Sono bianchi e setosi, si trovano sulle punte dei rami. Ospitano bruchi di farfalla dai peli urticanti che possono essere dannosi per le persone, gli animali e le stesse piante
MODENA – Febbraio è il momento giusto per rimuovere dagli alberi i nidi della Processionaria del pino che ospitano bruchi di farfalla dai peli urticanti, potenzialmente dannosi per le persone, gli animali e le piante stesse. I nidi si trovano di solito sulle estremità dei rami dei pini (in particolare il pino nero, il pino silvestre e il pino domestico) e dei cedri; sono bozzoli del diametro di circa 10-20 centimetri, di colore bianco, dall’aspetto setoso. Un’ordinanza del Comune di Modena, emessa a tutela della sicurezza delle persone, chiede ai cittadini e ai gestori di aree verdi di ispezionare i propri giardini per individuare e distruggere i nidi tra febbraio e la fine di marzo, quando gli alberi sono ancora privi di foglie.
La processionaria è una farfalla notturna che deve il suo nome alle “processioni” che le larve (i bruchi) compiono quando si spostano in fila indiana lungo il tronco delle piante infestate o sul terreno per interrarsi e trasformarsi in crisalide e poi nella farfalla.
I bruchi della processionaria sono molto pericolosi perché provvisti di minuscoli peli urticanti che, al contatto, liberano una sostanza fortemente irritante per l’uomo e per gli animali domestici. Inoltre, i peli e i filamenti dei nidi si disperdono facilmente e, se entrano in contatto con le persone, possono provocare infiammazioni cutanee, agli occhi, alle mucose e alle vie respiratorie. Per questo motivo, i tecnici dei settori Ambiente e Diritti animali del Comune di Modena raccomandano di non toccare mai a mani nude né i nidi né gli insetti.
Se si rileva un nido di processionaria su un albero del proprio giardino è necessario rimuoverlo anche rivolgendosi, eventualmente, a una ditta specializzata. I nidi devono essere raccolti con le mani sempre protette da guanti e adottando tutte le precauzioni necessarie per evitare il contatto con i peli urticanti. I nidi raccolti dovranno essere bruciati per eliminare completamente l’effetto dei peli delle larve. Se non è possibile l’asportazione manuale dei nidi, per esempio perché si trovano su piante poco accessibili, si possono utilizzare trappole meccaniche per catturare le larve che scendono lungo i tronchi. Si sconsigliano, invece, trattamenti con insetticidi che, oltre a essere dannosi per l’ambiente, non impediscono la dispersione dei peli urticanti e non evitano, quindi, il potenziale danno alle persone.
Per informazioni è possibile consultare la pagina dedicata sul sito del Comune di Modena (https://www.comune.modena.it/servizi/ambiente/animali/disinfestazioni-e-derattizzazioni/processionaria-del-pino).
È vietato, infine, gettare i rami sui quali siano presenti le larve nei normali contenitori per la raccolta differenziata e indifferenziata, depositarli al Centro di raccolta comunale e abbandonarli nei cestini portarifiuti pubblici. Le spese per gli interventi sono a carico dei proprietari dei giardini e dei gestori delle aree verdi. Le ispezioni e le eventuali rimozioni devono essere ripetute ogni anno nel periodo tra gennaio e marzo. I tecnici comunali effettueranno gli stessi controlli nei parchi e nelle aree verdi pubbliche mentre gli operatori della Polizia locali sono preposti ai controlli per il rispetto dell’ordinanza.