Le 40 grandi opere dalla collezione in mostra al Centro Arti e Scienze Golinelli rimarranno aperte al pubblico fino al 30 giugno
BOLOGNA – Visto il successo di pubblico e la grande curiosità suscitata dall’esposizione I preferiti di Marino, inaugurata lo scorso 2 febbraio e in corso al Centro Arti e Scienze Golinelli di Bologna, gli organizzatori hanno deciso una proroga della mostra al 30 giugno. Ingresso libero. Ancora un mese a disposizione, dunque, per ammirare le 40 opere di importanti artisti moderni e contemporanei provenienti dalla collezione privata dell’imprenditore e filantropo Marino Golinelli.
La Fondazione Golinelli, con questo allestimento, ha voluto rendere omaggio al suo fondatore offrendo al pubblico la possibilità di vedere da vicino dipinti, serigrafie, installazioni, fotografie di artisti di fama internazionale ancora più a lungo, grazie alla proroga della mostra fino al 30 giugno.
I lavori esposti rispecchiano il dialogo intenso fra arte e scienza, che Golinelli, uomo del Secolo breve (classe 1920) ha convintamente propugnato con uno sguardo sempre rivolto al futuro.
In mostra dai maestri delle avanguardie del Novecento, come Kazimir Malevich, agli artisti più rilevanti dell’arte contemporanea internazionale, come David Hockney, Tony Oursler, John Baldessari, Lucy e Jorge Orta, Ronald Ventura, Bjarne Melgaard, Warren Isensee, Terence Koh, Ke Chen, Sandeep Mikherjee, Alfred Haberpointner. Da alcuni esponenti di spicco del panorama artistico italiano, come Emilio Isgrò, Nicola Samorì, Alberto Di Fabio, Loris Cecchini, Giorgio Celiberti, Davide Nido, Giuseppe Santomaso, alla fotografia, con opere di Candida Hofer, Maurizio Galimberti e Giovanni Bortolani.
Mostra: I Preferiti di Marino. Capitolo I
Sede: Centro Arti e Scienze Golinelli | Opificio Golinelli, via Paolo Nanni Costa, 14 – Bologna
Ingresso libero
Orari: fino al 30 giugno (compreso il 2 giugno), da martedì a venerdì 11 – 19.30; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 20; lunedì chiuso.
La mostra ha il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna.
Media partnership Rai Cultura. Si ringraziano Alfasigma e Banca di Bologna.