2 mila cacciatori abilitati, più equilibrio faunistico
MODENA – Parte lunedì 1 ottobre la caccia collettiva al cinghiale con i metodi della “braccata”(minimo 15 persone con più cani) e della “girata” (minimo quattro cacciatori e un solo cane).
Come prevede il calendario venatorio, l’attività avviene tutti i giorni, tranne martedì e venerdì giornate di silenzio venatorio, e coinvolge oltre due mila doppiette abilitate dopo aver frequentato un corso autorizzato dalla Provincia.
Per i cacciatori alla piccola fauna stanziale che frequentano le aree dove si svolge questo tipo di caccia c’è l’obbligo di indossare indumenti a “ad alta visibilità”: ogni cacciatore è tenuto ad indossare almeno un capo di abbigliamento (giacca, gilet, copricapo) di colore giallo o arancione per risultare maggiormente visibile, garantendo una maggiore sicurezza.
L’attività è consentita secondo piani di prelievo approvati dalla Regione e contribuisce a mantenere l’equilibrio faunistico, riducendo i danni all’agricoltura, non solo in Appennino ma anche nella zona pedecollinare.
Prosegue intanto la caccia alla selvaggina stanziale, come lepri e fagiani che coinvolge oltre quattro mila cacciatori modenesi, più circa 1.500 da altre province; l’attività si svolge con tre giornate a settimana a scelta del cacciatore, mantenendo il martedì e venerdì come giornate di “silenzio venatorio”.
I controlli sullo svolgimento dell’attività venatoria sono garantiti dalla Polizia provinciale.
Nel calendario venatorio regionale, disponibile nei siti della Provincia e Regione, sono elencate tutte le regole, le limitazioni ai carnieri, le specie cacciabili e le modalità di caccia.
400 controlli nelle prime due settimane. 19 multe, rispettare le distanze da case e strade
Nelle due settimane di apertura della caccia alla selvaggina stanziale (tra cui lepri e fagiani) che si sono svolte a partire da domenica 16 settembre, i cacciatori controllati dalla Polizia provinciale e dalle guardie volontarie sono stati quasi 400, soprattutto nelle aree di maggiore affluenza che sono state quelle intorno a Modena e comuni confinanti, oltre all’area nord del territorio provinciale.
I verbali emessi sono stati 19, soprattutto per il mancato rispetto delle distanze da abitazioni e strade e per non aver indossato gli indumenti ad alta visibilità, obbligatori per tutti i cacciatori per motivi di sicurezza.
Per le segnalazioni è disponibile il numero della Polizia provinciale (059 209525 attivo dalle ore 6.30 alle 18.30).
Fabio Leonelli, comandante della Polizia provinciale, nel richiamare il rispetto della normativa, ricorda che le distanze di sicurezza sono di 50 metri dalle strade e 100 dalle case; per i trasgressori la sanzione prevista è di 206 euro.
Sullo svolgimento dell’attività venatoria sono impegnati 15 agenti della Polizia provinciale e circa 70 guardie volontarie che garantiscono, con il coordinamento degli agenti, la vigilanza sul territorio.
La caccia alla selvaggina stanziale che coinvolge oltre quattro mila cacciatori modenesi, più circa 1.500 da altre province, si svolge fino al 2 dicembre con tre giornate a settimana a scelta del cacciatore, mantenendo il martedì e venerdì come giornate di “silenzio venatorio”; dal 1 ottobre parte la caccia al cinghiale.
Nel calendario venatorio regionale, disponibile nei siti della Provincia e Regione, sono elencate tutte le regole, le limitazioni ai carnieri, le specie cacciabili e le modalità di caccia.