Modena

Provincia di Modena: Festa del Luppolo Autoctono. Venerdì 14 e sabato 15 luglio torna la Marano Wild-Hopfest 2017

MARANO SUL PANARO (MO) – Marano sul Panaro sarà per due giorni la capitale del luppolo; venerdì 14 e sabato 15 luglio ritorna infatti la Festa del Luppolo Autoctono – Marano Wild-Hopfest 2017 che vede quest’anno la partecipazione di sei selezionati birrifici tra i migliori in Italia: Birrificio Argo, Birra Bellazzi, Birrificio Dada, Birra Elvo), Birrificio Rurale e Birra Toccalmatto.

Il programma propone anche il convegno “Luppolo italiano: il futuro è già qui”, sabato 15 luglio (dalle ore 10), con interventi di diversi esperti e ricercatori, un aggiornamento sullo stato dell’arte della studio e la presentazione delle prime varietà italiane. Sempre sabato in programma la visita guidata al luppoleto sperimentale, workshop di approfondimento sulla coltivazione, laboratori e abbinamenti guidati, degustazione di birre prodotte con luppolo italiano, cotta pubblica dimostrativa a cura dell’Associazione Birra Divin Piacere.

Previsti anche corner gastronomici di cucina emiliana, cucina toscana e cucina a base di luppolo. «E’ una iniziativa – sottolinea Emilia Muratori, sindaco di Marano sul Panaro – che sta consolidando un pubblico numeroso, attento e appassionato e che vuole valorizzare un’opportunità imprenditoriale del territorio e la qualità delle birre artigianali italiane».

Questo evento nasce come naturale evoluzione del progetto di ricerca sui luppoli indigeni locali avviato dal Comune in collaborazione con il Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Parma e supportato da Italian Hops Company, prima azienda italiana per la produzione di luppolo in scala commerciale.

La tradizione del luppolo di Marano infatti è provata da note storiche che nel 1876 vogliono il luppolo dei Montecuccoli, coltivato proprio nell’area comunale, fu premiato per la sua qualità all’Esposizione internazionale di Haguenau, in Alsazia.

Su quegli stessi terreni oggi prende vita il campo sperimentale di coltivazione di varietà italiane al centro dell’iniziativa. La manifestazione è inoltre sostenuta e patrocinata da Ministero delle Politiche Agricole, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Modena, Unione Terre di castelli, Comune di Modena, Coldiretti, Unionbirrai e Mo.Bi. Movimento birrario italiano.

Il luppolo, una specificità che dopo Marano interessa l’intera provincia di Modena, riconosciuta ufficialmente dal Ministero quale prima area italiana di coltivazione del luppolo. «La sperimentazione a Marano – sottolinea Eugenio Pellicciari di Italian Hops company – ha concluso un suo primo ciclo, riuscendo a individuare, isolare e selezionare le prime genetiche italiane di valore, traguardo impensabile fino a pochi anni fa».
Info 333.7221664 – info@italianhopscompany.com versità Parma).

AL CONVEGNO SUL LUPPOLO ITALIANO LA PRESENTAZIONE DELLE PRIME VARIETÀ DI LUPPOLO ITALIANO

Tra le iniziative nell’ambito della Festa del Luppolo Autoctono – Marano Wild-Hopfest 2017 spicca il convegno nazionale aperto al pubblico “Luppolo italiano: Il futuro è già qui”, che si svolgerà sabato 15 luglio a partire dalle 10 al Centro Culturale di Marano.

Nel corso del meeting, moderato da Andrea Turco, giornalista birrario, interverranno autorevoli figure del settore e saranno presentate tutte le ultime novità emerse dal programma di ricerca sul luppolo a Marano.

Giunta al suo sesto anno, la sperimentazione ha concluso un suo primo ciclo, individuando, isolando e selezionando le prime genetiche di origine italiana che verranno presentate durante la conferenza.

A seguire beer brunch – organizzato con l’aiuto di Coldiretti e dell’Agriturismo Cà de Frà – visita al luppoleto sperimentale e due workshop di approfondimento per tutti gli aspiranti coltivatori: “Coltivare luppolo in Italia: si può! Scopriamo come… Lavorazioni, finanziamenti, costi e ricavi di una coltura innovativa” e “La metamorfosi del luppolo Il delicatissimo viaggio di trasformazione della pianta dal campo al birrificio”.

I workshop saranno organizzati e gestiti da Italian Hops Company e dall’Università di Parma con il supporto di Coldiretti e Birra Baladin e si rivolgono ai tanti potenziali nuovi coltivatori di luppolo e a chi sia interessato a convertire vecchie colture ormai poco redditizie.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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