In cinque anni impiegati oltre 100 imputati
MODENA – Prosegue la collaborazione tra la Provincia di Modena e il Tribunale di Modena per l’utilizzo di imputati o condannati a pene lievi in lavori socialmente utili nei servizi dell’ente; un’opportunità, prevista dalla legge, utilizzata dal 2012 da oltre 100 persone che hanno completato questi percorsi, contribuendo con oltre otto mila ore di lavoro gratuito.
Nei giorni scorsi il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei ha approvato il rinnovo di due convenzioni con il presidente del Tribunale di Modena Pasquale Liccardo, attive dal 2012 che regolano, sulla base di diverse disposizioni di legge per i reati puniti con pene pecuniarie o sotto i quattro anni, la possibilità di svolgere un lavoro di pubblica utilità; oppure, prima ancora di arrivare a una eventuale condanna, di ottenere dal giudice la sospensione del processo, partecipando a un programma di “messa alla prova”, stabilito dall’Ufficio di esecuzione penale esterna.
Entrambe le convenzioni prevedono l’impiego in servizi amministrativi, informatici e nelle attività di manutenzione di scuole e strade a supporto del personale provinciale.
Una collaborazione positiva, come rileva il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei, che «contribuisce a mettere in pratica lo spirito della legge, impiegando gli imputati in attività amministrative di vario genere o a supporto del nostro personale per attività di manutenzione di strade, piste ciclabili ed edifici».
In base alla legge il giudice può disporre, su richiesta dell’imputato e con un programma stabilito dall’Ufficio di esecuzione penale esterna, la messa alla prova con sospensione del processo; l’obiettivo è di favorire il reinserimento degli imputati, decongestionando il processo penale e evitando accessi al carcere per imputati di reati circoscritti e di lieve entità e allarme sociale; L’affidamento al servizio sociale avviene secondo un’analisi attenta delle attitudini e caratteristiche degli imputati che richiedono di usufruire di questa opportunità.
Al termine del programma i coordinatori della Provincia, indicati nell’accordo, predispongono una relazione dove si documenta l’assolvimento degli obblighi lavorativi dell’imputato; in caso di esito positivo è prevista l’estinzione del reato.