In arrivo il bando promosso dall’Assessorato alle Attività Economiche
PARMA – Continua l’impegno dell’Assessorato alle Attività Economiche del Comune di Parma, guidato da Cristiano Casa, per sostenere progetti ed iniziative a favore del tessuto imprenditoriale cittadino, provato dalla pandemia. Questo anche grazie ad un’azione constante di ascolto e confronto con le associazioni di categoria dei commercianti e degli artigiani.
Il nuovo bando prevede 400 mila euro di contributi per progetti ed iniziative a valenza pluriennale finalizzati a valorizzare il tessuto economico cittadino e a promuoverne il rafforzamento e lo sviluppo e, una volta pubblicato l’avviso pubblico, i soggetti interessati potranno presentare domanda, esclusivamente dal 01 agosto fino a circa metà ottobre 2021, in uno dei seguenti settori di intervento:
Azione A – Iniziative sistemiche finalizzate alla promozione ed alla valorizzazione delle vie cittadine
Azione B – Insediamento di nuove attività coerenti con il contesto circostante
Azione C – Riqualificazione di attività esistenti coerenti con il contesto circostante.
Ne hanno parlato ieri, durante la conferenza stampa di presentazione, l’Assessore alle Attività Economiche, Cristiano Casa, ed i rappresentanti della associazioni di categoria dei commercianti e degli artigiani. Erano presenti: Vittorio Dall’Aglio, Presidente Ascom Parma; Antonio Vinci, Direttore Confesercenti Parma; Andrea Allodi, Direttore CNA Parma; Laura Ivaldi, Funzionario Gia Parma; Guido Baratta, Direttore CIA Parma e Filippo Anelli, per Coldiretti Parma.
“Il bando prevede finanziamenti per 400 mila euro – ha spiegato l’Assessore Cristiano Casa – e verrà pubblico nei prossimi giorni. Ci sarà tempo per partecipare dal primo agosto a metà ottobre. Intendiamo darne ampia divulgazione in modo che possono partecipare il maggior numero di soggetti interessati. Le misure ammesse a finanziamento si articolano su tre assi. La prima misura prevede iniziative di promozione e valorizzazione della vie cittadine: i commercianti presenti in una via potranno unirsi e promuovere iniziative per valorizzare le strade in cui sono ubicati con finanziamenti fino a 80 mila euro. La seconda misura è a sostegno di nuove attività che possono creare un beneficio per il contesto in cui vengono collocate, con finanziamenti fino ad un massimo di 10 mila euro per spese di investimento. La terza misura riguarda la riqualificazione di attività esistenti, coerenti con il contesto in cui operano ed in vista di un loro rilancio nel periodo post Covid, con sostegni fino a 5 mila euro”.
Soddisfazione è stata espressa dai rappresentati delle associazioni dei commercianti e degli artigiani che hanno preso parte alla conferenza.
A – INIZIATIVE SISTEMICHE FINALIZZATE ALLA PROMOZIONE ED ALLA VALORIZZAZIONE DELLE VIE CITTADINE.
I contributi intendono sostenere la realizzazione di progettualità che diano nuovo impulso alle attività del centro storico e dei principali assi commerciali della città attraverso un ripensamento delle modalità di gestione complessiva dell’area di riferimento, in chiave ambientale ed innovativa, come, per esempio, una riformulazione dell’arredo urbano per rendere maggiormente attrattivi gli spazi delle vie commerciali, aiutando a contrastare la desertificazione commerciale. Tra gli obiettivi anche quello di promuovere e incentivare la collaborazione sistemica tra le attività del territorio, per favorire la presentazione di proposte condivise che consentano una convergenza di energie e la definizione di una strategia complessiva, estesa ed adeguata alle necessità degli operatori da cui proviene.
Soggetti beneficiari: sono ammessi a presentare proposte progettuali i seguenti aggregati di imprese.
- a) Associazioni e/o Consorzi di Operatori regolarmente costituiti, con riferimento all’attività esercitata nel territorio comunale nel settore del commercio, dell’artigianato, dell’industria e dei servizi.
- b) Centri Commerciali Naturali, come individuati con Delibera di Giunta Comunale n. 71/2006, per i quali dovrà essere designato un Operatore quale Capofila.
- c) Aggregazioni diverse di operatori nel settore del commercio, dell’artigianato, dell’industria e dei servizi, purché ubicate in un perimetro ben delineato del territorio. Anche in questo caso, dovrà essere designato un soggetto quale capofila del gruppo aggregato.
Non sono ammesse proposte progettuali presentate da singole imprese, o per finalità o da soggetti in contrasto con la regolamentazione locale e nazionale. Ciascun richiedente (persona fisica o giuridica) potrà presentare anche più di una istanza di contributo, purché le istanze presentate non riguardino le stesse vie/aree/progettualità/spese già destinatarie di precedenti finanziamenti.
Ammontare dei contributi erogabili. Il contributo viene concesso nella misura massima del 80% del valore delle spese ammesse a preventivo ed effettivamente sostenute, sino ad un massimo di 80 mila euro per ogni progetto. Gli interventi oggetto delle proposte progettuali devono riguardare progetti, ad implementazione almeno quinquennale, attinenti la promozione e marketing del territorio che prevedano la realizzazione di servizi comuni adeguati all’area di riferimento (logistica, vigilanza, navette, pulizia e manutenzione aree ad uso pubblico, etc.) e siano in grado di contrastare il processo di desertificazione commerciale che attualmente il centro storico sta vivendo, di valorizzare e modernizzare le attività economiche ubicate in centro storico e nei principali assi commerciali della città o di promuovere la frequentazione del centro cittadino. Ma anche di arredo urbano o similari (luminarie e addobbi vari, fioriere, etc.) volti a caratterizzare gli ambienti e gli spazi collettivi e a rendere le aree maggiormente attraenti (sia come qualità, che come vivacità) migliorando il decoro e il presidio degli ambiti.
B – INSEDIAMENTO DI NUOVE ATTIVITÀ COERENTI CON IL CONTESTO CIRCOSTANTE.
I contributi sono rivolti a sostenere la realizzazione di progettualità che consentano la rivitalizzazione economica del centro storico e dei principali assi commerciali della città, purché in armonia con il contesto culturale, sociale ed architettonico circostante, favorendo il riutilizzo di negozi sfitti, preferibilmente da almeno tre mesi, e contribuendo, così, ad accrescere il decoro, la qualità, la vivibilità e la sicurezza dei luoghi. Tra le finalità anche quella di rafforzare, per caratteristiche merceologiche, tipologiche e dimensioni, la rete distributiva tradizionale migliorando la capacità di attrazione. Proponendo servizi innovati a favore della clientela ai fini di incentivare la frequentazione del centro storico. Inoltre si intende contribuire a rafforzare l’attrattività commerciale e turistica del Centro storico, la sua vocazione di “centro commerciale naturale”, valorizzando i prodotti tradizionali e tipici del territorio, nonché i prodotti provenienti da agricoltura biologica, la riscoperta e la diffusione dell’artigianato artistico e tradizionale. Ma anche di incentivare la nascita di nuove attività economiche a basso impatto ambientale ai fini di una corretta convivenza con il contesto circostante e con la residenzialità e contrastare la debolezza strutturale dell’imprenditoria femminile e giovanile.
Soggetti beneficiari: aspiranti imprenditori, con un particolare apprezzamento per l’imprenditoria giovanile e femminile, che si impegnino a costituire nuove micro o piccole imprese, oppure nuove o già esistenti micro o piccole imprese, sia individuali che societarie, anche in forma di associazioni e/o consorzi/cooperative, iscritte al Registro delle Imprese ed attive, che intendono aprire all’interno di locali sfitti, preferibilmente da almeno tre mesi localizzati nel centro storico cittadino e nei principali assi commerciali della città, nuove attività/unità locali operanti nei seguenti settori:
- a) commercio al dettaglio in sede fissa di cui al D.lgs. n. 114/1998;
- b) somministrazione di alimenti e bevande ai sensi della L. R.E.R. n. 14/2003, con un particolare apprezzamento per le tipologie di attività aventi basso impatto ambientale ed acustico, ovvero che utilizzino generi alimentari provenienti da agricoltura biologica o a Km 0, merceologie esclusive prodotti del territorio (carne equina, salumi/formaggi e prodotti di gastronomia della cultura locale e regionale, vini, birre artigianali e liquori tipici della cultura locale e regionale, etc.);
- c) artigianato ai sensi della L. 443/1985, con un particolare apprezzamento per l’artigianato artistico e tradizionale di cui al D.P.R. 25 maggio 2001, n. 288, in quanto parte fondamentale del patrimonio culturale e dell’identità locale, al fine di valorizzare la storia e le tradizioni del territorio, in un’ottica di trasmissione generazionale e contaminazione delle conoscenze, anche con strumenti e tecniche all’avanguardia.
Non sono ammesse le imprese che svolgono o intendono svolgere le attività, risultanti dalla visura camerale, relative ai codici ATECO precisati in delibera.
Non sono ammesse proposte progettuali che riguardino, anche parzialmente:
- a)il trasferimento di attività già esistenti nel centro storico o nei principali assi commerciali del Comune di Parma;
- b)l’avvio di attività esclusivamente on-line e/o non aventi un locale fisso, accessibile e aperto al pubblico e/o realizzate esclusivamente attraverso distributori automatici di alimenti e bevande in locali appositamente destinati;
- c)l’avvio di esercizi e/o attività aventi carattere temporaneo e stagionale;
- d)finalità in contrasto con la regolamentazione locale e nazionale.
Ammontare dei contributi erogabili. Il contributo, per le domande ammissibili, viene concesso nella misura massima del 50% del valore delle spese ammesse a preventivo ed effettivamente sostenute, e in ogni caso non può essere superiore all’importo delle spese in conto capitale, sino ad un massimo di 10 mila euro per ogni progetto.
Gli interventi oggetto delle proposte progettuali devono riguardare: progetti, di durata almeno quinquennale, inerenti l’avvio di nuove attività commerciali di vicinato, di somministrazione di alimenti e bevande e artigianali di servizio all’interno di negozi sfitti, preferibilmente da almeno 3 mesi, ubicati nel centro storico o nei principali assi commerciali della città.
C – RIQUALIFICAZIONE DI ATTIVITÀ ESISTENTI COERENTI CON IL CONTESTO CIRCOSTANTE.
I contributi sono volti a migliorare il decoro, la qualità, la vivibilità e la sicurezza del centro storico e dei principali assi commerciali della città. Tra le finalità quella di valorizzare e riqualificare le attività economiche esistenti, in armonia con il contesto culturale, sociale ed architettonico circostante. Ma anche migliorare la sostenibilità ambientale (risparmio energetico, riduzione dei rifiuti, politica plastic free, utilizzo di apparecchiature ecosostenibili, utilizzo di energie rinnovabili, riduzione delle emissioni rumorose ai fini di una corretta convivenza con la residenzialità circostante, etc.), valorizzare le botteghe storiche in quanto rappresentanti la storia e le tradizioni del territorio, in un’ottica di trasmissione generazionale e contaminazione delle conoscenze, anche con strumenti e tecniche all’avanguardia, rafforzare l’attrattività commerciale e turistica del Centro storico, la sua vocazione di “Centro Commerciale Naturale”, valorizzando i prodotti tradizionali e tipici del territorio e proponendo servizi innovati a favore della clientela.
Soggetti beneficiari: micro e piccole imprese, già iscritte alla Camera di Commercio, aventi sede legale e/o unità locale nel territorio del Comune di Parma, con un particolare apprezzamento per l’imprenditoria giovanile e femminile, operanti nei seguenti settori:
- a) commercio al dettaglio in sede fissa di cui al D.lgs. n. 114/1998 con un particolare apprezzamento per le Botteghe Storiche di cui alla L. RER. 5/2008;
- b) somministrazione di alimenti e bevande ai sensi della L. R.E.R. n. 14/2003, con un particolare apprezzamento per le botteghe storiche e per tipologie di attività aventi basso impatto ambientale ed acustico, ovvero che utilizzino generi alimentari provenienti da agricoltura biologica o a Km, merceologie esclusive, prodotti del territorio (carne equina, salumi/formaggi e prodotti di gastronomia della cultura locale e regionale, vini, birre artigianali e liquori tipici della cultura locale e regionale, etc.);
- c) artigianato ai sensi della L. 443/1985, con un particolare apprezzamento per l’artigianato artistico e tradizionale di cui al D.P.R. 25 maggio 2001, n. 288, in quanto parte fondamentale del patrimonio culturale e dell’identità locale, al fine di valorizzare la storia e le tradizioni del territorio, in un’ottica di trasmissione generazionale e contaminazione delle conoscenze, anche con strumenti e tecniche all’avanguardia.
Non sono ammesse le imprese che svolgono o intendono svolgere le attività, risultanti dalla visura camerale, relative ai codici ATECO precisati in delibera.
Non sono ammesse proposte progettuali che riguardino
- a)attività esclusivamente on-line e/o non aventi un locale fisso, accessibile e aperto al pubblico e/o realizzate esclusivamente attraverso distributori automatici di alimenti e bevande in locali appositamente destinati
- b)esercizi e/o attività aventi carattere temporaneo e stagionale.
- c)finalità in contrasto con la regolamentazione locale e nazionale
Ammontare dei contributi erogabili. Il contributo, per le domande ammissibili, viene concesso nella misura massima del 50% del valore delle spese ammesse a preventivo ed effettivamente sostenute, e in ogni caso non può essere superiore all’importo delle spese in conto capitale, sino ad un massimo di 5 mila euro per ogni progetto.
Gli interventi oggetto delle proposte progettuali devono riguardare progetti almeno quinquennali di ampliamento o ammodernamento degli spazi produttivi e di vendita o adeguamento degli stessi alla normativa nazionale e alla regolamentazione locale, o in funzione delle esigenze di adozione di misure sicurezza e tutela della salute, dettate anche dall’attuale stato di emergenza epidemiologica Covid-19, l’aggiornamento tecnologico, acquisto/rinnovo di attrezzature e macchinari e/o innovazione di processo/prodotto finalizzati ad un aumento della produttività o al potenziamento delle capacità commerciali, produttive/gestionali e al rafforzamento della competitività, misure concrete per l’incremento dei livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro, per l’abbattimento delle barriere architettoniche, per l’introduzione o il potenziamento di sistemi di qualità e sostenibilità ambientale e relazionale, programmi per l’ottimizzazione dell’uso delle risorse e di tecnologie utili alla riduzione dei canoni ambientali, abbattimento energetico, purché effettivamente realizzati e misurabili nell’efficacia, sulla base di parametri oggettivi, interventi di riqualificazione del laboratorio/punto vendita, ampliamento, ristrutturazione e manutenzione dei locali produttivi, creazione di spazi per rendere visibile il prodotto ai consumatori finali, ripristino di attrezzature tradizionali/storiche.