Partecipate ridotte a sei, restano le quote A22
MODENA – La Provincia di Modena esce da Fer (Ferrovie Emilia Romagna). Il Consiglio provinciale ha approvato, nei giorni scorsi, la conclusione del percorso che prevede la liquidazione della quota sociale di 1.408 euro pari allo 0,014 per cento del patrimonio.
Il provvedimento fa parte del Piano di razionalizzazione approvato nei mesi scorsi sulla base di quanto stabilito dalla legge di Stabilità 2015 che ha avviato un processo di riduzione e razionalizzazione delle società e delle partecipazioni.
Il Piano prevede l’uscita anche da Promo, Banca etica e Trasporto pubblico Emilia Romagna (Tper).
Come ha sottolineato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, «il percorso avviato prevede la riduzione e razionalizzazione delle società e delle partecipazioni, mantenendo le partecipazioni strategiche, come l’Autobrennero, nei settori di competenze dell’ente come la viabilità».
Con la legge regionale di riordino delle Province assegna ad Amo le funzioni amministrative di pianificazione del trasporto pubblico locale.
Durante la discussione i consiglieri Ugo Liberi (Forza Italia) e Germano Caroli (Uniamoci) hanno motivato il voto di astensione con la preoccupazione sulla perdita di influenza del territorio modenese sulle strategie regionali.
Le società partecipate dalla Provincia scenderanno così da 13 a sei: oltre all’Autobrennero, Lepida, società che a livello regionale gestisce la rete a banda larga delle pubbliche amministrazioni; Amo e Seta in quanto compatibili con le funzioni dell’ente su viabilità e trasporti; le partecipazioni nel Gal, società che si occupa di sviluppo economico dell’Appennino, e Modenafiere vengono per ora mantenute rimandando ulteriori decisioni dopo il completamento della fase di riordino delle Province.