La rassegna di ATER Fondazione, Koras e Teatro dei Venti
MODENA – L’undicesima edizione di Trasparenze dal 18 al 30 luglio torna ad abitare il borgo di Gombola (Appennino modenese) e si trasforma in una programmazione distesa di teatro, danza, cinema e musica, in un crescendo che raggiunge il suo apice nei tre giorni finali di Festival.
Quest’anno è prevista la presenza di Ramin Bahrami / Massimo Mercelli, Banda POPolare dell’Emilia Rossa, Bobo Rondelli, C&C Company, Cisco, Fabrizio Favale / Le Supplici, Flexus, Ginevra Di Marco Trio & Franco Arminio, JR e Alice Rohrwacher, Luca Mazzieri & Band, Nerval Teatro, Domenico Pizzulo / Humareels, Residui Teatro, Teatro dei Venti con abitanti del territorio, Zambra Mora, e gli artisti in residenza per il progetto Connessioni / Youz Officina, Gemma Hansson Carbone, Giovanni Onorato, Noemi Piva / Associazione Atacama.
Trasparenze anche quest’anno crea una connessione tra Città e Appennino e ci invita a diventare Spettatori Residenti, per vivere tutte le giornate di eventi a contatto con il territorio. Spettacoli, concerti, proiezioni, residenze, incontri negli spazi del borgo, nel bosco e lungo i sentieri, una presenza quotidiana in relazione con il territorio, con il coinvolgimento delle realtà locali e la collaborazione degli Abitanti Utopici, i cittadini che affiancano il Teatro dei Venti e cooperano nella cura dei luoghi e dei progetti.
Dal 18 al 22 luglio Gombola ospita le residenze di “Connessioni – giovani visioni artistiche per un nuovo presidio culturale”, un progetto di Koras finanziato grazie all’Avviso Youz Officina della Regione Emilia-Romagna. Nuovi sguardi di giovani under35 del territorio, che hanno curato parte della programmazione, seguiranno il Festival, raccontandolo. Artisti selezionati: Gemma Hansson Carbone, Giovanni Onorato, Noemi Piva / Associazione Atacama, con esito il 22, 28 e 29 luglio. Dal 24 al 28 luglio si terrà la residenza-studio sul tema “Attraversare il vuoto”, organizzata da Teatro dei Venti, in collaborazione con C.Re.S.Co – Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea, con la partecipazione di un centinaio tra artisti, organizzatori, amministratori e spettatori.
Dal 18 al 22 luglio viene presentato “Le opere e i giorni”, il nuovo lavoro del Teatro dei Venti, con gli abitanti del territorio e la regia di Stefano Tè. Il progetto nasce dal recupero della tradizione dell’Ander a Vagg, andare a veglia, ovvero incontrarsi e trascorrere le sere d’inverno in compagnia, nella stalla, o nei luoghi più riscaldati. Quello diventava il luogo dell’incontro, delle storie e dei racconti. Il titolo “Le opere e i giorni” prende spunto dall’opera di Esiodo, che mescola la lingua della poesia omerica a consigli pratici per l’agricoltura.
La creazione dello spettacolo ha previsto un ciclo di prove settimanali con i partecipanti al laboratorio, incontri di studio e avvicinamento, scrittura di poesie, improvvisazioni, momenti di lavoro comune sul testo, e una sessione di prove intensive quotidiane prima del debutto. Le parole sono frutto del lavoro dei partecipanti e della poetessa Azzurra d’Agostino, che le ha cucite con alcuni versi di poeti della scena mondiale. Il programma di Trasparenze è organizzato da Teatro dei Venti, ATER Fondazione, Koras. Nell’ambito di “Abitare Utopie – III edizione”, progetto realizzato dal Teatro dei Venti con il contributo della Fondazione di Modena attraverso il Bando Mi Metto all’Opera, e di “Connessioni – giovani visioni artistiche per un nuovo presidio culturale”, progetto di Koras finanziato grazie all’Avviso Youz Officina della Regione Emilia-Romagna.