Tra maggio e fine settembre sono stati appena 50 gli episodi di apertura degli 8 sfioratori di acque miste, per una media di 6 ciascuno in 140 giornate.
Un calo di quasi il 30% rispetto a quelle registrate nel 2016, allorché furono 70; 128 nel 2015, fino a toccare nel 2014 quota 204 (media 18,5).
Rispetto al 2013 (84 aperture) la riduzione è del 40%.
“Sono numeri che vanno contestualizzati con le giuste analisi – spiega l’assessore all’Ambiente, Anna Montini -. E’ chiaro che l’incidenza del meteo, e dunque del rapporto tra giornate di sole e giornate di pioggia, è l’elemento fondamentale da cui partire. Quest’anno abbiamo avuto un’estate particolarmente secca e siccitosa e dunque questo spiega in gran parte il calo. Ma senza dubbio cominciano ad avere un sensibile impatto anche i lavori realizzati nell’ambito del PSBO nei bacini degli sfioratori a mare della zona nord con le oltre 1500 utenze finalmente allacciate alle reti ora separate e non più miste. Ad oggi abbiamo 8 sfioratori di acque miste e non più 11 come all’inizio dell’estate 2016 che presto, dopo la conclusione dei lavori di separazione reti nel bacino del Matrice in fase di ultimazione, diventeranno 7. E’ da sottolineare, infine, che la qualità delle nostre acque di balneazione ha beneficiato, durante quest’estate, anche della riduzione degli apporti fluviali non solo locali ma anche in generale dell’alto Adriatico, rimarcando quindi il fatto che la qualità dell’ambiente marino dipende sicuramente da interventi e circostanze locali ma anche macroregionali”.
I dati sulle aperture degli sfioratori a mare, considerando solo quelli di acque miste e che quindi danno luogo a divieto di balneazione, mostrano come sia le condizioni climatiche e di piovosità, sia quelle strutturali ne influenzano la quantità media per stagione balneare. Le aperture medie per sfioratore scendono gradualmente, nei primi due anni in cui il numero degli sfioratori si riduce da 11 a 9 per effetto dei lavori di separazione reti sui bacini del Sacramora e del Turchetta a cui si è aggiunto, dai primi di agosto 2017 anche lo sfioratore Pedrera Grande.
“Sono dati che ci incoraggiano – ha proseguito l’assessore Montini – specie pensando alla continua evoluzione degli interventi in corso sul territorio che porteranno a nuovi positivi risultati sull’efficacia del nostro sistema di raccolta delle acque. Il 2018 sarà un anno particolarmente decisivo per l’intero impianto realizzativo del PSBO. Entro la fine dell’estate si concluderanno i lavori per le due grandi vasche di prima pioggia e laminazione di piazzale Kennedy, così come nei prossimi 6 mesi verranno ultimati i lavori di separazione reti nel bacino del Sortie.”
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