500 figuranti in costume, una tradizione dal 1906
MODENA – Torna a Frassinoro, venerdì 7 aprile, la rappresentazione della Via crucis vivente messa in scena da circa 500 figuranti lungo le vie del paese. La tradizione si rinnova ogni tre anni dal 1906 coinvolgendo l’intero paese che diventa per una sera teatro nel quale vanno in scena le 14 stazioni, assieme all’iniziale quadro di “Gesù nell’orto degli ulivi”.
Si tratta di una suggestiva rievocazione della passione e morte di Gesù Cristo, interpretata nel rito della Chiesa con immagini statiche: sono i pellegrini, infatti, a sfilare in processione lungo il tracciato, illuminato da oltre 1500 torce, per ammirare l’allestimento dei quadri raffiguranti le stazioni.
«Quella della Via crucis vivente – commenta don Luca Pazzaglia, presidente del comitato organizzatore – è una tradizione molto sentita che a Frassinoro si tramanda di padre in figlio; ogni stazione, infatti, è affidata a un gruppo familiare e l’emozione coinvolge sia chi la rappresenta sia chi la guarda».
L’evento, inoltre, fa parte di “Europassione”, un’associazione internazionale che comprende le più antiche rappresentazioni storiche della Passione di tutta Italia e d’Europa e recentemente sono state avviate le pratiche per ottenere il riconoscimento dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità.
Per motivi di sicurezza, saranno sbarrati alle auto gli ingressi al paese dalle ore 17, dove saranno presenti le biglietterie in cui sarà possibile fare un’offerta per riuscire a coprire le spese per la realizzazione dell’evento e dove verrà dato un opuscolo con indicato: il percorso, i servizi igienici, i punti di ristoro e di assistenza sanitarie, oltre ad un servizio navetta per raggiungere il punto di partenza della Via crucis.
Alle ore 20.00 inizierà la celebrazione della Passione all’interno della chiesa abbaziale e sarà possibile seguirla anche all’esterno attraverso un maxi-schermo, mentre alle ore 21,00 partirà la processione dal sagrato dell’Abbazia, lungo le vie del paese, fermandosi davanti ad ogni stazione, in un cammino suggestivo, accompagnato dalle note dei brani tradizionali cantati dal coro della parrocchia di Frassinoro, intercalati dalla lettura del Vangelo.
Al termine le navette convergeranno verso la Piazza del Municipio ove è situato il punto di raccolta.
L’iniziativa è promossa dal comitato Via crucis vivente, dal Comune e dalla parrocchia di Frassinoro.
Frassinoro: le radici della via Crucis vivente, tradizione antica conosciuta anche all’estero
La Via Crucis Vivente di Frassinoro ha radici molto antiche: essa ha le sue fondamenta da una missione svolta a Frassinoro nel giugno 1865 dai Padri passionisti e dopo questa “missione”, nacque nei frassinoresi il desiderio di costituire una “Pia unione della Santissima croce e passione di Gesù Cristo”, desiderio divenuto realtà nei primi mesi del 1866 quando venne istituita una Confraternita con questo titolo alla quale aderirono in pochi giorni circa 800 frassinoresi.
Nell’archivio parrocchiale di Frassinoro, nel 1871 don Giuseppe Nostrini, arciprete dell’epoca, aveva annotato, all’interno di un registro per le messe, la commissione e l’acquisto di una statua del Cristo morto.
Dal 1872 al 1906 si svolse regolarmente la processione del Cristo morto ogni venerdì santo, per poi ripetersi ogni tre anni, con lo stesso percorso della Via crucis vivente fino al 1906.
Dal 1906 la processione del Cristo Morto viene conosciuta anche nei paesi limitrofi e composta da quattordici quadri, anche se non esiste una vera e propria organizzazione e l’allestimento è lasciato all’immaginazione dei gruppi familiari partecipanti. Le stazioni sono collocate dentro dei padiglioni e i partecipanti vestono abiti del vivere quotidiano, mentre dal 1920 e fino al 1945 la Via crucis viene istituito un comitato organizzatore che si riunisce con periodicità.
Dal 1946 la Via crucis vivente di Frassinoro ha un’organizzazione definitiva, la manifestazione diventa evento religioso-culturale e si costituisce un Comitato d’onore oltre al comitato organizzatore, poi diventato associazione di promozione sociale, facendo conoscere l’evento in Italia ed all’estero.