MODENA – Scatta da domenica 15 novembre il Piano neve della Provincia sulla rete di oltre mille chilometri di strade provinciali modenesi dove in presenza di neve o ghiaccio c’è l’obbligo di circolare con gomme da neve o catene.
Per tenere pulite le strade in caso di neve la Provincia dispone di 173 mezzi: 127 sono spartineve (tutti di ditte private convenzionate, in genere agricoltori, individuate tramite gara d’appalto biennale) di cui 67 in montagna e 60 in pianura.
I mezzi spargisale sono 30, più nove di proprietà della Provincia, di cui 21 in montagna e 18 in pianura, oltre a sette mezzi “combinati” cioè sia spartineve che spargisale. A questi si aggiungono due turbine di proprietà della Provincia utilizzate in genere per tenere aperte le strade provinciali sul crinale nella zona di Frassinoro in particolare al passo delle Radici.
Come sottolinea Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, complessivamente ogni abbondante nevicata costa alla Provincia circa 300 mila euro soprattutto per l’attività dei mezzi spartineve e spargisale. Negli ultimi inverni abbiamo sostenuto in media costi complessivi pari a oltre un milione e mezzo di euro. Il Piano ci consente di garantire un costante presidio della viabilità e interventi tempestivi su tutta la rete soprattutto in montagna dove le abbondanti nevicate sono più frequenti».
In vista dell’inverno la Provincia ha acquistato per ora circa oltre mille tonnellate di sale per una spesa di circa 80 mila euro; è in corso la distribuzione nei magazzini provinciali o presso le ditte che svolgono il servizio spargisale e sono pronti i mezzi spartineve che assicurano il servizio nelle diverse aree di competenza assegnate.
E quest’anno per tutti mezzi a disposizione della Provincia sarà in funzione la gestione satellitare attraverso un dispositivo gps installato su spartineve e spargisale per controllare gli spostamenti, snellendo anche tutte le procedure burocratiche.
L’organizzazione delle operazioni mezzi in funzione con oltre 4 centimetri di neve
Quando la neve al suolo supera i quattro centimetri, i mezzi spartineve devono uscire e raggiungere il tratto di strada assegnato entro 30 minuti. Per garantire un più efficace presidio della viabilità, nel piano neve della Provincia, il territorio è suddiviso in nove zone, a loro volta articolate in 72 lotti, 28 tratti e sette percorsi misti (dove è prevista la spalata e il sale anche in contemporanea) assegnati a 76 ditte private proprietarie dei mezzi.
In vaso di neve i tecnici provinciali e gli operatori privati verificano in tempo reale le esigenze sia di spalatura che di sale, assegnando un’attenzione particolare alle aree considerate a rischio, come ponti o cavalcavia, e ai tratti perennemente all’ombra in montagna dove è necessario intervenire in modo specifico anche quando le precipitazioni sono terminate da giorni.
Ma questi interventi non eliminano i rischi completamente: come ricordano i tecnici della viabilità provinciale, infatti, con temperature particolarmente rigide l’effetto del sale si attenua fino a diventare nullo. In caso di neve e ghiaccio, quindi, oltre all’obbligo di catene e o gomme da neve, occorre guidare con prudenza.
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