La domanda del consigliere Colombo
“In merito agli articoli di stampa relativi all’attuazione del progetto della Bicipolitana anche mediante la realizzazione di corsie ciclabili di transizione per collegare i Comuni della prima cintura al Comune capoluogo di Bologna; domanda al Sindaco e alla Giunta una valutazione politico-amministrativa generale in merito all’importanza di una rete ciclabile interconnessa, continua e sicura tra il Comune di Bologna e i Comuni della prima cintura dell’area metropolitana; se, quali e in che tempi l’amministrazione ha in previsione di realizzare interventi di propria competenza fino al confine comunale per collegarsi con i nuovi percorsi ciclabili di imminente cantierizzazione provenienti dall’area metropolitana; un bilancio in merito al Piano della mobilità ciclabile emergenziale, per quanto riguarda sia lo stato di attuazione (km previsti e km realizzati, interventi attuati e ancora da attuare, etc…) sia l’efficacia e l’importanza di questi interventi leggeri e rapidi per la gestione della mobilità durante il Covid (come alternativa al Tpl e al mezzo privato), a distanza di quasi un anno dall’approvazione da parte della Giunta comunale in coerenza con Pums e Biciplan; se e quali corsie ciclabili emergenziali ha in programma ancora di realizzare nel territorio comunale entro il mandato per completare l’attuazione del Piano emergenziale suddetto, anche in vista della ripresa ordinaria di scuole, università, uffici e attività produttive a partire dal mese di settembre; quando, in particolare, intende effettuare concretamente i lavori di realizzazione del doppio senso ciclabile in via Guerrazzi (la cui attuazione era già stata annunciata entro lo scorso mese di aprile)”.
La risposta dell’assessore Mazzanti
“Gentile consigliere,
l’importanza di una rete ciclabile interconnessa, continua e sicura tra il Comune di Bologna e i Comuni della prima cintura dell’area metropolitana viene individuata ed affermata con forza dai vigenti strumenti di pianificazione della mobilità (Pums e Pgtu, al cui interno vi è il Biciplan del Comune di Bologna), laddove tali piani delineano in modo sincrono e coordinato – tra il livello comunale e il livello metropolitano – una intelaiatura di rete ciclabile strategica destinata a servire i movimenti quotidiani delle persone che si spostano in bicicletta. Si pone pienamente in tale contesto la pianificazione e la programmazione degli interventi ciclabili portata avanti dall’Amministrazione comunale.
Per quanto riguarda lo stato di attuazione e programmazione delle 13 ciclovie per la mobilità quotidiana aventi andamento radiale rispetto alla maglia viaria della città preciso che:
- Ciclovia 1 ovest (via Emilia): attuata ad oggi nel tratto più esterno (dal Centro Borgo fino a Lavino di Mezzo) e nel tratto più interno (Porta San Felice – Prati di Caprara). L’attuazione del tratto intermedio, inclusa una revisione dell’assetto del tratto Porta San Felice – Prati di Caprara, avrà luogo nell’ambito del progetto della Linea Rossa del tram.
- Ciclovia 2 (Saragozza-Porrettana-Don Sturzo): attuata.
- Ciclovia 3 (Andrea Costa-Lungo Canale Reno): al momento attuata nel tratto più esterno oltre via della Barca. L’attuazione del tratto interno da porta Sant’Isaia a via della Barca avrà luogo nell’ambito del progetto della Linea Blu del tram. Qui c’è tutto un percorso ciclabile lungo l’asse del Canale del fiume Reno, quindi la Certosa è collegata fino ad arrivare alla porta.
- Ciclovia 4 (Sabotino-Tolmino-Togliatti-Salvemini-Casteldebole): attuata, ma con la previsione di interventi di riqualificazione in parte già in corso (viale Salvemini) e in parte programmate (via Tolmino).
- Ciclovia 5 (Zanardi): attuata ad oggi nel tratto più centrale, da Porta Lame alla rotonda Bubani. Attuazione completa programmata per il 2022.
- Ciclovia 6 (Matteotti-Corticella-Bentini): attuazione in corso nel tratto più esterno, dalla Croce Coperta al confine con Castel Maggiore. L’attuazione del tratto più interno, da Porta Galliera alla Croce Coperta, avrà luogo nell’ambito del progetto della linea tranviaria. Qui ci sono dei tratti già realizzati su via Arcoveggio e via Fioravanti, ma la linea diretta è da realizzare, si sta procedendo, ma è sopperita ampiamente da qui tratti già realizzati che il consigliere conosce, anche perché credo sia la prima ciclabile realizzata proprio da Colombo.
- Ciclovia 7 (via Ferrarese): attuato il tratto più interno fino alla rotonda Aposazza-Gomito. L’attuazione del tratto più esterno non è al momento in programma.
- Ciclovia 8 (via San Donato): parzialmente attuata. Attuazione in corso nel tratto da rotonda Visconti a via Viadagola. Attuazione dei restanti tratti programmata per il 2023.
- Ciclovia 9 (Massarenti-Mattei): attuato il tratto più esterno di via Mattei. L’attuazione del tratto di via Massarenti non è al momento in programma e verrà affrontata a valle della progettazione del BRT.
- Ciclovia 1 ovest (Mazzini-Emilia Levante Dozza): attuazione programmata per il 2022 del tratto da viale Lenin al confine con San Lazzaro di Savena. Sul tratto più interno, da Porta Maggiore a viale Lenin, avvieremo delle valutazioni tecniche per la realizzazione.
- Ciclovia 10 (Murri-Toscana): attuato il tratto di via Murri. L’attuazione del tratto di via Toscana è programmata per il 2022. Qui c’è un’interlocuzione con il Comune di Pianoro su come collegarci, in quanto il Comune di Pianoro ha fatto richiesta di verificare l’ambito progettuale.
Evidenzio che a seguito dell’approvazione nel 2020 del Piano della mobilità ciclabile emergenziale, gli interventi già realizzati e quelli oggi in corso di ultimazione hanno consentito di realizzare 10,5 chilometri di corsie ciclabili originariamente non iscritte a piano investimenti, oppure realizzate in via anticipatoria rispetto ai più lunghi tempi di attuazione originariamente previsti. Considerando inoltre gli interventi programmati nei prossimi mesi, il suddetto totale sale a circa 12,5 chilometri di nuove corsie ciclabili afferenti sempre al piano emergenziale.
A quanto sopra si aggiungono i circa 8,5 chilometri di percorsi ciclabili realizzati nel corso dell’ultimo anno nell’ambito dei progetti iscritti a piano investimenti, destinati a salire a 14 chilometri nel corso del corrente anno. Quindi di cose fatte ce ne sono parecchie.
L’efficacia e l’importanza dei suddetti interventi è comprovata dai riscontri positivi fin qui conseguiti e dall’assenza di criticità fin qui riscontrata nell’uso quotidiano dello spazio stradale. È sicuramente più efficiente e attrattiva una mobilità ciclabile che si svolge sulla sede stradale, negli spazi ad essa dedicati e nel rispetto delle regole del Codice della strada, rispetto a un modello di rete ciclabile segregato dalle altre componenti veicolari e conflittuale con la mobilità pedonale.
Gli interventi ad oggi in programma relativi al Piano della mobilità ciclabile emergenziale assommano a circa 2 chilometri, gli ultimi due, e sono quelli da avviare.
Relativamente a via Guerrazzi si precisa che sono in corso gli ultimi affinamenti progettuali, in particolare con riferimento al fatto che si sta valutando l’opportunità di estendere, rispetto ad una prima iniziale stesura, la percorrenza ciclabile anche al tratto sud di piazza Aldrovandi, con un assetto migliorativo rispetto a quello attualmente in essere”.