Provincia di Reggio Emilia, smart working per 60 dipendenti

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REGGIO EMILIA – Sono 53 i dipendenti della Provincia di Reggio Emilia che, da oggi, potranno iniziare a lavorare da casa con il cosiddetto smart working, una delle misure adottate dal Governo per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Avviate lunedì le procedure, ovviamente online, per la presentazione delle domande, il cui termine scadeva ieri sera, già oggi il Servizio Personale ha dato risposta (positiva) a tutte le richieste.

Da domani saranno quindi una sessantina, considerando chi utilizzava il lavoro agile già in precedenza, i dipendenti della Provincia che potranno a lavorare da casa. Una percentuale di poco superiore al 60% dell’organico provinciale interessato dall’opportunità, ovviamente preclusa a certe tipologie di lavoratori (polizia provinciale, operai e sorveglianti stradali).

“Oltre ovviamente alla necessità di garantire la funzionalità dei servizi dell’ente, sono stati tre i criteri che abbiamo individuato nella valutazione delle domande – spiega il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni – Abbiamo dato la priorità a lavoratori in situazioni di salute più delicate di fronte all’epidemia e a quelli con esigenze di cura nei confronti di soggetti fragili o di minori.

In ogni caso siamo riusciti ad accogliere tutte le 53 domande presentate, in massima parte nella misura del 50% dell’orario di lavoro. Anche in questo modo, la Provincia intende dare un ulteriore contributo allo sforzo che tutte le istituzioni, a livello locale, regionale, nazionale, stanno compiendo per contrastare e contenere la diffusione del virus Covid-19”.

Per le stesse ragioni, già ieri la Provincia di Reggio Emilia aveva deciso di limitare ai soli appuntamenti l’accesso pubblico ai propri uffici, che restano comunque operativi e aperti con i consueti orari.

A tutti coloro che, per esigenze lavorative, hanno necessità di accedere alla Provincia, è richiesto di contattare preventivamente l’ufficio desiderato: qualora non si possa procedere telefonicamente o mediante videoconferenza – da ritenersi, al momento, gli strumenti da privilegiare per l’attività lavorativa – verrà fissato un appuntamento.