Progetto pilota nazionale a Bologna: Bike Sharing flessibile di ultima generazione

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Parte il percorso che porterà in città entro giugno 2018 mille smart-bikes con computer di bordo

Bologna veduta aereaBOLOGNA – Mille biciclette dotate di computer di bordo distribuite su circa 90 postazioni con un sistema di bloccaggio automatizzato che permetta di prelevarle e depositarle più liberamente. Una quota della flotta sarà composta da biciclette elettriche. La struttura tariffaria sarà flessibile, integrata con le altre forme di trasporto pubblico (car sharing, treno, bus), incentiverà i viaggi brevi e sarà pensata anche per un utilizzo di due-tre giorni, per venire incontro alle esigenze dei turisti. Ogni mezzo sarà monitorato in tempo reale e chiunque, tramite una app sul proprio smartphone, potrà accedere alle informazioni sul servizio, che sarà attivo 24 ore su 24. E’ la carta di identità del Bike Sharing di ultima generazione, già sbarcato a Berlino, Monaco, Helsinki, Portland, Mosca, Vancouver.

La Giunta comunale, su proposta dell’assessore alle Politiche per la Mobilità Irene Priolo, ha licenziato gli indirizzi all’Agenzia della Mobilità SRM per l’espletamento della procedura per istituire un servizio innovativo di Bike Sharing, prevedendo un investimento massimo di 800.000 euro l’anno da parte di Palazzo d’Accursio. Gli indirizzi saranno ora proposti al Consiglio comunale per l’approvazione definitiva. L’obiettivo è di concludere la procedura di aggiudicazione e stipulare il contratto col gestore entro dicembre di quest’anno, per poi proseguire con la fase di progettazione esecutiva e di realizzazione del sistema entro il mese di giugno 2018. La procedura scelta per trovare il gestore del nuovo servizio è quella del “dialogo competitivo”, previsto dal Codice degli appalti: è un sistema che consente un processo di negoziazione e di affinamento delle offerte più compiuto, sicuramente utile per un progetto con caratteristiche così innovative per la realtà bolognese e italiana. La durata della concessione sarà di 6 anni con facoltà da parte dell’amministrazione di prolungarla per altri due anni.

Si farà dunque un grosso passo avanti rispetto all’attuale servizio “C’Entro in Bici” (216 mezzi distribuiti su 22 stazioni), un sistema di vecchia concezione attualmente gestito da Tper. Il servizio potrà essere successivamente soppresso o ricollocato a servizio di zone non coperte dal nuovo sistema. Di certo c’è che del vecchio servizio rimarrà il “rosso Bologna”: saranno di questo colore infatti anche i mezzi del nuovo Bike Sharing.