Approvata la prima variazione al Bilancio di previsione, con l’astensione del gruppo Provincia Nuova. Approvati all’unanimità gli indirizzi per il nuovo Piano territoriale di area vasta. In vista nuovi distributori di carburante in Appennino
PARMA – Il Consiglio Provinciale ha approvato nella seduta della mattinata di giovedì 4 marzo, con l’astensione del gruppo Provincia Nuova, la prima variazione al Bilancio di Previsione 2021-2023 e la variazione al Programma Triennale dei Lavori pubblici 2021-2023.
“Abbiamo ottenuto un importante finanziamento del Miur di 5,454 milioni di euro per interventi di manutenzione straordinaria sulle scuole, che ci permette di intervenire su molti edifici, distribuiti su tutto il territorio, per l’ottenimento del certificato di prevenzione incendi, per il miglioramento energetico e altri adeguamenti, e dalla Finanziaria 2021 ci aspettiamo ulteriori analoghe risorse –ha spiegato il Presidente Rossi, illustrando i punti salienti della deliberazione – Altri finanziamenti in materia di viabilità ci consentono di cofinanziare la progettazione a completamento della Pedemontana e di mettere a gara per 1,4 milioni di euro il progetto di fattibilità del nuovo ponte di Colorno – Casalmaggiore, in attesa del passaggio ad Anas; inoltre grazie a 156 mila euro in più per la manutenzione di ordinaria di Ponte Verdi di Ragazzola, potremo continuare a lavorare per il ripristino della piena circolazione, dopo che le prove di carico hanno avuto esito positivo e già si è potuto dimezzare il tratto a senso unico alternato.”
Il dirigente del Servizio Finanziario dott. Menozzi ha completato il quadro: sono oltre 9 milioni le maggiori entrate e altrettante le spese, tra le entrate correnti la variazione principale è il maggior contributo di 1 milione previsto dalla Finanziaria 2018, utilizzato per finanziare per 452 mila euro manutenzioni correnti delle strade, e 550 mila euro per manutenzioni straordinarie degli immobili, tra cui la sede del Prosciutto Accademy e un altro milione di euro destinato alla riqualificazione degli istituti Berenini di Fidenza e Galilei di San Secondo.
Soddisfazione del Delegato provinciale alla Scuola Spina per le maggiori entrate destinate al patrimonio scolastico, che è sempre stata una delle priorità di questa Amministrazione: “I tempi così rapidi per l’arrivo delle risorse sono dovuti anche allo sforzo progettuale significativo messo in campo dai nostri uffici, che hanno individuato priorità chiare, e si stanno attivando per sfruttare al meglio tutte le risorse – ha affermato – Il risultato sarà un patrimonio scolastico più sicuro e rinnovato.”
È stata poi approvato all’unanimità il riconoscimento legittimità debito fuori bilancio per interventi di somma urgenza effettuati nello scorso mese di febbraio, tra cui quello di 40 mila euro per ripristinare la viabilità sulla Sp 103 di Cacciarasca in comune di Albareto, e quello di 310 mila euro per la Fondovalle Taro a Valmozzola.
Il Consiglio ha quindi approvato con l’astensione del gruppo Provincia Nuova l’avvio del percorso tecnico-amministrativo per la predisposizione del nuovo Piano Territoriale di Area Vasta (Ptav), illustrata dal dirigente del Servizio Pianificazione dott. Ruffini.
La nuova legge regionale indica nel Piano Territoriale uno strumento di pianificazione diverso dal passato e decisamente innovativo, con obiettivi quali: individuare strategie per ridurre i cambiamenti climatici, i rischi sismici e la vulnerabilità dei territori, contenendo l’uso del suolo; inoltre sostenere la resilienza territoriale, in senso fisico e sociale, valorizzare l’ambiente, il paesaggio e gli elementi storico- culturali del territorio e i suoi caratteri identitari. Tra i compiti anche: fornire indirizzi strategici ai Comuni e distribuire loro nuove capacità edificatorie.
L’elaborazione di tale strumento innovativo prevede figure multidisciplinari, per cui la Provincia si sta dotando di adeguate professionalità, che spaziano dall’informatica alla statistica all’urbanistica.
Il percorso del Piano prevede varie fasi: consultazione preliminare, elaborazione del Piano, approvazione in Consiglio provinciale, passaggio in Regione e approvazione definitiva di nuovo in Consiglio.
Diverse attività innovative sono già state avviate, ad esempio con gli accordi per il Biodistretto e la Neutralità Carbonica, già presentati in Consiglio nei mesi scorsi e con l’avvio dell’assistenza tecnica ai Comuni, con cui la Provincia ha già siglato protocolli di intesa (ad es. con l’Unione Appennino Parma Est).
La delibera approvata oggi dà avvio formale ad un lungo percorso, che dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2022.
Il Consiglio ha quindi approvato all’unanimità l’avvio del percorso tecnico-amministrativo per la predisposizione della Variante generale al Piano Infraregionale delle Attività Estrattive, illustrata anch’essa dal dott. Ruffini. Questo piano stabilisce i criteri per le cave, le loro destinazioni finali e le modalità di estrazione.
Il precedente Piano risaliva al 2008, quindi necessita di aggiornamento sia normativo sia per adeguarlo alle esigenze del territorio, andrà approvato entro il 2021.
Nel Piano vigente restano ancora 2,3 milioni di metri cubi di materiali da pianificare e oltre 7 milioni da scavare e già approvati. Sono 4 gli obiettivi del nuovo Piano:
- ridefinire i quantitativi: la ricognizione è in corso, anche con l’ascolto dei Comuni, e si concluderà entro marzo;
- ri – orientare gli obiettivi alla pianificazione di Bacino, per riqualificare i fiumi dal punto di vista naturalistico e tornare a una funzionalità idraulica che riduca il rischio di alluvioni, aumentare la capacità dei fiumi, allargando a monte lo scorrimento delle acque con attività estrattive mirate;
- orientare le destinazioni finali realizzando i bacini ad uso plurimo per alimentare le risorse idriche del territorio;
- rivedere l’impianto normativo e snellire le procedure burocratiche per le attività estrattive, anche assistendo i Comuni, grazie ai finanziamenti regionali.
Saglia Codeluppi (PN), che aveva proposto un’interrogazione a proposito dell’isolotto del Taro nel territorio del Parco, ha ribadito l’importanza delle tutele delle persone e delle attività produttive, non inferiore a quella della tutela dei fiume.
È stata approvata all’unanimità dal Consiglio, infine, la concessione pluriennale di un’area di pertinenza stradale in località Boschetto nel Comune di Tizzano per l’installazione di un punto vendita carburanti. Il dott. Ruffini ha spiegato che si tratta di un’area di demanio stradale adiacente la Massese, che la richiesta viene dal Comune di Tizzano e ha lo scopo di mantenere viva la distribuzione di servizi di pubblico interesse nelle Terre Alte; la Provincia intende sostenere le attività montane e sperimentare attività pubblico – private di carattere innovativo: il distributore presenterà anche una colonnina per la ricarica elettrica.
Sono intervenuti a favore della proposta Tassi Carboni, Garbasi che ha sottolineato la posizione strategica del nuovo distributore nel crocevia tra Val Parma e Val d’Enza, Delsante che ha evidenziato l’importanza dei distributori per abitanti e villeggianti, e Trevisan che ha auspicato che l’iniziativa sia estesa a tutto l’Appennino, ad esempio a Pellegrino.
Il dott. Ruffini ha risposto che a Pellegrino, in collaborazione con il Comune, è già stata individuata un’area e fatto un sopralluogo, con risultato positivo.
Saglia Codeluppi, in apertura di seduta, aveva chiesto chiarimenti sulle insegne pubblicitarie su strade provinciali che attraversano i centri urbani, i cui proventi, in base alla nuova normativa, dovrebbero passare alle Province, entro il 31 marzo salvo proroghe. Il Presidente Rossi ha risposto che il tema va approfondito e comunque la Provincia adotterà la scelta più favorevole ai Comuni.
Il Delegato alla Viabilità Bertocchi e il dirigente ing. Monteverdi hanno risposto invece ad un’altra interrogazione di Saglia Codeluppi sulle carenze del piano neve a Medesano – Noceto.
“Non vi è stata incuria, ma si è trattato di una somma di problemi – hanno spiegato – a fronte di una copiosa nevicata, l’autostrada è stata chiusa, riversando il traffico anche pesante sulle strade provinciali; i mezzi spartineve sono potuti intervenire in ritardo perché la circolazione era stata bloccata da due trasporti eccezionali senza catene, a cui era stato sconsigliato di proseguire e che sono stati poi soccorsi e rimessi in carreggiata dai tecnici. A questo si è aggiunto il traffico che ha schiacciato la neve, rendendo poi difficile la rimozione.”
Il presidente Rossi ha risposto poi positivamente ad un’interrogazione della consigliera Chiussi (PN) sulla volontà della Provincia di aiutare i Comuni che per il maltempo e le frane hanno subito danni nel loro patrimonio adiacente alle asse provinciali.
“La Provincia si è già attivata sia sul piano politico che amministrativo perché il dissesto interessa anche molte nostre infrastrutture – ha dichiarato il Presidente – abbiamo incontrato il nuovo dirigente della Protezione civile regionale di Parma Bertozzi per fare il punto sulle necessità di intervento, dopo un inverno molto impegnativo che ha prodotto ferite significative sul territorio.”
La seduta si è svolta in modalità mista: presenza in sede e videoconferenza, al fine di assicurare il rispetto dei protocolli di sicurezza approntati dall’Ente in ordine all’emergenza sanitaria da Covid-19.
La registrazione della seduta è pubblicata sul canale istituzionale youtube della Provincia di Parma, al link https://www.youtube.com/channel/UCryi2ddrmGQjyneG57hRf0g .
Nella foto: un momento della seduta