L’idea è quella di promuovere non solo il recupero ma anche il riutilizzo degli indumenti usati e ridurre il quantitativo di indumenti destinati impropriamente a rifiuto, limitando di conseguenza i quantitativi di rifiuti indifferenziati. Un progetto ad alta valenza sociale che si avvale dell’impegno delle persone con disabilità, nell’ambito dei percorsi socio-educativi e di inserimento al lavoro, nonché dei tirocini di formazione lavoro attivati da Emc2 e da Fiorente. Alla finalità ambientale si unisce, quindi, anche quella lavorativa di persone svantaggiate. La raccolta avverrà con mezzi di “logistica dolce”: bici, bici elettrificate, cargovan elettrico, nella logica della mobilità sostenibile, su una base di contatto porta-a-porta con i cittadini.
La fase di riciclo e riuso, invece, si svolgerà presso la sede della coop Fiorente con la selezione degli abiti in buone condizioni, il lavaggio, l’eventuale rammendo e la vendita in due luoghi della città: Lostello, già sede dei laboratori di avviamento al lavoro di Emc2 e un negozio che verrà affittato ad hoc per il progetto di recupero.
Soddisfazione è stata espressa dall’Assessore alla Sostenibilità Ambientale, Gianluca Borghi: “I principi della sostenibilità ambientale hanno da sempre trovato terreno fertile a Parma, dove i cittadini si sono sempre contraddistinti per un’attenzione ed una partecipazione molto elevata. Crediamo molto in questo nuovo progetto per la sua valenza trasversale e multidisciplinare. Parma Ri-Vestiti coniuga, in un unico progetto, le valenza sociale, le tematiche di riduzione dei rifiuti ed economia circolare, la logistica sostenibile. In questo modo la finalità sociale e quella ambientale si alimentano reciprocamente e creano un circolo virtuoso”.
Luca Cenci, Presidente di Emc2 onlus dichiara: “L’idea di coniugare “bisogni di sostenibilità” con “bisogni di inclusione” costituisce l’essenza del lavoro quotidiano di Emc2, e rappresenta il cuore del progetto. È importante sottolineare il desiderio di affrontare i 2 macro-problemi con le regole dell’ingaggio educativo-formativo, della relazione tra le persone come prima fonte di “relazione di aiuto” e di buona socialità di comunità. Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare una rete di servizi a favore della cittadinanza in grado di creare al tempo stesso nuove opportunità di occupazione in ambito sociale, inserendosi in modo attivo e propositivo all’interno del sistema del welfare e delle politiche del lavoro della nostra città”.
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