“Quest’anno il servizio di vigilanza reggiano può contare su 7 squadre con volontari specializzati Aib operativi 24 ore al giorno e mezzi fuoristrada dotati di strumentazioni antincendio” spiega la responsabile della Protezione civile per l’ambito di Reggio Emilia dell’Area Affluenti Po, Federica Manenti
REGGIO EMILIA – L’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile ha dichiarato lo stato di grave pericolosità per gli incendi di bosco – e contestualmente attivato la fase di preallarme- per il periodo compreso tra sabato 23 luglio e domenica 28 agosto, individuato come quello a maggior rischio.
In base alle convenzioni stipulate tra Regione Emilia-Romagna, Vigili del fuoco, Corpo forestale dello Stato, Soccorso pubblico, Servizio meteorologico regionale e Coordinamenti del volontariato, in tale periodo saranno pertanto attive tutti i giorni – salvo eventuali revoche o proroghe a seconda dell’andamento delle condizioni meteo climatiche – la Sala operativa unificata permanente (dalle 8 alle 20) presso il Centro operativo regionale e la Sala operativa provinciale presso il Centro unificato provinciale.
“Quest’anno il servizio di vigilanza reggiano può contare su 7 squadre con volontari specializzati Aib operativi 24 ore al giorno e mezzi fuoristrada dotati di strumentazioni antincendio – spiega la responsabile della Protezione civile per l’ambito di Reggio Emilia dell’Area Affluenti Po, Federica Manenti – Una maggiore rapidità di intervento in montagna sarà garantita dal Centro sovracomunale Antincendio boschivo (Aib) di Vezzano sul Crostolo, mentre nei fine settimana le squadre sono impegnate in turni per l’individuazione di fuochi attraverso i punti di avvistamento previsti dal piano di emergenza”.
E’ comunque utile ricordare che la prevenzione degli incendi parte, prima di tutto, dai cittadini stessi e da tutti coloro che frequentano i boschi cui spetta il compito di avvertire immediatamente – nel caso avvisti personalmente o riceva segnalazione di un incendio – il Corpo forestale dello Stato (telefono 1515 o 800.841051) o i Vigili del fuoco (115).
Prevenzione di incendi, il decalogo del buon cittadino
Oltre a questo, serve il rispetto di alcune semplici regole di comportamento, tra cui:
– non accendere fuochi fuori dalle aree attrezzate quando si fanno gite fuori città: è pericoloso e vietato;
– non gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi nelle aree verdi, quando fumiamo in macchina serviamoci del portacenere;
– non parcheggiare le automobili in zone ricoperte da erba secca, perché potrebbe prendere fuoco a contatto con il calore della marmitta;
– durante gite in montagna o scampagnate riporre sempre i rifiuti negli appositi contenitori e, se si vuol fare una grigliata, usare esclusivamente le aree attrezzate;
– in caso di principio di incendio o di incendio attivo non bloccare le strade fermandosi a guardare le fiamme, in modo da non intralciare l’arrivo dei mezzi di soccorso e le operazioni di spegnimento.
Cosa è vietato fare
Qualsiasi operazione di bruciamento di stoppie a scopo pulizia e di accensione di fuochi all’aperto per qualsiasi uso è vietata a meno di 200 metri dal limite del bosco e dei terreni di pascoli.
Cosa rischia chi provoca un incendio
Chi adotta comportamenti che possono innescare incendi di bosco, rischia sanzioni fino a 10mila euro e può incorrere in reati che prevedono la reclusione da 4 a 10 anni se l’incendio è provocato volontariamente e da 1 a 5 se causato involontariamente, per negligenza, imprudenza o imperizia.