I locali ai civici 26/a e 104 assegnati gratuitamente per 3 anni a “Gate 26A” e Stoff” per dialogare, riflettere, progettare azioni culturali per trasformare l’area del centro storico
MODENA – L’obiettivo è offrire occasioni e spazi al protagonismo dei giovani, chiamati a ideare e realizzare nuove proposte di socialità culturale e di rigenerazione di un’area del centro attraverso la cultura. In via Carteria, proprio per raggiungere questi risultati, sono stati selezionati tra 18 proposte i due progetti per i quali il Comune di Modena assegna gratuitamente altrettanti locali di sua proprietà per tre anni. Il locale al civico 26/a, 19 metri quadrati, è stato assegnato a “Gate 26A”, che prende il nome proprio dall’indirizzo. Gli spazi al civico 104, 26,5 metri quadri di superficie, invece, sono stati assegnati a “Stoff”. Le loro proposte sono state giudicate le migliori tra quelle che hanno risposto al bando pubblico del Comune. Destinatari erano gruppi / collettivi informali o riuniti in associazione, formati da cittadini con impegno diretto in campo artistico o culturale, residenti nel comune e che svolgessero attività in un ambito artistico, creativo e di organizzazione / produzione culturale, fino alla promozione della partecipazione attiva dei cittadini alla vita culturale.
“Più spazi e opportunità – sottolinea Andrea Bortolamasi, assessore a Cultura e Politiche giovanili –per dare voce e possibilità di azione ai giovani. Con questa finalità affidiamo questi due piccoli locali, proposti, in sicurezza e con la gradualità necessaria, come luoghi di incontro e confronto per fare emergere energie giovani. Posti in cui stare insieme, dialogare e progettare azioni culturali per rigenerare l’ambiente in cui si vive, coinvolgere, crescere. Avere ricevuto in un periodo come questo ben 18 progetti – aggiunge l’assessore -è una dimostrazione in più del fermento e della vitalità della scena culturale modenese e dell’interesse di ragazzi e ragazze della città”.
Gate 26A e Stoff hanno ottenuto i punteggi più alti da parte della commissione giudicatrice, in riferimento ai criteri per la graduatoria, che resta valida per eventuali rinunce o nuove disponibilità di spazi. Nel primo caso, il collettivo assegnatario si pone in continuità con il progetto “Waitzone”, già in atto negli stessi locali: di fronte alle norme stringenti per la pandemia propone microesposizioni e installazioni visibili dietro una vetrata. In programma per il 2021-2022 numerose mostre: installazioni multimediali, fotografia, poster e grafica, digitale, pittura, site specific e open call a giovani artisti. La mission è promuovere un luogo fluido capace di aprirsi verso gli artisti, il pubblico, la comunità. Nel caso invece di Stoff e del suo progetto “Dedalo” di rigenerazione urbana e sociale, si intende dar vita a un “contenitore di idee” capace di concretizzarle creando un circuito. Tramite una condivisione di lavoro creativo, proposte didattiche, valorizzazione di risorse culturali, collaborazione coi residenti, cercherà di fare del quartiere una “factory culturale”, in stretta collaborazione col Comune, e avvalendosi dell’utilizzo di social network e dell’appoggio di UniMoRe e Fmav, e delle associazioni cittadine e delle realtà dell’area. Mostre, reading e incontri saranno strumenti della proposta culturale che mira alla riqualificazione di una zona strategica del centro, rendendola un luogo bello per lavorare e vivere, e in cui scoprire, visitandola; una scena creativa dinamica.
Per assegnare gli spazi di via Carteria, la Commissione ha valutato l’originalità e i contenuti del progetto, la capacità di promuovere partecipazione attiva di giovani, il numero di iniziative per ogni anno, e il numero di soggetti coinvolti nelle attività. Inoltre, sono stati oggetto di valutazione anche la capacità di fare sistema in rapporto con il territorio e, in particolare, la valorizzazione della zona Carteria – S. Eufemia, spaziando con i progetti nell’ambito della cultura, nel senso più ampio del termine.
L’assegnazione gratuita, per tre anni, durerà fino al 31 ottobre 2024, con possibile rinnovo di altri due anni, alle stesse condizioni, di comune accordo tra le parti.
I soggetti a cui sono stati assegnati gli spazi dovranno pagare le spese relative a energia elettrica, acqua, riscaldamento e pulizie; dovrà curare tutti gli aspetti legati all’organizzazione delle attività culturali, espositive e artistiche compreso l’arredo degli spazi e, allo scadere del periodo di assegnazione, si impegnano al ripristino degli spazi nello stato in cui si trovavano al momento della consegna. Gli assegnatari si impegnano, inoltre, a utilizzare i locali in modo continuato e abituale garantendo la realizzazione del progetto presentato, e la partecipazione a iniziative organizzate dall’assessorato alla Cultura, e ad informare l’assessorato delle proprie iniziative.