L’episodio è avvenuto nella mattina di venerdì 2 agosto nella zona di Pievepelago, nell’ambito dei controlli sul rispetto della regolamento dell’Ente parchi Emilia centrale sulla raccolta di frutti del sottobosco che prevede, per i residenti nel territorio del parco, un limite massimo di cinque chili giornalieri (un chilo per i non residenti), con possibilità di raccogliere un quantitativo maggiore (massimo 100 chili al giorno) ma solo se in possesso di un’apposita autorizzazione stagionale, riservata ai residenti per scopi commerciali.
I residenti, inoltre, possono chiedere, una sola volta nell’arco della stagione, un’autorizzazione giornaliera per un massimo di 20 chili.
La raccolta dei frutti del sottobosco è partita il 1 agosto per proseguire fino 30 settembre.
Oltre alla Polizia provinciale, l’attività di controllo sulla corretta attività a salvaguardia dell’ambiente naturale del sottobosco è garantita dalla guardie dell’Ente parchi Emilia centrale e dai Carabineri forestali.
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