REGGIO EMILIA – “Una grande emozione, unita all’orgoglio di aver portato con me tutta la comunità reggiana ed i 42 Comuni che ho l’onore di rappresentare”. Il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni, commenta così l’incontro di questa mattina in Vaticano con Papa Francesco, nel corso dell’udienza che il Santo Padre ha dedicato all’Upi e ai presidenti delle Province d’Italia. Nella bellissima Sala Clementina a Città del Vaticano, Papa Francesco ha ricevuto il presidente dell’Upi Michele de Pascale, il presidente Zanni ed altri 75 presidenti di Provincia incentrando il proprio discorso anche su temi che scandiscono l’enciclica Laudato si’.
“Occorre che sia sempre più avvertita, tanto dai singoli cittadini quanto dai loro rappresentanti nelle istituzioni, l’importanza della cura della casa comune intesa in tutti i suoi risvolti”, ha detto Bergoglio, definendo le Province “un elemento di raccordo e di stimolo per una più incisiva azione a favore dei bisogni più avvertiti dalle comunità locali”.
“Al Pontefice abbiamo ricordato le delicate funzioni che le Province sono chiamate a svolgere in materia di tutela del territorio ed in particolare di sicurezza di strade e scuole superiori – aggiunge il presidente Zanni – e lo stesso Papa Francesco ci ha spronati a continuare con determinazione questo prezioso lavoro a presidio della difesa del territorio e delle nostre comunità”.
È necessario, ha infatti detto il Papa, “individuare maggiori mezzi da destinare alla cura del territorio e alla manutenzione degli edifici, vedendo in questo non tanto un onere da sopportare, ma piuttosto un’occasione di sviluppo concreta e reale”. “Per un effettivo miglioramento della qualità della vita, per evitare possibili drammi e i loro enormi costi umani ed economici, conseguenza dell’incuria o di imprevidenza, e per assicurare durature prospettive di sviluppo sostenibile, è necessario considerare l’opera di manutenzione e di messa in sicurezza delle scuole, delle strade e dell’ambiente come una delle questioni centrali alle quali riservare tutta l’attenzione che merita e richiede”, ha aggiunto Bergoglio.
Per il bene comune, ha sottolineato ancora il Santo Padre, è cruciale l’implementazione di “politiche che, anziché favorire l’abbandono o il saccheggio del territorio”, siano finalizzate “a una sua attenta cura”. Si tratta di mettere “in luce potenzialità e specifiche caratteristiche” del territorio, “senza tuttavia dare il via a stravolgimenti ambientali o allo sfruttamento indiscriminato di risorse paesaggistiche e storico-ambientali”. Francesco ha infine ricordato “quanto consistente possa essere il risparmio e il conseguente vantaggio economico per una comunità se essa trova la saggezza di investire denaro e risorse umane per prevenire dissesti, disfunzioni e degrado”. “Non posso perciò che augurare a tutti voi di proseguire con coraggio e determinazione nel vostro lavoro, in modo da fare delle Province un presidio e un centro propulsore di una mentalità che sappia porsi l’obiettivo di uno sviluppo veramente sostenibile, inserendosi in armonia nell’immensa rete di relazioni e di realizzazioni create dalla natura, dalla storia, dal lavoro e dall’ingegno delle generazioni che ci hanno preceduto”, ha concluso il Pontefice che ha poi voluto stringere la mano a tutti i presidenti di Provincia.
“Oggi Papa Francesco ci ha riservato parole che ci hanno riempito di coraggio: ci ha esortato a continuare con determinazione perché le Province sono il presidio della difesa del territorio, ha ribadito l’importanza delle funzioni che ci sono assegnate, ha parlato di istituzioni necessarie – ha commentato il presidente dell’Upi Michele de Pascale – L’incontro di oggi ci dà nuova forza per proseguire, rispondendo all’invito del Santo Padre, a presidiare la cura della casa comune”.