REGGIO EMILIA – Muri abbattuti o spostati, aule magne sdoppiate, nuovi varchi d’accesso e nuovi camminamenti esterni. In pratica in tutte le scuole superiori reggiane, operai, muratori e facchini sono al lavoro per garantire dal prossimo 14 settembre un’apertura del nuovo anno scolastico in sicurezza per i circa 22.000 studenti delle scuole secondarie di II grado.
“Con l’obiettivo di riportare i ragazzi a scuola, rendendo l’attività didattica a distanza, che è stata fondamentale durante il lockdown grazie allo straordinario impegno di dirigenti e docenti, semplicemente complementare a quella in presenza, che tornerà ad essere la norma”, spiega la vicepresidente con delega all’Istruzione della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi. Gli aspetti logistici della riapertura post-pandemia, sono infatti tutti in carico alla Provincia, che gestisce i 21 istituti scolastici superiori reggiani (12 nel capoluogo, 9 nel territorio provinciale) distribuiti in 29 sedi collocate in 64 edifici. “Quasi 200.000 metri quadrati di spazi che, insieme ai dirigenti scolastici e con il prezioso supporto dell’Ufficio scolastico provinciale, stiamo ‘ridisegnando’ istituto per istituto al fine di garantire il distanziamento ed evitare assembramenti”, aggiunge la vicepresidente Malavasi.
“Dovremo abbattere o spostare muri, aggiungere pareti scorrevoli, ottimizzare gli spazi più ampi come aule magne e atrii perché vogliamo assicurare a tutti i ragazzi un rientro a scuola in sicurezza – aggiunge – Fondamentale sarà il milione di fondi strutturali europei del Programma operativo nazionale che ci è stato riconosciuto dal Miur che permetterà tutti questi interventi di edilizia leggera che abbiano concordato con i singoli dirigenti scolastici, con particolare attenzione anche al delicato momento dell’ingresso e dell’uscita da scuola, predisponendo nuovi varchi d’accesso e camminamenti esterni”.
Ben una cinquantina gli incontri che la vicepresidente Malavasi ha tenuto, in queste settimane, con i vertici degli istituti superiori. E già in corso, in pratica in tutte le scuole, i lavori, che da soli, tuttavia, non basteranno. A questo milione di euro, la Provincia aggiungerà risorse dal proprio bilancio per affittare spazi ulteriori in città, a Castelnovo Monti, Correggio e Scandiano: “Si tratta di centri sociali, locali parrocchiali o spazi privati, che prenderemo in locazione per ricavare ulteriori aule”, spiega Malavasi ricordando anche “l’importante lavoro svolto con tutti i Comuni e la Fondazione dello sport per assicurare ad ogni scuola anche uno spazio esterno per l’attività fisica dei ragazzi: campi da calcio, piste d’atletica o anche aree interne alle scuole, che abbiamo recuperato, garantiranno un impianto outdoor ad ogni istituto”.
“I nostri Servizi informativi, in collaborazione con Lepida, hanno poi lavorato per garantire dal 14 settembre la connettività a tutte le sedi scolastici – conclude la vicepresidente Malavasi – Ai primi di settembre saremo in grado di illustrare, nel dettaglio, i lavori effettuati e il piano, concordato insieme ai dirigenti e all’Ufficio scolastico provinciale, per assicurare la ripartenza in sicurezza dell’attività didattica”.
Compreso un ultimo, fondamentale tassello, quello relativo ai trasporti, sui quali è ancora in corso il confronto con l’Agenzia della mobilità e i dirigenti scolastici per elaborare anche un piano dei trasporti adeguato alla ripartenza, compatibilmente con le risorse a disposizione.