Reggio Emilia

Provincia di Reggio Emilia: Gestione acque e risanamento ambiente, al via nuovo corso

Sarà attivato al Secchi dal prossimo anno e, dunque, può già essere scelto con le iscrizioni online

REGGIO EMILIA – E’ incentrato su “Gestione delle acque e risanamento ambientale” il nuovo corso professionale che sarà attivato dal prossimo anno scolastico (e che, dunque, può già essere scelto al momento dell’iscrizione online alle superiori) all’istituto Secchi di Reggio, a fianco del tradizionale indirizzo tecnico CAT (Costruzioni, Ambiente, Territorio). Il nuovo corso è stato presentato questa mattina dalla dirigente scolastica Maria Grazia Diana insieme alla vicepresidente con delega alla Scuola della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi, al rappresentante dei genitori in Consiglio di istituto Corrado Gigli e ad esponenti del Comitato scientifico formatosi a supporto dell’attivazione del corso, che ha coinvolto tra gli altri Iren, Consorzio delle Bonifiche, Collegio dei geometri, Cna e Aipo.

“La società attuale si trova a dover fronteggiare importanti sfide come l’approvvigionamento idrico per usi civili, agricoli e industriali, lo smaltimento e l’eventuale riciclaggio dei rifiuti e dei reflui, la bonifica di siti inquinati, la difesa del territorio dal dissesto idrogeologico. La spesso drammatica esperienza quotidiana testimonia l’attualità di queste tematiche, come pure il legame che molto spesso intercorre fra loro. Si pensi ad esempio al rapporto fra l’inquinamento ambientale e la qualità delle acque, fra la manutenzione della rete di scolo e il rischio di esondazione, fra la regimazione delle acque e la stabilità dei versanti montani, fra l’erosione superficiale e la perdita di portata degli alvei – ha detto la dirigente scolastica Maria Grazia DianaPer formare personale in grado di impiegarsi in tali settori operativi la scuola italiana, nell’ambito della recentissima riforma degli istituti professionali, ha previsto un indirizzo per tecnici della “Gestione delle acque e risanamento ambientale” che, nella nostra provincia, è stato affidato al Secchi, che da quest’anno scolastico è dunque qualificato come istituto di istruzione superiore, senza ovviamente perdere nulla della sua vocazione e continuando ad alimentare la professione di geometra e gli studi universitari, fra cui la nuovissima laurea breve “Costruzioni e Gestione del territorio” ora presente anche nella nostra città”.

“Questo corso rappresenta, insieme all’indirizzo Relazioni internazionali per il marketing al D’Arzo di Montecchio, la principale novità della programmazione scolastica reggiana: potenzia l’offerta formativa di un istituto storico come il Secchi e rappresenta una opportunità importante per i nostri ragazzi, aiutandoci a creare nuove professionalità in grado di affrontare esigenze vere del nostro territorio – ha sottolineato la vicepresidente della Provincia, Ilenia Malavasi Era un corso professionale molto ambito perché incentrato su temi all’ordine del giorno e di una portata enorme che credo sia stato giusto attivare in una scuola che era fortemente caratterizzata dalla formazione dei geometri e che dunque ha inevitabilmente risentito della crisi economica ed in particolare del settore dell’edilizia”.

La nuova figura professionale che uscirà dal Secchi – a cui comunque sono aperti tutti gli sbocchi per un’ulteriore prosecuzione degli studi, sia nei percorsi post-diploma sia in tutte le facoltà universitarie – potrà collaborare alla manutenzione e alla gestione di sorgenti, pozzi, corsi d’acqua e invasi sia naturali che artificiali; alla manutenzione e alla gestione delle reti idriche e fognarie; alla selezione, al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti e dei reflui civili e industriali; alla bonifica e alla riqualificazione di siti degradati o contaminati; alla difesa del territorio dai fenomeni erosivi e dal rischio idrogeologico. Dovrà quindi possedere una solida preparazione di base in un ampio spettro di conoscenze: dalle caratteristiche chimico-fisico-biologiche di acqua e suolo, all’idrologia superficiale e sotterranea, all’idraulica, al trattamento degli inquinanti, al quadro normativo vigente. Il corso, nel triennio, prevede ben 18 ore di compresenza per attività progettuali collegate al territorio.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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