Durante l’evento si esibiranno alcuni gruppi selezionati della scuola di danza Arte Danza Bologna.
Di seguito alcuni link di testate fiorentine che parlano del libro:
https://www.nove.firenze.it/i-compleanni-di-vanessa-bambi-diventano-un-libro.htm
https://ilreporter.it/sezioni/rubriche/consigli-libraio-recensioni-libri/tredici-il-numero-fortunato-nel-libro-vanessa-bambi/
https://www.lanazione.it/cronaca/la-vita-raccontata-attraverso-i-compleanni-vanessa-bambi-si-racconta-ne-il-mio-tredici-1.7004700
Link del sito di Magazzino Arti Sceniche con l’evento in programma:
https://www.magazzinoartisceniche.com/il-mio-tredici-14-11-21/
Il libro attualmente è in ristampa per la grande richiesta ma si può comunque ordinare su tutte le piattaforme di shop online.
Sinossi
Il mio Tredici
Un breve romanzo di formazione scritto da Vanessa Bambi.
Vanessa, Rosa mancata, farfalla ritrovata, si racconta nella sua autobiografia, posandosi di fiore in fiore, dal colore delicato di bambina al colore pronunciato di donna.
Tutto cominciò il suo Tredici novembre 1985: un giorno importante per lei, quello della sua nascita. Un Tredici che avrà un significato importante negli anni:
“Ho sempre avuto la capacità di associare i numeri alle persone (è difficile che non ricordi un compleanno/evento/ricorrenza senza nessun tipo di aiuto tecnologico, chi mi conosce bene lo sa), forse perché mi aiuta ad avvicinarmi a quella persona. Il fatto, appunto, di essere nata un giorno e non un altro mi incuriosisce. Il risultato è che mi sono sempre più affezionata a quel Tredici, che in famiglia mi hanno sempre fatto credere essere stato il numero perfetto per me, come lo ero io per lui del resto. Così, anno dopo anno, ho sempre vissuto con trepidazione l’arrivo di quel giorno, cercando di assaporare avidamente ogni attimo di quelle mie magiche 24 ore. In fondo, non si è mai troppo grandi per soffiare ed esprimere Il desiderio per eccellenza. Ricordo molti miei compleanni che si sono rivelati oltre le mie aspettative, in positivo ma purtroppo anche in negativo. Una notte terribile di insonnia, data da un certo lockdown, ho ripensato a tutti i miei Tredici novembre, che ho scoperto essere particolarmente impressi nella mente. Forse per ridimensionare questa mania che oggi mi fa sorridere, e per isolarmi un po’ dall’attualità, ecco che finalmente ho trovato la spinta per scriverci su.” Da la Premessa de “Il mio Tredici”, V. Bambi
Così, Vanessa ripercorre la sua vita: dalla prima tutina indossata da neonato, passando al Topolino stampato sulla felpa anni ‘90, alla tuta acetata, al body da danza. La vita che balla, i compleanni che passano, i pezzi di felicità condivisa, tessere d’un mosaico rimasto lucente nella memoria, intenerito per quell’infanzia festeggiata a suon di zucchero vanigliato e ciliegine candite.
Arriva l’adolescenza a prenderla alla sprovvista, a portarla allo specchio, a uscire di casa, a cercare con gli occhi blu il principe azzurro e a trovarlo.
I compleanni si susseguono veloci: da quelli festeggiati in casa mangiando pizzette col cappero, alla pizza ai carciofini ordinata ai circoli, alla pizza fritta mangiata golosamente prima di un’importante audizione. Raccontandosi sul serio, ma sempre con leggerezza: le luci di Parigi, il lungomare di Napoli, il Teatro San Carlo, la bellezza velata della danza che non la lascia, la caccia al libro giusto che le disveli una verità.
Vanessa trentenne continua a credere nei suoi sogni, ed è sempre quel Tredici che ritorna a mostrarle la felicità a portata di mano, sì da potersi dire felice di sé. Felice nell’attesa materna, che si concretizza in un fagottino colorato di rosa. La vita che non si ferma, a segnare sul calendario le nascite e le morti, chi arriva e chi se ne va. Il nonno, proprio il giorno del suo Tredici, le ha lasciato in eredità l’olio nuovo dell’Impruneta insieme ai pomodori rossi maturi. Poter sedersi con lui sulla panchina a godersi la calma di quella sosta.
A trentacinque anni può capitare che le spunti dalla testa un capello bianco, ma non si ferma a pensarci più di tanto. Ha altro da fare, ha ancora da danzare, da vestire la piccola del suo body bianco e delle sue calze rosa, oppure scrivere un libro che per il suo trentaseiesimo vedrà pubblicato, magari proprio il giorno del suo Tredici…
Biografia
Vanessa Bambi, nata a Bagno a Ripoli (FI) il 13 novembre 1985, ama la danza e la scrittura. Studia arte e si laurea al DAMS di Firenze, in discipline delle Arti e dello Spettacolo. Diventa danzatrice professionista e insegnante di danza classica. La passione per la scrittura la porterà in seguito a recensire spettacoli e a diventare una giornalista pubblicista. Un soffio su una candelina in più, complice la chiusura delle scuole di danza per la pandemia mondiale, le ha permesso di esaudire un altro importante desiderio: scrivere il suo primo libro.
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