Nella selezione delle imprese si prevede l’utilizzo del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e non del massimo ribasso, il riconoscimento della clausola sociale per i lavoratori coinvolti nel cambio del concessionario e l’integrale applicazione del contratto nazionale di settore anche ai lavoratori delle imprese degli appalti a terzi.
In questi anni i servizi pubblici locali preposti alla raccolta, spazzamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, per volontà delle amministrazioni comunali e regionali e il sostegno dei sindacati, sono stati oggetto di una profonda e positiva trasformazione. L’aggregazione delle utilities locali e l’industrializzazione del servizio hanno consentito di realizzare importanti obiettivi di carattere ambientale e sociale: l’implementazione della raccolta differenziata, la residualità dello smaltimento in discarica, il contenimento delle tariffe del servizio per i cittadini e le imprese, l’autosufficienza regionale nello smaltimento dei rifiuti.
L’evoluzione delle normative nazionali, unitamente alla volontà della Regione Emilia-Romagna e degli enti locali, attraverso l’istituzione di un’unica agenzia d’ambito a livello regionale, di dare avvio alle istruttorie per l’affidamento del servizio di raccolta e spazzamento dei rifiuti solidi urbani, superando le proroghe delle concessioni in essere, comporterà una nuova fase per l’intero settore e una rinnovata sfida sul fronte ambientale e sociale, a partire dagli obiettivi definiti nella recente legge sull’economia circolare, approvata dall’assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, e dal nuovo Piano regionale di gestione rifiuti.
Il Protocollo dunque definisce una cornice di regolamentazione uniforme valida per tutti i bacini territoriali della regione e per tutte le tipologie di affidamento del servizio, ossia procedure competitive, in house providing e partenariato pubblico-privato istituzionalizzato. Regola inoltre alcuni significativi aspetti utili a garantire la qualità del servizio e del lavoro, l’applicazione delle disposizioni dei contratti collettivi di lavoro, il rispetto della legislazione in tema di prevenzione, salute e sicurezza dei lavoratori, la massima qualità ed efficienza del servizio, tariffe eque per i cittadini e le imprese.
Il Protocollo sarà oggetto di monitoraggio attraverso la costituzione di un tavolo regionale e di tavoli territoriali.
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