Esattamente un anno fa, nel marzo del 2015, è stata ristrutturata una parte del Collegio Morigi, circa 1.000 mq che sono diventati la sede piacentina dei corsi di laurea in Infermieristica e in Fisioterapia dell’Ateneo parmense. Ad oggi frequentano il Collegio Morigi circa 300 studenti, tre classi di Fisioterapia per un totale di 60 studenti (circa 20 per anno di corso) e tre classi di Infermieristica (240 studenti, circa 80 studenti all’anno).
Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti per raccontare la positiva esperienza che stanno vivendo a Piacenza alcuni di questi studenti: per Fisioterapia Arianna Longhi e Andrea Brizzolara, affiancati dal Presidente del corso Alfredo Chetta e dal Direttore delle attività professionalizzanti Gemma Coli, mentre per Infermieristica Martina Maserati e Antonello La Brocca, affiancati dal Presidente del corso Paolo Del Rio e dal Direttore delle attività professionalizzanti Ketty Bulgarelli.
Ha portato la sua testimonianza anche Ginevra Manicardi, in rappresentanza dei circa 50 studenti di Medicina e Chirurgia che, grazie a una convenzione stipulata alla fine del 2014 tra l’Ateneo di Parma e l’AUSL di Piacenza, stanno svolgendo presso l’Ospedale Guglielmo da Saliceto le attività didattiche professionalizzanti previste nel loro piano formativo; la studentessa era affiancata dalla Presidente del corso Lorella Franzoni e da Fabio Fornari, Direttore del Dipartimento delle Medicine dell’Azienda USL di Piacenza.
Nella mattinata di giovedì è stato ricordato anche che a Piacenza si svolgono i tirocini del corso di laurea in Logopedia, presieduto da Enrico Pasanisi, che ha come Direttore delle attività professionalizzanti Maria Teresa Berghenti. Gli studenti vengono seguiti da Michela Benvenuti.
Ma l’impegno dell’Università di Parma nei confronti del territorio piacentino non si ferma a questi primi positivi passi.
«Oggi l’Università di Parma – afferma il Rettore Loris Borghi – nella sua componente del Dipartimento di Medicina e Chirurgia, è venuta a Piacenza per ascoltare i propri studenti, per ascoltare gli studenti di tre corsi di laurea: Infermieristica, Fisioterapia e Medicina e Chirurgia. Tre Corsi di Laurea che appartengono al sistema Ateneo di Parma e Città di Piacenza nell’ambito della sanità; studenti che pur iscritti all’Università di Parma sono di fatto “iscritti” presso l’Ospedale Guglielmo da Saliceto». Gli studenti si sono espressi in modo molto positivo sia per la qualità della docenza che si svolge a Piacenza, sia per gli aspetti logistici e infrastrutturali. Un giudizio positivo che spinge a consolidare e potenziare la collaborazione tra l’Ateneo e l’AUSL di Piacenza nell’ambito della formazione dei futuri professionisti della salute. «Colgo questa occasione– conclude il Rettore – per annunciare la forte volontà del mio Ateneo ad allargare la collaborazione con la Città di Piacenza anche in altri settori, quale quello dell’alta formazione nell’ambito della Sicurezza alimentare e della nutrizione».
Il Direttore Generale Ausl Luca Baldino ha espresso durante la conferenza stampa la propria soddisfazione: «Ritengo strategico per lo sviluppo della sanità di questa provincia un potenziamento della collaborazione con l’Università di Parma. L’obiettivo dell’Azienda – ha aggiunto – è quello di essere una struttura competitiva e di attrarre utenza, ma anche professionisti, al di fuori dei confini provinciali». Per raggiungere questo traguardo, una sinergia sempre più articolata con il mondo universitario e della ricerca è imprescindibile.
«Nell’ambito della Conferenza sociale e sanitaria territoriale – ha annunciato – stiamo valutando un importante progetto per creare a Fiorenzuola un polo della riabilitazione a valenza non solo regionale ma di attrattiva nazionale». Come già annunciato un mese fa nell’ambito della posa della prima pietra del nuovo padiglione dell’ospedale, nel 2017, a edificio completato, Fiorenzuola sarà sede piacentina del Corso di laurea in Fisioterapia.
Il Direttore si è spinto oltre e ha chiesto al Rettore la disponibilità a portare lì anche la scuola di specializzazione di Medicina fisica e riabilitativa.
Molto soddisfatta dei possibili sviluppi di collaborazione tra Ateneo e Ausl si è detta anche Mirella Gubbelini, Direttore assistenziale dell’Azienda. «Apprezziamo la volontà di valorizzare e far crescere i corsi di laurea. Le direzioni didattiche delle attività professionalizzanti di Infermieristica e Fisioterapia fanno parte di questa Direzione assistenziale e questo non è da considerarsi un elemento scontato; anzi, rappresenta un valore aggiunto della nostra Azienda, un patrimonio importante che favorisce l’integrazione e la sinergia tra la didattica e l’operatività all’interno delle nostre aree cliniche e assistenziali. È nostra intenzione implementare l’integrazione, creando le condizioni perché l’attività di ricerca e di didattica dell’Università agevoli sempre di più la complementarietà dei saperi, la manutenzione e la crescita del capitale intellettuale nelle nostre organizzazioni. Gli studenti che frequentano i nostri ospedali e l’area territoriale – ha concluso – sono per noi una grande risorsa e un grande stimolo per l’intero sistema assistenziale. Per questo vorremmo potenziare ulteriormente le attività di ricerca».
Presente alla conferenza stampa anche Patrizia Mondin, Direttore di ER.GO, Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori: «ER.GO cercherà di accompagnare i piani di sviluppo dell’Università di Parma nella sede di Piacenza con i propri strumenti: interventi finanziari e servizi. In particolare crede sia importante un impegno sul servizio di informazione e comunicazione sulle opportunità disponibili, al fine di aumentarne l’accessibilità».
Le conclusioni sono state affidate a Maria Cristina Ossiprandi, Pro Rettrice dell’Università di Parma a Didattica e Servizi agli Studenti: «L’architettura degli studi universitari italiana ha subito in questi ultimi anni notevoli cambiamenti, con l’obiettivo di mettere al centro lo studente, in perfetta sintonia con la filosofia del nostro Ateneo. Gli effetti che auspichiamo sono quelli di ridurre l’abbandono degli studi e abbreviare i tempi di conseguimento del titolo, coniugare una preparazione metodologico-culturale, da sempre prerogativa della didattica universitaria, con una formazione fortemente professionalizzante, facilitando l’inserimento dei neolaureati nel mondo del lavoro e infine favorire un’effettiva mobilità degli studenti a livello nazionale ed internazionale. Oggi, proprio sulla base di una concreta spinta collaborativa tra l’Ateneo di Parma e l’AUSL di Piacenza, ribadiamo l’importanza di fare sistema creando sinergie didattiche-formative e proponendo una progettazione che tenga conto anche di modalità innovative secondo il principio del problem based learning e della possibilità di ampliare, in un futuro prossimo, l’offerta didattica strutturando, tra l’altro, master rivolti ai professionisti delle professioni sanitarie».
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