Provincia di Reggio Emilia: 2 Giugno, il discorso della vicepresidente Malavasi

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REGGIO EMILIA – Anche la Provincia di Reggio Emilia ha partecipato questa mattina in piazza della Vittoria alle celebrazioni della Festa della Repubblica. Il saluto del presidente Giorgio Zanni è stato portato dalla vicepresidente della Provincia Ilenia Malavasi, che “con emozione e con orgoglio di donna e di sindaco” ha festeggiato “una data che rappresenta a tutti gli effetti il compleanno della nostra democrazia”.

Dopo aver ricordato “quanto cammino sia stato fatto in questi 73 anni per garantire agli italiani democrazia, libertà, benessere, giustizia, diritti e qualità di vita”, la vicepresidente Malavasi ha esortato a “essere fieri di questa storia, senza voler trascurare i tanti problemi e le tante difficoltà dell’oggi, dalla disoccupazione giovanile alle difficoltà di tante famiglie nell’arrivare alla fine del mese, alle solitudini, ai tanti bisogni, sempre crescenti, che i cittadini ci raccontano, ai pregiudizi e ai fatti di razzismo”.

“Dobbiamo valorizzare quell’esperienza e la scelta compiuta 73 anni fa, che ha fatto dell’Italia una protagonista dell’Europa unita – ha aggiunto – Festeggiare oggi questa importante ricorrenza significa rafforzare le basi e le motivazioni del nostro agire individuale e collettivo, significa guardare al futuro, perché spetta a tutti noi mettere a frutto energie e talenti per superare paure, incertezze e difficoltà”.

La vicepresidente della Provincia, ha infine invitato a tenere sempre ben presente “la nostra Costituzione, che rappresenta un programma, un ideale, un impegno di lavoro che richiede la nostra attenzione quotidiana” e a “ritrovare la strada, nell’intreccio di paure che paralizza il Paese, per affrontare nuove sfide, combattendo indifferenza e intolleranza, guardando al futuro con ottimismo e speranza”.

“E’ bene che le nuove generazioni conoscano questa storia, la nostra storia – ha concluso Ilenia Malavasi – perché da questa conoscenza si trae motivo di consapevolezza e fiducia: la consapevolezza che oggi viviamo in una Repubblica libera e democratica, e questo è il bene più prezioso che abbiamo”.