Dal 15 al 17 maggio la terza edizione. 100 partecipanti per la scuola destinata ai giovani ricercatori, con relatori di livello internazionale
PARMA – Sarà incentrata sui rischi emergenti legati al cibo la terza edizione della Parma Summer School organizzata dal Laboratorio di Modellistica Molecolare del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco dell’Università di Parma, dall’EFSA (European Food Safety Authority) e dall’Università Cattolica di Piacenza in partnership con l’Università di Wageningen. Questa terza edizione si svolgerà dal 15 al 17 maggio, come sempre all’EFSA
Martedì 8 maggio la presentazione nella sede dell’Università di Parma, con interventi di Roberto Fornari, Pro Rettore alla Ricerca, Gabriele Costantino, Direttore del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco, Pietro Cozzini, Direttore della Scuola e docente del Dipartimento, e Stef Bronzwaer di EFSA, membro del comitato scientifico della scuola.
Quest’anno la scuola si focalizzerà sullo studio dei rischi emergenti connessi con il cibo come i pesticidi. La tematica sarà affrontata da tutti i punti di vista, dai sistemi predittivi agli aspetti microbiologici, dalla comunicazione al pubblico alla percezione.
La Summer School, che fa parte dell’offerta formativa della nuova Scuola di studi superiori in alimenti e nutrizione dell’Università di Parma, è a numero chiuso e prevede la partecipazione di 100 studiosi, principalmente giovani. I relatori sono ricercatori di grande esperienza internazionale che provengono da prestigiosi atenei e centri di ricerca internazionali e da diverse unità dell’EFSA.
Caratteristica della scuola è di essere “no fees”, ossia senza spese di iscrizione per i partecipanti. Questo tipo di scelta, che da sempre la contraddistingue, è stata fatta per permettere soprattutto a giovani ricercatori, studenti di dottorato e laureandi, di partecipare all’evento per poter conoscere lo stato dell’arte dalla voce dei maggiori esperti del campo, generando anche collaborazioni e scambi di esperienze e di persone fra gruppi di ricerca italiani e stranieri. Questa scelta è stata resa possibile grazie al contributo economico di tutti gli organizzatori e in particolare di EFSA: la scuola costituisce infatti uno dei primi esempi di collaborazione tra l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare e l’Università di Parma nel campo dell’alta formazione.