MODENA – L’associazione “Il Tortellante” riceverà un finanziamento dalla Regione, pari a quasi 158 mila euro, a sostegno delle spese per la ristrutturazione dell’alloggio, degli spazi e del laboratorio di produzione di pasta fresca in via Borrelli a Modena, realizzato in collaborazione con l’associazione “Aut Aut”, dove sono coinvolti ragazzi affetti da disturbo dello spettro autistico; previsto anche un contributo al Comune di Modena di 47 mila euro per la ristrutturazione di un immobile in via Morane da destinare a piccoli gruppi di disabili che si aggiunge alle altre esperienze già avviate con le associazioni del settore, mentre alla cooperativa Nazareno di Carpi arriveranno 242 mila euro per l’acquisto e la ristrutturazione a Castelfranco Emilia, in via Agnini, di una residenza per piccoli gruppi, composti sempre da persone disabili, dove sono previsti, in collaborazione con il Comune, appartamenti, laboratori per favorire l’autonomia e un centro accoglienza.
I contributi fanno parte di un fondo, finanziato dalla legge nazionale 112 del 2016 “Dopo di noi”, destinato a interventi innovativi su strutture e alloggi destinati a persone disabili che mette a disposizione per il territorio modenese 447 mila euro (su quasi 2,8 milioni di euro a livello regionale), in grado di attivare investimenti per quasi 850 mila euro.
La ripartizione dei fondi è stata decisa, mercoledì 28 novembre, dall’ufficio di presidenza della Conferenza territoriale sociale sanitaria della provincia di Modena, sulla base delle tre richieste, presentate tramite bando pubblico e valutate da un gruppo tecnico regionale.
«L’obiettivo dei finanziamenti – ha sottolineato Gian Carlo Muzzarelli, copresidente della Conferenza, insieme ad Alberto Bellelli – è quello di assicurare un futuro alle persone disabili, favorendo la loro autonomia non solo abitativa, ma anche attraverso attività d’impresa, come il Tortellante. Sono risorse fondamentali e ci auguriamo che nella legge di Bilancio in discussione in Parlamento non siano ridotte ma aumentate», mentre Bellelli ha posto l’accento sulla «qualità delle proposte finanziate che saranno in grado di coinvolgere decine di utenti tenendo conto che i progetti sulle strutture residenziali prevedono anche diversi servizi e opportunità a sostegno dell’autonomia».
La legge sul “Dopo di noi” finanzia i progetti dedicati all’autonomia delle persone disabili, soprattutto quando viene a mancare l’assistenza della famiglia.