All’evento hanno partecipato anche Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, e i sindaci di Bomporto Alberto Borghi e Ravarino Maurizia Rebecchi.
«Rendere i collegamenti più sicuri e adeguati alla viabilità – ha aggiunto Bonaccini – significa dare una spinta significativa alle necessità economiche e civili della popolazione. Abbiamo dato grande importanza a queste infrastrutture nella destinazione dei fondi post ricostruzione. Sono certo che chi opera e lavora in questo territorio saprà apprezzare lo sforzo comune messo in atto da Comuni, Provincia e Regione nella realizzazione del ponte».
L’opera completa un piano di interventi della Provincia sui ponti danneggiati dal sisma e dall’alluvione (vedi comunicato n. 488) che, come ha sottolineato Muzzarelli, «sono stati ristrutturati e resi più sicuri. Il nuovo ponte di Bomporto, inoltre, garantendo collegamenti più snelli, favorisce l’economia del territorio e migliora la quotidianità di intere comunità», concetti ripresi anche dai due sindaci che hanno definito il ponte «strategico per i collegamenti tra il territorio bolognese e modenese, quindi per tutta l’economia della zona, comprese le attività commerciali».
L’opera è a campata unica di 80 metri e due archi di altezza di 12 metri circa con una carreggiata larga 14 metri a due corsie e due piste ciclopedonali laterali; l’eliminazione delle pile intermedie in alveo comporta anche un significativo miglioramento dal punto di vista idraulico.
L’imponente struttura metallica ha un peso di oltre 500 tonnellate; in luglio, dopo essere stata assemblata in un terreno attiguo, è stata trasportata sul fiume con una spettacolare operazione, impiegando uno speciale sistema di carrelli e martinetti idraulici.
«Il ponte di Bomporto – spiega Sandro Mantovani, amministratore delegato di AeC Costruzioni – è stato costruito come un Lego. Abbiamo realizzato i conci in officina, composti per la saldatura e di dimensioni tali da essere trasportabili. Dopo aver assemblato le parti in cantiere, il ponte è stato spostato sul Panaro, per concludere i lavori di rifinitura. Si tratta di una tecnica innovativa, che ha permesso di consegnare il ponte con oltre con un mese di anticipo sui tempi previsti nel contratto».
All’inaugurazione hanno partecipato numerosi cittadini e gli studenti delle scuole medie di Bomporto, soprattutto quelli residenti a Ravarino: grazie al nuovo ponte, infatti, per loro i tempi di trasporto con lo scuolabus sono più che dimezzati, visto che il vecchio ponte, che sarà completamente demolito, dal sisma non era transitabile ai mezzi pesanti per motivi di sicurezza.
Per il ripristino dei ponti danneggiati dal sisma la Provincia ha investito finora quasi sette milioni di euro, messi a disposizione in gran parte dalla Regione, nell’ambito delle risorse per la ricostruzione.
Oltre al nuovo ponte di ponte di Bomporto, sono stati ripristinati i ponti storici di Concordia, ponte storico realizzato dalla Provincia nel 1884, il ponte Pioppa a Novi, il cavalcaferrovia della linea Bologna-Verona a S.Felice sul Panaro, un viadotto della tangenziale a Finale Emilia, il ponte Palata Reno a Finale Emilia, il ponte ferroviario di Mortizzuolo a Mirandola, il sottopasso ferroviario Bologna-Verona a Quarantoli, sempre a Mirandola, il ponte Collegrana lungo la provinciale 413 a Novi di Modena e il ponte del canale diversivo Burana a Canaletto di Finale Emilia.
Nei prossimi giorni saranno completati anche i lavori di ripristino e messa in sicurezza sul ponte Motta a Cavezzo che, tra l’altro, ridurranno la necessità di chiudere il ponte a scopo precauzionale in caso di piena.
A questi interventi si aggiungono i lavori di ripristino completati sui ponti danneggiati dall’alluvione del 2014: il ponte del cavo Fiumicello tra Bomporto e Camposanto, sul Cavo Vallicella a Camposanto, a S.Felice sul Panaro lungo la provinciale 568, sul ponte del cavo Dogaro a Camposanto, sul ponte vecchio di Navicello sulla sp 255 Nonantolana e sul ponte del Fosso S.Pietro a Bomporto.
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