Il presidente Santi: “Investiamo in due anni 54 milioni di euro aspettando i fondi europei”
RIMINI – “Siamo tutti in attesa dei fondi del Recovery plan – dichiara il presidente della Provincia di Rimini Riziero Santi – e forse più di tutti lo siamo noi amministratori locali che, come recentemente affermato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, abbiamo la massima contezza dei bisogni del territorio, siamo noi sindaci e presidenti di Provincia appunto che conosciamo la situazione e le criticità dei territori che amministriamo. Proprio ascoltando il premier ho deciso di chiamare i miei uffici e di fare il punto della situazione, alla vigilia, come tutti speriamo, dell’arrivo di queste risorse dall’Europa che dovranno imprimere alla nostra società quel cambio di passo in termini di sviluppo che però, diciamocelo con franchezza, solo la capacità di utilizzarle bene potrà garantire. In questa attesa va detto che negli ultimi mesi lo Stato ha dato la possibilità agli enti locali di effettuare investimenti cospicui e, con riferimento specifico alle Province, ha cominciato a restituirci quello che ci ha tolto a partire dalla riforma del 2014.
Da due anni lo Stato ci toglie 12,5 milioni di euro in termini di trasferimenti, ma abbiamo toccato anche oltre 20 milioni di taglio dei trasferimenti nel 2016 e nel 2017, con le conseguenze sull’edilizia scolastica e la rete viaria che tutti conosciamo. Da un paio di anni le cose sono un po’ migliorate ma senza registrare una vera inversione di tendenza, quella che negli ultimi mesi, a causa della pandemia e dei suoi drammatici effetti economici e sociali, pare essersi infine palesata. Stanno infatti arrivando risorse ingenti per scuole e strade. E allora ho deciso, convocando gli uffici tecnici, di aggiornare il quadro dei fondi disponibili e degli investimenti programmati fotografato dal bilancio approvato nello scorso mese di dicembre proprio perché quel quadro è cambiato grazie all’arrivo di nuove risorse, risorse per le quali ora il punto chiave è avere la capacità di spenderle nei tempi richiesti, ovvero saper progettare gli interventi e darvi esecuzione. Questione non di piccola entità, considerando che le Province, sempre per via di quella riforma incompiuta, sono state nel frattempo pesantemente alleggerite di personale, nel nostro caso quasi ridotto ad un terzo o comunque dimezzato al netto delle funzioni trasferite ad altri enti.
Mi pare che anche su questo tema critico il premier abbia lasciato balenare uno spiraglio quando ha fatto riferimento alla possibilità che, in un’ottica di collaborazione fra Stato ed enti locali, questi ultimi possano beneficiare del supporto di gruppi di lavoro e squadre per rafforzare il proprio lavoro, quando necessario, proprio alla luce delle risorse in arrivo, e io penso proprio che necessario lo sia. Ma tornando all’aggiornamento che abbiamo compiuto per tener conto di tutte le nuove risorse di cui possiamo disporre e dei conseguenti investimenti che siamo in grado di porre in essere con un cronoprogramma dettagliato, emerge che sulla programmazione degli investimenti per edilizia scolastica e viabilità 2021-22 possiamo contare su 54.889.777 euro, di cui l’80% delle risorse di provenienza statale, il 20% dal bilancio provinciale. Parliamo di 22.610.008 euro per l’edilizia scolastica, di cui 6.135.846 euro per nuove scuole, 2.808.361 euro per manutenzione e 13.666.645 euro destinati ad interventi per la sicurezza antisismica.
Tra gli interventi principali voglio ricordare la palestra del Valgimigli che vedrà il suo definitivo completamento, nuove aule al Centro studi Colonnella, laboratori alla Tonino Guerra, i lavori di manutenzione all’Alberti e al Marco Polo, gli adeguamenti sismici degli istituti Alberti, Einstein. Savioli e Valturio. Per la nostra rete viaria abbiamo invece 32.279.769 euro, di cui 20.643.894 euro per i ponti, 815.000 euro per le frane e 10.820.875 euro per la manutenzione. Mi riferisco, fra gli altri, agli interventi per ponte Verucchio e per i ponti sulle SSPP 76, 107, 69bis e 49. Sui ponti, in particolare, ho maturato una precisa convinzione che è quella di procedere sì con gli interventi di emergenza ma allo stesso tempo di cambiare passo puntando alla realizzazione di interventi di demolizione e ricostruzione ex novo delle infrastrutture ormai vecchie. Partiremo con la 107 a Novafeltria, la 76 a Casteldelci e la 69 a Sant’Agata Feltria, con risorse già programmate per il triennio 2021/2023.
Già questo su scuole e strade e ponti, con il budget aggiornato, mi pare sia un programma di investimenti molto ambizioso, necessario e impegnativo. Non sappiamo ancora quando arriveranno le risorse dell’Europa e in quale ammontare, auspicabilmente insieme al supporto tecnico preconizzato dal presidente del Consiglio. Quel che mi sento di poter garantire è che la Provincia, grazie al lavoro quotidiano con le amministrazioni comunali, sa dove intervenire ed è pronta a cogliere le opportunità che si presenteranno.”