MODENA – La campanella dell’inizio dell’anno scolastico 2019-2020 suonerà lunedì 16 settembre per oltre 34 mila studenti delle scuole superiori modenesi, oltre 250 in più rispetto allo scorso anno scolastico.
Complessivamente saranno 34.022 studenti di cui oltre 14.500 a Modena, a Carpi quasi 4.500, a Sassuolo oltre 5.200, a Mirandola e Finale Emilia oltre 4.100, a Pavullo oltre 1.400, a Vignola quasi 3.500 e oltre 700 a Castelfranco Emilia.
Ogni anno circa quattro mila studenti arrivano da fuori provincia, mentre gli studenti modenesi che frequentano istituti fuori dal territorio modenese sono in media 1200.
A studenti e insegnanti, Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, ente competente sull’edilizia scolastica superiore, augura un avvio sereno, sottolineando «la qualità delle scuole modenesi e l’impegno dell’ente a garantire tutti gli spazi per una popolazione scolastica in continua crescita».
In dieci anni, infatti, gli studenti superiori iscritti ai 30 istituti modenesi sono saliti dai 28.637, per 1.287 classi, del 2008 agli oltre 34 mila attuali, ai quali sono da aggiungere circa 700 studenti delle serali; l’aumento in dieci anni, quindi, è di circa cinque mila studenti e quasi 200 classi.
Tomei incontra, venerdì 13 settembre, nella sede della Provincia, tutti i presidi delle scuole superiori per fare il punto sugli interventi di edilizia scolastica programmati;
Nel corso dell’incontro saranno illustrati gli interventi di manutenzione realizzati in estate e quelli in corso per garantire in futuro nuovi spazi.
La Provincia gestisce 30 istituti superiori modenesi, 62 edifici, 25 palestre, oltre 1400 aule e oltre 500 laboratori.
Confermato anche il fondo, finanziato dalla Provincia, pari a oltre un milione e 100 mila euro, per far fronte ai piccoli interventi di manutenzione e alla gestione necessari nel corso dell’anno scolastico, che sarà gestito autonomamente dalle scuole.
Tra gli interventi sull’edilizia scolastica programmati dalla Provincia spicca all’istituto Barozzi di Modena un intervento di miglioramento sismico dell’edificio su via Monte Kosica che partirà alla fine di settembre, con un investimento di due milioni e 500 mila euro, messi a disposizione in parte dal ministero dell’Istruzione, nell’ambito dei fondi per la sismica (un milione e 500 mila euro), il resto dalla Provincia stessa.
I lavori saranno eseguiti dal Consorzio stabile modenese (Csm) con la ditta Generali 2 come esecutrice e riguarderanno l’edificio che comprende gran parte delle aule e dei laboratori dell’istituto, in tutto 36 spazi; per consentire i lavori parte degli studenti (circa 19 classi e 445 ragazzi) da lunedì 16 settembre utilizzeranno, per la durata del cantiere, le aule situate in un edificio in via Rainusso, in passato al servizio del Venturi, durante i lavori di ripristino sismico della sede in via dei Servi, mentre dopo le festività di Natale, ulteriori nove classi, interessate dai lavori, avranno a disposizione gli spazi all’interno dell’edificio adiacente l’istituto, lasciato libero dal ristorante self service, che saranno adeguati a partire da settembre.
L’intervento proseguirà tutto il prossimo anno per terminare agli inizi del 2021; successivamente la Provincia ha già programmato e in parte finanziato altri due stralci per circa cinque milioni di euro, sulle altre parti dell’edificio, che prevedono anche la ristrutturazione dell’ampia aula magna al fine di renderla disponibile per iniziative pubbliche.
L’istituto Barozzi fu inaugurato dalla Provincia il 4 ottobre del 1959 dopo oltre due anni di lavori sulla base di un progetto del gruppo Architetto Marcello Rutelli che si era aggiudicato il concorso nazionale indetto dalla Provincia stessa nel 1952.
L’edificio si articola su diversi corpi: l’aula magna e gli uffici, collegato tramite l’ingresso principale al corpo aule e laboratori (quello interessato in parte dall’intervento) e il corpo palestre e spogliatoi su piazza Giovani di Tien am men.
Tre nuovi laboratori al Muratori San Carlo nella sede di via Cavour a Modena, la ristrutturazione della palestra e della scala esterna al Fermi e i nuovi bagni all’istituto Cattaneo-Deledda, in viale Schiocchi. Sono solo alcuni degli interventi realizzati in estate dalla Provincia per migliorare la qualità degli edifici scolastici superiori.
Tra gli altri lavori spiccano una nuova aula per l’utilizzo da parte di studenti disabili al Tassoni, le manutenzioni e ristrutturazione all’istituto Corni, in largo Aldo Moro a Modena, dove partiranno a breve i lavori su una palazzina all’interno del complesso con un investimento complessivo di quasi 700 mila euro, e l’ammodernamento della sala lettura al Paradisi di Vignola.
Sono terminati, inoltre, i ripristini degli infissi e dei cappotti esterni dei numerosi edifici scolastici di Modena, colpiti dalla violenta grandinata del 22 giugno scorso e i lavori sugli impianti al Fanti e Vallauri di Carpi, oltre ai lavori sulle aree verdi e gli impianti lettrici in diversi istituti.
Tra gli interventi tuttora in corso figurano spiccano quelli di ampliamento dell’istituto Selmi di Modena e a Vignola del polo scolastico Levi Paradisi che si concluderanno nel settembre 2020, con un investimento complessivo di quasi quattro milioni e 400 mila euro; la ristrutturazione delle ex scuole medie Messieri a Castelfranco Emilia, a servizio dello Spallanzani, e a Mirandola la ristrutturazione dell’edificio scolastico, utilizzato fino allo scorso anno dal Galilei, che diventerà, a partire dalla fine delle prossime festività di Natale, sede permanente per gli studenti del Luosi e del Pico che utilizzano dal sisma i moduli provvisori. Un intervento che completerà la ricostruzione e il recupero delle scuole superiori dell’area nord.
Previsti nelle prossime settimane, infine, lavori di manutenzione al Baggi di Sassuolo, al Levi di Vignola, al Ferrari di Maranello con un costo di 900 mila euro e la nuova pavimentazione della palestra del Venturi in via dei Servi.
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