Provincia: nuovo corso di laurea a Salsomaggiore e bilancio preventivo

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un momento della seduta

Le deliberazioni approvate ieri dal Consiglio provinciale

PARMA – Il Consiglio Provinciale, nella seduta di questa mattina, ha approvato all’unanimità la convenzione quadro tra l’Università degli Studi di Parma, il Comune di Salsomaggiore Terme, la Provincia di Parma e l’Istituto “Magnaghi – Solari” di Salsomaggiore per l’erogazione del nuovo corso di laurea a orientamento professionale in Qualità e approvvigionamento di materie prime per l’agro-alimentare presso la sede di Salsomaggiore. La proposta è stata illustrata dall’ing. Paola Cassinelli, responsabile dell’Uo Edilizia Scolastica. Il nuovo corso avrà sede presso il Tommasini, che è già sede di una succursale dell’Istituto Alberghiero Magnaghi, in locali ora inutilizzati, con le spese di ristrutturazione a carico di Unipr e Comune.

“Si tratta di un nuovo indirizzo di studi che porta prestigio sia all’Università di Parma, sia alla città di Salso e premette agli studenti del Magnaghi di proseguire gli studi restando in loco – ha spiegato il Vice presidente e Delegato alla Scuola Alessandro Tassi Carboni – La Provincia con questo accordo permette la realizzazione di questo importante progetto, già portato avanti dal precedente Delegato Aldo Spina. Il progetto rappresenta anche un momento di collaborazione con Università e Comuni per distribuire sul territorio le occasioni di sviluppo, specializza una vocazione specifica del territorio, sfrutta il più possibile il patrimonio provinciale, per incrementare l’offerta formativa e creare nuovi spazi per le scuole superiori. Inoltre, il complesso del Tommasini a breve sarà oggetto di una ristrutturazione più ampia della sua parte restante, riprendendo pienamente vita all’interno del tessuto urbano.”

Giulia Chiussi (Insieme per la Provincia di Parma – IPP), annunciando il voto favorevole del suo Gruppo, ha sottolineato come il Tommasini sia vicino alla stazione Fs e bus, comodo quindi per gli studenti di Parma e Piacenza, ma ha rilevato la necessità di uno sforzo del trasporto pubblico per incrementare le corse.

Marco Taccagni (Parma Provincia Unita- PPU) ne ha rimarcato l’importanza: ”È la prima volta che l’Università esce dalla città e si allarga al territorio, è un’ esperienza che può diventare occasione di sperimentare nuove opportunità per tutto il Parmense.”

Sono poi stati approvati, con l’astensione del Gruppo IPP, gli indirizzi per l’adozione del Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2022 – 2024, illustrati dal Vice segretario generale dott. Giudice, pur in assenza del Piano nazionale Antimafia e del Pia. Rispetto agli altri anni, si è aggiunta un’attenzione maggiore ai piccoli Comuni, per attivare un Piano di lavoro e una Convenzione per una futura gestione associata per questa attività.

È stato anche approvato, poi col voto contrario del gruppo IPP, il Documento Unico di Programmazione – DUP 2022 – 2024 e lo Schema di Bilancio di Previsione 2022 – 2024, che sarà poi valutato dal’Assemblea dei Sindaci, quindi tornerà in Consiglio per l’approvazione definitiva.

La deliberazione è stata illustrata dal Dirigente del Servizio Finanziario dott. Menozzi. Sono previste entrate per quasi 90 milioni, altrettante le uscite previste, con un bilancio in pareggio. Il deciso calo delle entrate proprie (registrazione Pra ed RcAuto), del 15% mensile nell’anno scorso, ha determinato la necessità di ridurre le spese non strettamente obbligatorie del 50%. Si spera di integrare queste risorse nel corso dell’anno.

Tra le maggiori voci di spesa corrente: circa 13 milioni di euro la restituzione allo Stato di parte delle entrate, conseguente alla riforma Delrio, poi i 7 milioni per il personale, 5,5 milioni per gli edifici scolastici, 8 milioni per la manutenzione delle strade.

Per gli investimenti c’è un lungo elenco di opere previste, con somme importanti, 64,7 milioni di cui 36 milioni nel primo anno, di cui 11 per il patrimonio scolastico, e 25 per strade e ponti.

Sul fronte del personale, si è bloccata l’emorragia di dipendenti, che ora sono 160, di cui assunti l’anno scorso (14%), si prevedono altre 3 assunzioni nel 2022 e 6 nel 2024.

Il Delegato alla Viabilità Bertocchi, rispondendo una domanda della consigliera Chiussi a proposito del progetto del nuovo ponte sul Po di Colorno – Casalmaggiore, ha spiegato che la Provincia, che ha in incarico la progettazione preliminare, approverà nei prossimi giorni lo studio di pre-fattibilità che individua la tipologia strutturale da adottarsi. Il progetto sarà poi presentato ai Comuni interessati, dopo di che si procederà con l’indizione della gara per completare lo studio di fattibilità, che sarà trasmesso ad Anas per il finanziamento e la realizzazione.

Chiussi ha motivato poi il voto contrario del gruppo sul Dup e Bilancio di previsione con la necessità di fare di più sul fronte della Viabilità, pur consapevole dei vincoli di legge.

In apertura di seduta, Chiussi era intervenuta per sottolineare l’opportunità che tutte le istituzioni, Provincia e Regione, facciano la loro parte per la messa in sicurezza delle strade su ci si verifica un numero altissimo di incidenti, come la Massese, anche se ora è di competenza Anas.

Massari si è detto addolorato dal recente incidente mortale sulla Massese e ha ricordato che Provincia e Comune avevano individuato una soluzione per quel tratto di strada, che nella fase di passaggio dell’arteria ad Anas è tuttora sul tavolo.

La registrazione della seduta è disponibile sul canale istituzionale youtube della Provincia di Parma, al link https://www.youtube.com/channel/UCryi2ddrmGQjyneG57hRf0g