I responsabili del cantiere, Consorzio stabile modenese (Csm) con la ditta Generali 2 e i tecnici della Provincia, hanno avvertito immediatamente i funzionari della Soprintendenza ai Beni archeologici e dai rilievi è emerso che il tratto faceva parte della cinta del baluardo sud della Cittadella, risalente alla prima metà del 1600.
Dopo tutti i rilievi di carattere archeologico, topografico e fotografico, eseguiti dagli archeologi della ditta ArcheoModena, il tratto di muro è stato messo in sicurezza, protetto con tessuti geotermico e reinterrato.
Il muro si trova nei pressi dell’edificio scolastico sul lato di viale Monte Kosica e, come confermano dai funzionari della Soprintentenza, rappresenta un ritrovamento che consente di individuare con maggiore precisione la configurazione originaria del manufatto.
Nella mattina di giovedì 28 novembre, nel corso di un incontro all’interno dell’istituto, gli archeologi Francesco Benassi e Francesca Guandalini, hanno illustrato a studenti e insegnanti le caratteristiche del ritrovamento e la storia baluardo ed è stato ipotizzato un progetto di valorizzazione insieme alla scuola con una ricerca storica che scaturirà in pubblicazione.
Il baluardo sud della Cittadella costituiva l’ingresso dell’antica roccaforte estense costruita per volere di Francesco l nella prima metà del 1600 secolo, a difesa della città.
Attualmente la porta di ingresso alla Cittadella, sopravissuta alle demolizioni attuate agli inizi del secolo scorso, è l’unico fabbricato rimasto dell’insieme fortificato che, come testimoniato da una mappa del 1670 conservata presso l’Archivio di Stato di Modena, era circoscritto da cinque bastioni e circondato da una fortificazione e da un fossato.
Dopo il lavori di messa in sicurezza del tratto di muro, proseguono i lavori sismici sull’edificio, avviati nell’ottobre scorso con un investimento di due milioni e mezzo di euro.
Si tratta del primo stralcio di un progetto di miglioramento sismico su tutto il complesso edilizio che prevede altri due stralci per circa cinque milioni di euro; nell’ambito dei futuri lavori è prevista anche la ristrutturazione dell’ampia aula magna al fine di renderla disponibile per iniziative pubbliche.
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