RIMINI – Riapre al pubblico Piazzale Kennedy, cuore del Piano di Salvaguardia della Balneazione (PSBO), realizzato da Hera e Comune di Rimini insieme a Romagna Acque e Amir, una delle principali opere idrauliche degli ultimi anni in Italia, grazie a investimenti complessivi per oltre 150 milioni di euro, e segnalato dall’ONU per la sua importanza nella salvaguardia degli ambienti marini.
Dopo mesi di lavoro incessante nel cantiere, sotto la Direzione Lavori del Gruppo Hera, l’area è stata restituita alla città ed è stato completato il primo dei due belvedere. Rimane non ancora accessibile il belvedere alto (il cosiddetto ‘torrino’), seppur parzialmente completato, che rimarrà recintato per motivi di sicurezza fino al termine del periodo estivo, anche grazie a pannelli realizzati che illustrano ai cittadini le fasi salienti dell’intervento.
Quello di Piazzale Kennedy è un progetto di grande rilevanza, non solo dal punto di vista impiantistico, che la città di Rimini ha intrapreso. È infatti il risultato di un importante lavoro di coerenza tra opera idraulica e gli indirizzi di pianificazione urbanistica e di riqualificazione della città, una sintesi di progettualità e integrazione architettonica e paesaggistica del sistema impiantistico nel sistema città.
La parte sotterranea
Il nuovo presidio idraulico prevede una importante infrastruttura di accumulo caratterizzata da un volume complessivo di quasi 40.000 metri cubi, costituito da una prima vasca di 14.000 metri cubi di volume, che raccoglie le acque di prima pioggia, e da una seconda vasca da 25.000 metri cubi con la funzione di laminazione e accumulo. La prima vasca è entrata in esercizio a metà giugno, a beneficio della balneazione nell’area Marina Centro di Rimini. A fine settembre, dopo la pausa estiva, riprenderanno invece i lavori della seconda vasca più grande, che ha lo scopo di limitare, attraverso un processo di laminazione della piena, le portate che saranno eventualmente convogliate a mare. Si tratta di un’opera importante anche dal punto di vista della salvaguardia idraulica: grazie ai lavori messi in campo sarà infatti possibile prevenire i fenomeni di allagamento come quelli causati in passato da eventi atmosferici eccezionali.
La vasca di laminazione è propedeutica al successivo sollevamento a deflusso, con una capacità di pompaggio di 18.000 litri al secondo, oppure al rinvio al trattamento presso il depuratore di Santa Giustina. La vasca grande entrerà in funzione una volta completate le condotte a mare, la cui previsione di fine lavori è prevista per il prossimo autunno.
Oltre alla realizzazione dei nuovi volumi di accumulo, il progetto prevede un sistema basato sulla ventilazione forzata che convoglierà l’aria aspirata dalle vasche (sia quella di prima pioggia, sia quella di laminazione) ad un sistema di trattamento che utilizza una specifica tecnologia con carboni attivi.
Infine, grazie a opportuni trattamenti di vagliatura e stoccaggio dei materiali derivanti dagli scavi messi in campo da Hera, è stato possibile recuperare oltre 20 mila metri cubi di sabbia di ottima qualità, già utilizzati per il ripascimento dei litorali riminesi. L’operazione s’iscrive a pieno titolo fra le iniziative tese alla tutela delle nostre spiagge, perché contribuisce a contrastare l’erosione del suolo, e come buona pratica in un’ottica di economia circolare.
Il belvedere
Il belvedere (o promenade sospesa) costituisce la parte esteticamente più suggestiva e visibile di un cantiere che, assieme al rifacimento del sistema fognario previsto nel PSBO, consegnerà alla città un’area largamente riqualificata. È un progetto di grande rilevanza dal punto di vista paesaggistico ed ingegneristico, realizzato allo scopo di mitigare l’impatto dei volumi necessari alla realizzazione dell’impianto sottostante per la captazione delle acque e, nello stesso tempo, contribuire alla rinascita dell’intero piazzale, diventando uno stralcio del nuovo Parco del Mare. In particolare, una volta completato, il progetto architettonico prevedrà un involucro che comincia dolcemente dal parco e, attraverso scale e gradini progressivi (e un ascensore per i portatori di handicap) sale fino ad un massimo di circa 6 metri di altezza rispetto all’attuale piano stradale, avvolgendo gli elementi tecnologici e coprendoli con una passeggiata che culmina in due zone di belvedere sul mare, ad altezze differenti. Al centro una piazza rialzata di circa un metro, all’interno della quale si collocheranno giochi d’acqua, fruibili ed attraversabili, e sedute, che daranno la possibilità di sfruttare quest’area centrale anche come spazio di sosta o per eventi. La nuova area verde mette al centro i concetti di “fruibilità” e “accessibilità”: rampe di collegamento con pendenze inferiori all’8% raccordano i vari dislivelli, rendendo le zone facilmente percorribili per tutti.
Ad oggi sono state appaltate complessivamente opere che superano gli 85 milioni di euro. Sul piano progettuale il Piano risulta in costante ottimizzazione nell’ottica di migliorare l’affidabilità idraulica del territorio: è da tempo allo studio una revisione richiesta dall’Amministrazione con l’obiettivo di rendere il sistema in grado dare anche una risposta ai fenomeni di tropicalizzazione del clima e agli eventi di allagamento conseguenti.
In questo nuovo quadro una prima opera aggiuntiva al PSBO, la cosiddetta. “Dorsale Ausa”, ha visto l’avvio della progettazione definitiva con l’obiettivo di avviare nei prossimi mesi l’iter per l’autorizzazione dell’opera. Si tratta di un nuovo collettore di grosso diametro (parallelo alla SS 16) e relativo impianto di sollevamento che consentiranno di intercettare le acque meteoriche del bacino dell’Ausa andandole ad immettere nel “Deviatore Ausa”, evitando così che tali acque raggiungano la città. L’intervento, che prevede lavori per un importo di circa 6 milioni di euro, ha ottenuto un finanziamento ministeriale nell’ambito degli interventi finalizzati alla mitigazione del rischio idrogeologico e l’adeguamento dei sistemi fognari.
Di seguito la situazione dei principali interventi del progetto in corso di esecuzione.
• L’intervento su Piazzale Kennedy, cuore del PSBO e tra i più importanti sia per impatto che per complessità, è stato avviato nel 2016 e vede ad oggi completato circa il 90% dei lavori.
Il complesso dei cantieri della Vasca Ausa e delle condotte sottomarine nell’area del Piazzale, sta proseguendo. Il belvedere (o promenade sospesa) costituisce la parte esteticamente più suggestiva e visibile di un cantiere che, assieme al rifacimento del sistema fognario previsto nel PSBO, consegnerà alla città un’area largamente riqualificata.
È un progetto di grande rilevanza dal punto di vista paesaggistico ed ingegneristico, realizzato allo scopo di mitigare l’impatto dei volumi necessari alla realizzazione dell’impianto sottostante per la captazione delle acque e, nello stesso tempo, contribuire alla rinascita dell’intero Piazzale. In particolare, il progetto architettonico prevede un involucro che comincia dolcemente dal parco e, attraverso scale e gradini progressivi (e un ascensore per i portatori di handicap) sale fino ad un massimo di circa 6 metri di altezza rispetto all’attuale piano stradale (8 metri sul livello del mare), avvolgendo gli elementi tecnologici e coprendoli con una passeggiata che culmina in due zone di belvedere sul mare, ad altezze differenti.
L’impianto di accumulo di Piazzale Kennedy è costituito da una prima vasca di 14.000 metri cubi di volume, che raccoglie le acque di prima pioggia, e da una seconda vasca da 25.000 metri cubi che avrà la funzione di laminazione e accumulo, propedeutica al successivo sollevamento a deflusso (con una capacità di pompaggio di 18.000 litri al secondo), oppure al rinvio al trattamento presso il depuratore di S. Giustina.
La vasca di prima pioggia, da 14.000 metri cubi, è entrata in esercizio a metà giugno, a beneficio della balneazione nell’area Marina Centro di Rimini. Grazie a opportuni trattamenti di vagliatura e stoccaggio dei materiali derivanti dagli scavi, si è riusciti anche a recuperare oltre 20 mila metri cubi di sabbia di ottima qualità, grazie alla quale si è potuto sostenere il ripascimento dei litorali riminesi. L’operazione s’iscrive a pieno titolo fra le iniziative tese alla tutela delle nostre spiagge, perché contribuisce a contrastare l’erosione del suolo, e come buona pratica in un’ottica di economia circolare.
• Il canale noto come “Fossa Sortie” recentemente è stato completamente risanato dagli scarichi fognari. Dopo Sacramora, Turchetta, Pedrera Grande e Matrice è stato raggiunto lo storico traguardo di riclassificare il quinto scarico a mare, un passo avanti verso l’obiettivo finale che prevede il superamento degli 11 sfioratori a mare presenti sul tratto di costa riminese. Oltre agli aspetti ambientali, grazie a questo intervento si garantirà la completa fruibilità di un ulteriore tratto di costa limitrofa allo scarico che in passato veniva interdetta alla balneazione per 18 ore in caso di apertura dello scolmatore (in media 10-12 volte per ogni stagione balneare). L’intervento si è concluso, come per i precedenti sfioratori, grazie alla fattiva collaborazione dei cittadini e alla campagna di informazione messa in campo da Comune e Hera. Complessivamente, ad oggi sono state inviate circa 15mila lettere ed organizzati oltre 30 incontri con cittadini e associazioni di categoria. Nel caso del Sortie, in particolare, sono stati eseguiti sopralluoghi a circa 800 immobili e lavori di adeguamento in quasi 700 fabbricati.
● La Dorsale Sud terzo (ed ultimo) stralcio, il collettore fognario di strategica importanza per l’area comunale compresa tra lo storico alveo del Marecchia e il confine con Riccione, prevede la posa di circa 4km di un nuovo collettore fognario a partire dal manufatto realizzato nel parcheggio Cervi fino al collegamento con l’ex depuratore Marecchiese, riconvertito in vasca di accumulo. Tale importante intervento prevede lavori per oltre 7 milioni di € e una volta completato, grazie anche alla funzionalità dei tratti già realizzati (primo e secondo stralcio), permetterà di triplicare le portate delle acque provenienti dalla zona sud della città collettate verso i poli di depurazione. Allo stato attuale è stata completata la definizione delle modifiche progettuali dei tracciati all’interno dei parchi Cervi e Fabbri, per ridurre il più possibile l’impatto sulle essenze arboree e sono stati avviati i lavori su Via Aldo Moro, nel tratto parallelo al Deviatore Ausa, in via Marecchiese e Largo Unità d’Italia.
● La separazione delle reti nell’area tra Torre Pedrera e Viserbella, che prevede lavori per circa 16 milioni di euro, si prefigge l’obiettivo di portare a pieno completamento il processo di separazione delle reti fognarie nella zona nord di Rimini. È stato completato nel 2018 l’iter autorizzativo dell’intervento complessivo di separazione dei bacini Brancona e Viserbella ed è stato successivamente suddiviso in 7 lotti d’intervento, per cercare di limitare il più possibile l’impatto sulla città. Sono stati avviati i lavori relativi al primo lotto, che comprende gli interventi sulle Vie Porto Palos, Angelini, Paglierani e Minguzzi. È stato aggiudicato l’appalto dei lavori relativi al nuovo sollevamento Brancona, alla relativa condotta premente di collegamento alla Dorsale Bellaria-Santa Giustina e agli interventi sulle Vie Domeniconi e Borghesi. I restanti 5 lotti sono in corso di progettazione esecutiva ed i lavori verranno avviati progressivamente nel biennio 2019-2020.
● Per quanto riguarda il bacino denominato Roncasso a Miramare, nell’area a reti già separate oltre l’80% degli immobili è già adeguato e conforme, sono in corso le verifiche conclusive sulla parte rimanente. Al contempo nell’area dove occorre separare anche le reti su suolo pubblico, è stata completata la progettazione definitiva ed avviato l’iter autorizzativo, necessario per la realizzazione delle nuove infrastrutture. I lavori verranno avviati a fine 2019.
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