MODENA – Per migliorare i controlli sulla diffusione e l’impiego delle cooperative spurie nel settore della lavorazione delle carni, la Regione ha predisposto un nuovo strumento tecnico in grado di fornire, attraverso l’analisi di diversi dati e parametri, una valutazione sul grado di affidabilità delle cooperative stesse.
Il progetto è stato presentato nel corso di un incontro del Tavolo provinciale sul settore carni convocato dalla Provincia, mercoledì 21 agosto, per fare il punto della situazione sul comparto, alla luce anche delle recenti vertenze come quella della Bellentani di Vignola.
Al Tavolo partecipano i rappresentanti degli imprenditori, centrali cooperative, sindacati, enti locali.
Nell”incontro i tecnici dell’assessorato alle Attività produttive della Regione Emilia Romagna hanno illustrato le caratteristiche di questo strumento operativo che, incrociando le informazioni disponibili in diverse banche dati, come la composizione dei consigli di amministrazione, i passaggi di lavoratori tra le cooperative o le vicende societarie, restituisce una fotografia e una valutazione sulle caratteristiche di ogni singolo operatore; lo strumento sarà messo a disposizione delle associazioni di categoria e dei soggetti interessati.
Nelle scorse settimane il progetto è stato illustrato anche al Governo, al fine di aumentarne l’efficacia attraverso l’impiego dei dati di diversi ministeri.
Nel corso della discussione Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia, ha ribadito «l’impegno delle istituzioni per proseguire il confronto tra tutte le parti per favorire una prospettiva di qualità a un settore fondamentale per il territorio», mentre Massimo Paradisi, consigliere provinciale con delega sulla materia e sindaco di Castelnuovo Rangone, dopo aver manifestato «preoccupazione sulla perdurante situazione che vede, da un lato, le difficoltà competitive delle imprese e, dall’altro, la presenza di situazioni non sempre trasparenti e rispettose dei diritti dei lavoratori» ha annunciato la convocazione di un nuovo incontro nelle prossime settimane con al centro la possibilità di un’applicazione concreta nelle aziende nel territorio modenese di questo strumento di verifica sulle cooperative che può risultare molto prezioso soprattutto per favorire, da un lato, una scelta consapevole da parte degli imprenditori e dall’altro essere maggiore garanzia di diritti per i lavoratori».