RIMINI – “Impegno preso”. E’ stata questa la risposta, consolidata da una stretta di mano, del presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’invito rivoltogli dal sindaco di Rimini Andrea Gnassi a partecipare all’inaugurazione del Teatro Galli.
Nel corso del colloquio privato avuto a margine dell’apertura del Meeting per l’Amicizia dei popoli, il sindaco ha raccontato al Capo dello Stato il cambiamento avviato in città. Un percorso di riqualificazione e rinnovamento che passa anche dalla riaccensione dei grandi motori culturali e dagli investimenti fatti per valorizzare la storia della città, attraverso l’epoca romana con gli interventi nell’area del ponte di Tiberio, attraverso il Quattrocento con la riqualificazione di piazza Malatesta; l’Ottocento del Teatro Galli, distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e i cui lavori sono in pieno svolgimento e il Novecento di Federico Fellini riaprendo il sipario del Cinema Fulgor.
“In questi grandi tempi di disordine, di crisi e di paura, Rimini investe sulla sua identità e la sua storia – ha sottolineato il sindaco – Investiamo sul nostro patrimonio artistico e culturale per crescere, per dare slancio ad economia e lavoro e allo stesso tempo per rafforzare il senso di appartenza e di coesione sociale”.
“Quello del Galli è il più grande cantiere di un teatro in Italia. Incrociando le dita contiamo di poterlo inaugurare tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018. Sarebbe un grande onore – ha proseguito il sindaco rivolgendosi al Presidente – che lei fosse con noi per un momento storico che la città attende da decenni”.
“Impegno preso” ha risposto il Presidente Mattarella, che non ha mancato di esprimere apprezzamento per i progetti di riqualificazione attualmente in corso e che serviranno a rafforzare la proposta turistica della città di Rimini.