Tra l’11 e il 12 dicembre interventi su 60 strade, per 850 km, con l’impegno di oltre 150 persone, tra operatori provinciali e delle ditte, spesi 350 mila euro. In via di miglioramento anche la situazione nella Bassa, in corrispondenza con le piene dei fiumi. Fritelli:”La Provincia è vicina al territorio, coi suoi tecnici e i suoi amministratori.”
PARMA – Per il momento l’emergenza maltempo sulle strade provinciali della nostra montagna si può dire conclusa. La nevicata e il gelicidio tra il 10 e l’11 dicembre avevano provocato una strage di alberi, abbattutisi in molti casi sulla carreggiata.
Tra ieri e oggi sono state 60 le strade provinciali tra i 400 e i 900 metri di altitudine interessate da interventi, per 850 km, che hanno richiesto l’impegno di più di 150 operatori stradali, tra quelli dell’Ente di Piazza della Pace e quelli delle ditte coinvolte, per una spesa di 350 mila euro solo per gli interventi di questi due giorni.
“C’é stata una grande collaborazione anche con i volontari della Protezione Civile che hanno fatto un ottimo lavoro. Siamo riusciti a garantire l’approdo ai posti di lavoro in quasi tutti i casi in montagna. Considerata la situazione, si è lavorato davvero bene – spiega il Delegato provinciale alla Viabilità Gianpaolo Serpagli – Nei prossimi giorni verificheremo se gli interventi fatti hanno bisogno di aggiustamenti, e analizzeremo le conseguenze di questa ondata di maltempo sul territorio con i tecnici della Regione, in particolare sulle difese spondali e sui ponti per vedere se ci sono fratture.”
Permangono difficoltà sulle strade della Bassa, interessate dalla piena dei fiumi, ma anche qui la situazione si va risolvendo.
“Voglio rimarcare come ancora una volta i fatti hanno dimostrato l’importanza della Provincia – afferma il Presidente Filippo Fritelli – un ente che è a stretto contatto col territorio, con i suoi amministratori e con la presenza quotidiana dei propri tecnici. A loro in particolare va un sentito ringraziamento: i dipendenti della Provincia tra l’11 e il 12 dicembre sono stati fuori al lavoro in alcuni casi anche per 24 ore di fila per permettere il ripristino della viabilità.”