo parlato e poi siamo stati ricevuti dal questore. Innanzitutto è bene ricordare che le zone della movida sono varie, l’ultima ricordo è piazza San Francesco dove con il presidio della Polizia Locale e anche il lavoro molto significativo che è stato fatto sulla vendita abusiva di alcolici, insieme alle attività culturali che sono partite proprio nei giorni scorsi, già stiamo vedendo che la situazione sta decisamente migliorando, quindi questo approccio a 360° di cui ho parlato più volte funziona, quantomeno per risolvere o attenuare significativamente i problemi che da tanti anni i residenti di quelle zone lamentano. Stessa cosa bisogna fare in zona universitaria con il presidio che è già stato rafforzato dopo il penultimo comitato per l’ordine pubblico e con le ulteriori misure prese proprio per contrastare le criticità che conosciamo in zona universitaria. Anche il questore, ieri, davanti ai comitati dei residenti si è preso un ulteriore impegno per fare uno sforzo soprattutto in presenza, sapendo che le priorità della città sono tante anche per le forze dell’ordine, ma comunque si è preso questo impegno in particolare per quanto riguarda la sera e la notte e i week-end. Insomma, c’è la volontà di continuare a lavorare a 360° per intervenire in una situazione di criticità che chiaramente è ritornata dopo l’emergenza sanitaria.
C’è da dire che le criticità ci sono soprattutto nel week-end, ci sono state nelle settimane immediatamente dopo le riaperture e non sono sempre negli stessi posti. Quindi noi parliamo spesso di piazza Verdi per semplificare, ma sappiamo che possono essere in piazza Verdi, possono essere in piazza Scaravilli, possono essere in piazza Aldrovandi, possono essere in via Belle Arti, in generale in altre zone, quindi è chiaro che, penso dove si lavora per potenziare la presenza delle forze dell’ordine, può succedere appunto che in quelle zone la situazione migliori ma poi peggiori in altre quindi dobbiamo andare ad intervenire anche in altre situazioni. È inevitabilmente un lavoro che deve proseguire, che è utile a questa attività di presidio e deve appunto accompagnarci, come dicevo prima, faccio l’esempio di piazza San Francesco che sta funzionando molto bene, con interventi puntuali che possono portare ad un miglioramento significativo, come abbiamo già fatto in piazza Verdi nella zona universitaria nell’estate del 2019, dove anche i residenti dissero che l’estate era andata molto meglio dell’estate precedente. Ecco quello è, secondo me, il modello su cui bisogna lavorare cercando di affinarlo e migliorarlo, ma è sicuramente la strada giusta per far sì che la zona sia frequentata, come è normale che sia la zona universitaria, ma vivibile a partire dal fatto che lo deve essere per i residenti”.